"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] tempi antichi, non presso i frati Predicatori, come accadde ai Tiepolo nel corso del Duecento e come tornerà di moda per i dogi del tardo Trecento (36) - e colà sepolto dentro la chiesa, in disparte, in una tomba anonima. Si è detto: a causa della ...
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Famiglia veneziana, potente soprattutto nei primi secoli della repubblica; tre suoi membri si susseguirono, nel corso del sec. 12º, come dogi, a breve distanza l'uno dall'altro: Vitale I (v.); Domenico [...] (v.) e Vitale II (v.). Accrebbe la propria potenza, ottenendo le contee di Arbe, di Ossero e la signoria di Paro. Poi, col sec. 13º, si interessò agli eventi orientali, ma perse via via importanza, pur ...
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Famiglia patrizia veneziana, sin dal sec. 11º partecipò alla vita pubblica di Venezia, alla quale diede, con continuità singolare, quattro dogi, ventisei procuratori di San Marco, e altri uomini politici, [...] commercianti, industriali, guerrieri. La sua grande fortuna si estese anche fuori della patria mercé il matrimonio di Tomasina con il principe Stefano d'Ungheria (da cui nacque il futuro Andrea III) e ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] debellano le milizie nemiche senza alcun aiuto esterno ma soltanto con la protezione divina che è a fianco dei giusti; i dogi sono alla testa di una gente compatta e concorde. Di bizantini nemmeno l'ombra.
In realtà le fonti franche ci consentono ...
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Idee, riti, simboli del potere
Edward Muir
L'idea della città
Oltre ad essere un raggruppamento di edifici, strade, piazze, monumenti e istituzioni, una città è un'idea. Trasformando gli spazi fisici [...] III non sia stata pienamente esplicitata fino al secolo XIV, la maggior parte dei "trionfi" dogali era già stata impiegata dai dogi di Venezia prima degli anni 1170-1180, e il resto venne posto in uso durante il secolo XIII. Dei trionfi facevano ...
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Famiglia veneziana, ricordata anche, nei documenti più antichi, con il cognome Mastropiero, venuta da Antino o forse dalla Boemia. Suoi membri si distinsero nella vita pubblica veneziana: fra essi i dogi [...] Orio (latinizz. Aureus; 1178-92), noto per la sua Promissio de malefitiis in materia penale emanata nel 1181 (gli è anche attribuita, sembra senza fondamento, l'emissione di una moneta d'argento da due ...
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Costituiscono l'unico esempio nella storia veneziana, dopo l'assestamento costituzionale del dogado, dell'immediato succedersi di due dogi della stessa famiglia. I due fratelli ascendono successivamente [...] di Venezia, Venezia 1853-61, IV-V; H. Kretschmayr, Geschich. von Venedig, II, Gotha 1920, p. 367; M. Brunetti, Due dogi sotto inchiesta: Agostino Barbarigo e Leonardo Loredan, in Arch. Veneto-Tridentino, VII (1925), p. 278 segg.; F. Nani-Mocenigo ...
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Doge biennale di Genova (Genova 1660 - ivi 1735). Fu in carica dal 22 sett. 1713 al 22 sett. 1715 e fu il più insigne dei nove dogi che la famiglia G. diede alla repubblica: sotto di lui Genova ottenne [...] dall'Impero la signoria del marchesato di Finale ...
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La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] Merores, Der grosse Rat, pp. 65-66.
13. Su Sicara Caroso, v. G. Rösch, Der venezianische Adel, p. 201. Marin Sanudo, Le vite dei Dogi, a cura di Giovanni Monticolo, in R.I.S.2, XXII, 4, 1900-1911, p. 25.
14. G. Rösch, Der venezianische Adel, pp. 125 ...
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FIESCHI, Tommasina
Anne Jacobson Schutte
Nacque a Genova intorno al 1448 da una famiglia di nobile e antica tradizione, che diede alla Repubblica molti dogi ed alla Chiesa, nel sec. XIII, due papi, [...] Innocenzo IV e Adriano V.
I genitori, di cui non si conoscono i nomi, provvidero alla sua istruzione: imparò a leggere e a scrivere e l'arte del ricamo, arte considerata persino più importante delle lettere ...
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despota
dèspota (ant. dèspoto e despòto) s. m. [dal gr. δεσπότης «padrone, signore, sovrano»] (pl. -i). – 1. a. Nell’antica Grecia, il padrone di casa, spec. nei rapporti con i servi. b. Titolo dato agli dei e ai monarchi degli imperi orientali,...
interregno
interrégno s. m. [dal lat. interregnum, comp. di inter «tra» e regnum «regno»]. – Intervallo di tempo fra la morte, l’abdicazione, la deposizione di un re, o altro sovrano, e l’elezione o la proclamazione del successore: grande...