Famiglia veneziana di origine incerta, poiché secondo alcuni sarebbe proveniente dalla Transilvania e secondo altri da Ravenna, donde sarebbe passata prima ad Aquileia, poi a Grado (nella cui fondazione [...] in Gradenigo. A Venezia i G. costruirono chiese e palazzi e ascesero a grande potenza, dando alla repubblica tre dogi, Pietro (v.), Bartolomeo (v.) e Giovanni (v.), nonché un numero grandissimo di personalità eminenti in politica, nelle armi, nelle ...
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Famiglia patrizia veneziana, tuttora fiorente (nei rami di S. Polo e dei Priuli-Bon), già presente nelle imprese orientali del sec. 11º. Ricchezza e intuito commerciale fecero del banco dei P. (travolto [...] gruppo veneziano. La famiglia ebbe un posto di primo piano nella vita della Repubblica, sia nell'ambiente politico con i tre dogi Lorenzo (1556-59), il fratello Girolamo (1559-67) e Antonio (1618-23) e, prima, con l'ammiraglio Francesco (1430 circa ...
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INVREA, Gaspare (pseudonimo Remigio Zena)
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Torino il 23 genn. 1850 dal marchese Fabio e da Teresa Galleani d'Agliano (che, seguendo un'antica consuetudine, aveva voluto partorire [...] alta nobiltà genovese che, attestata su posizioni fortemente clericali e conservatrici, annoverava fra gli ascendenti ben quattro dogi oltre a numerosi magistrati e uomini politici, fu educato presso scuole e istituti religiosi. Conseguita la licenza ...
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PRIULI
Mario Brunetti
. Famiglia patrizia veneziana, d'incerta origine, forse discendente dai Caloprini, e quindi dal nucleo originario dei fondatori di Venezia. Storicamente, appare sulla fine del [...] , ecc. Il doge Girolamo P. è ritratto da Iacopo Tintoretto, nella Scala d'Oro del Palazzo Ducale di Venezia; dei fratelli dogi, Lorenzo e Girolamo, vi sono i ritratti di Iacopo Palma il Giovane nella sala del Senato nel medesimo palazzo (di fronte al ...
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Famiglia genovese di origine albanese (donde il nome), trapiantatasi a Genova nella seconda metà del sec. 14º; si arricchì col commercio ed entrò nel 1528 nell'albergo Grimaldi, acquistando così i pieni [...] tuttavia i D. a ritornare al loro semplice cognome). I D. hanno avuto una grande tradizione politica, con ben sette dogi biennali: Pietro I (1619-21), Giambattista (1639-41), Cesare (1665-67), Pietro II (1685-87), Vincenzo (1709-11), Stefano (1734 ...
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CHIAVARI, Fabiano (Fabiano da Genova)
Gigliola Fragnito
Nacque a Genova intorno al 1489 in una antica famiglia originaria di Chiavari trasferitasi a Genova fin dal XII sec., che aveva dato alla Chiesa [...] vescovo di Brugnato, il beato Marco, francescano, e che, ai tempi del C. e successivamente, illustrò anche lo Stato con i dogi Gian Gerolamo (1583-1585) e Gian Luca (1627-29), rispettivamente suo nipote e pronipote.
Nel 1516 il C. entrò nel convento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tipologia del monumento funebre nel Quattrocento si sviluppa seguendo i principi [...] diversi, fuse in maniera organica.
Venezia commemora i dogi
Nella Serenissima il monumento funebre non mira solo a lo rappresenta, manifestandosi in particolare nei monumenti dei dogi. Il rappresentante della Repubblica veneziana abbandona la sua ...
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BARBARIGO, Francesco
Giorgio Cracco
Era soprannominato il Ricco di S. Trovaso (cioè della contrada dei SS. Gervasio e Protasio di Venezia) forse per le sue maggiori fortune rispetto ad altri familiari, [...] di S. Maria Formosa: il primo rampollo, Girolamo, fu procuratore di S. Marco, il secondo, Marco, e il terzo, Agostino, dogi della Repubblica, senza contare una figlia dogaressa e un'altra sposata a un procuratore. Il Priuli lo fa nascere nel 1368 ...
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Famiglia veneziana. Pur risalendo al sec. 12º ed essendosi già alla fine del 13º divisi nei due rami dei D. "dalle Rose" e dei D. "dalle Trezze", i D. acquistarono importanza politica e ricchezza economica [...] , e in Almorò (m. 1450) un valoroso soldato. I D. raggiunsero il culmine del loro prestigio nei secc. 16º e 17º quando ebbero dogi e alti prelati, come il doge Leonardo (v.) e il card. Lodovico. n Il conte Antonio D. dalle Rose raccolse nel 1896 l ...
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Veneziani fuori Venezia
Jadran Ferluga
Seguire le sorti dei Veneziani fuori Venezia, fuori della loro città e provincia, non è compito facile: poche sono le notizie che possediamo, e per di più sparse. [...] Fortunato in Francia, e ivi tradusse in latino l'Acatisto, famoso inno bizantino in onore della Vergine. Obelerio e Beato, dogi dall'804 all'811, furono ostaggi a Costantinopoli, e Obelerio cadde nell'830-831 sul lido di Pellestrina nel tentativo ...
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despota
dèspota (ant. dèspoto e despòto) s. m. [dal gr. δεσπότης «padrone, signore, sovrano»] (pl. -i). – 1. a. Nell’antica Grecia, il padrone di casa, spec. nei rapporti con i servi. b. Titolo dato agli dei e ai monarchi degli imperi orientali,...
interregno
interrégno s. m. [dal lat. interregnum, comp. di inter «tra» e regnum «regno»]. – Intervallo di tempo fra la morte, l’abdicazione, la deposizione di un re, o altro sovrano, e l’elezione o la proclamazione del successore: grande...