La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] o dissipatori che andavano in rovina, fino a tutto il '400 ce ne furono altri che, come i futuri dogi Antonio Grimani e Andrea Gritti, seppero fondare sui profitti della mercatura la grandezza di famiglie fino ad allora relativamente modeste ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] di S. Marco «dov’era e com’era» (1902-1912), difesa intransigentemente e con successo da un sindaco diretto discendente di dogi(28)? A quel punto per la prima volta, nell’ultimo decennio prima della guerra mondiale, il culto del passato poteva essere ...
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Tra medicina e cultura al tempo della Restaurazione: la figura di Paolo Zannini medico e letterato
Maria Laura Lepscky Mueller
L’intreccio tra pratica e ricerca medica, da un lato, e cultura letteraria, [...] Teotochi Albrizzi(36), era attivo quello di Giustina Renier Michiel, gentildonna veneziana, nata nel 1755, nipote degli ultimi due dogi, Paolo Renier e Ludovico Manin, che era stata tra coloro i quali alla caduta della Repubblica avevano accettato le ...
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La società
Fernanda Sorelli
Premessa
Il 19 gennaio 1239, in una sala della sede episcopale castellana, il vescovo Pietro Pino stabiliva, a conclusione di una breve inchiesta, che il veneziano Daniele, [...] "collaudatio populi Veneciarum", che compare nella formula di giuramento, al termine delle promissioni della maggior parte dei dogi di questo secolo (67), o nella frase "Venecie populus in concione plena viva voce laudavit", contenuta in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della Chiesa cristiana in Europa (mosaici, pitture, sculture, vetrate, pavimenti, libri)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto [...] si espande in Europa nella seconda metà del XII secolo sono rappresentati da autentici innesti bizantini nella Venezia dei dogi e nella Sicilia dei Normanni. Nella città lagunare, maestranze provenienti dalle terre dell’Impero d’Oriente realizzano la ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] idee nella crisi del Seicento veneziano, Venezia 1995, pp. 1-245], pp. 300 e 304; v. anche Andrea Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Firenze 1983, pp. 366-367).
2. Sulle monacazioni e sui monasteri femminili veneziani v. James ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] del risultato prefigurato che avviene – spesso di notte – in scenari suggestivi quali piazza della Signoria a Firenze, Palazzo dei Dogi a Venezia e il Campidoglio a Roma.
A conclusione del processo elettorale, quando il sovrano non è impegnato in ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria. Sviluppi dell'indagine archeologica nella Venetia et Histria
Flaviana Oriolo
Sviluppi dell’indagine archeologica nella venetia et histria [...] . 295- 316.
F. Ghedini - A. Bondesan - M.S. Busana, La tenuta di Ca’ Tron. Ambiente e storia nella terra dei Dogi, Sommacampagna 2002.
– Asolo:
G. Rosada (ed.), Il teatro romano di Asolo. Valore e funzione di un complesso architettonico urbano sulla ...
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Luigi Luzzatti e Venezia
Paolo Pecorari
La doppia nascita
A Venezia Luigi Luzzatti nasce, si potrebbe dire, due volte, anagraficamente e culturalmente: anagraficamente, il 1° marzo 1841, nell’antico [...] aprile MDCCCCV, Venezia 1906, pp. 74-88; Marino Zorzi, La Libreria di San Marco. Libri, lettori, società nella Venezia dei Dogi, Milano 1987, pp. 397-398.
50. Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Archivio Luigi Luzzatti, b. 21, fasc ...
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Lo sviluppo mercantile
Gerhard Rösch
"[...] Le merci scorrono per quella nobile città come l'acqua dalle sorgenti [...] da ogni luogo giungono merci e mercanti, che comperano le merci che preferiscono [...] parte del ceto dirigente famiglie nuove. Soprattutto gli Ziani - che con Sebastiano e Pietro diedero a Venezia due dogi - seppero accumulare una ricchezza gigantesca. Una fortuna ottenuta, ed è dato pienamente riscontrabile, con l'esercizio della ...
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despota
dèspota (ant. dèspoto e despòto) s. m. [dal gr. δεσπότης «padrone, signore, sovrano»] (pl. -i). – 1. a. Nell’antica Grecia, il padrone di casa, spec. nei rapporti con i servi. b. Titolo dato agli dei e ai monarchi degli imperi orientali,...
interregno
interrégno s. m. [dal lat. interregnum, comp. di inter «tra» e regnum «regno»]. – Intervallo di tempo fra la morte, l’abdicazione, la deposizione di un re, o altro sovrano, e l’elezione o la proclamazione del successore: grande...