GENTILE (Gentile Pignolo), Cesare
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1614 da Pietro Maria e da Francesca Spinola di Giovan Battista, e fu ascritto alla nobiltà il 7 dic. 1636.
Il padre [...] di Genova, VI, Genova 1835, p. 211; G. Banchero, Genova e le due Riviere, Genova 1846, p. 347; L.M. Levati, Dogi biennali di Genova, II, Genova 1930, pp. 243-257 (con bibl., anche delle fonti manoscritte); V. Vitale, Breviario della storia di Genova ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] Alberto Vecchi, Correnti religiose nel Sei-Settecento veneto, Venezia-Roma 1962, p. 386 n. 4.
56. V. Andrea Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Milano 1956, pp. 636-654, donde sono tratte le citazioni che seguono nel testo.
57 ...
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BEACQUI, Galeotto (Teofilo da Milano)
Dante Balboni
Nacque, come conferma l'appellativo assunto in religione, a Milano intorno al 1400. Studiò legge probabilmente a Pavia conseguendo la laurea in utroque [...] ), gli aprì la via alle cariche supreme dell'Ordine (1457), mettendolo a contatto con i Gonzaga di Mantova e con i dogi di Venezia. Per circa quattro lustri egli governò alternativamente le abbazie di S. Benedetto in Polirone (dal 21 maggio 1457) e ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] (10). A un simile orientamento si erano ispirati i dogi nel redigere i prologhi degli originali statuti veneziani, e poi Venezia e, per la prima volta, alle Correzioni dei dogi Barbarigo, Loredan, Grimani e Gritti, sorta di raccolte delle ...
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DURAZZO, Giovan Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 13 marzo 1632, secondogenito maschio dei dieci figli di Gerolamo e di Maria Chiavari di Gian Luca (doge nel 1627-29).
La famiglia [...] , cui, pur con le dovute diversità, si ispireranno anche il prozio e lo zio del D., Pietro e Cesare, rispettivamente dogi nel 1619-21 e nel 1665-67.
Tuttavia il ramo Durazzo destinato ad incidere più durevolmente nella società genovese, perché dotato ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] . B. Nani, Orazioni, c. 92.
197. Cf. P. Del Negro, Venezia e la fine del patriarcato, p. 58.
198. Cf. A. Da Mosto, I dogi di Venezia, pp. 490-493.
199. Cf. in questo volume il saggio di V. Hunecke.
200. P. Gradenigo, Commemoriali, c. 76.
201. Cf. il ...
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Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] Chiesa militante" (1); la conosceva bene, Dandolo, quella spada, poiché la sua cronaca si affretta a sottolineare che "i dogi di Venezia da allora l'avrebbero sempre fatta portare al loro seguito". In realtà, nelle cerimonie pubbliche del secolo ...
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DANDOLO, Fantino
Giuseppe Gullino
Nacque da Leonardo a Venezia, a S. Luca, nel 1379.
Il padre - uno dei quattro "amici" ricordati dal Petrarca nel De sui ipsius et multorum ignorantia - era allora cavaliere [...] missione, come è noto, fallì nel suo intento, ma sulle responsabilità del D. le fonti appaiono discordi: nelle Vite dei dogi, infatti, il Sanuto nega ch'egli abbia accettato l'incarico, e precisa che al suo posto fu eletto Giovanni Garzoni. Il ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] Giustinian (1354-1355), Giovanni Contarini (13 70-1371).
303. Tappa del cursus honorum per uomini di governo e d'armi come i dogi Falier e Celsi che vanno anche in Adriatico, in Grecia, nel Levante. Fra gli anni '20 e '40, anche la carriera di ...
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BONFADIO, Iacopo
Rossana Urbani
Nacque a Gazano, sul Garda, prima del 1509, da una famiglia esercitante l'arte del fabbro. Compì i primi studi a Verona e a Padova e prese, in data non nota, gli ordini [...] di storia patria, XXIV (1902), pp. 556 s.; Id., La morte di I. B., ibid., XXVII (1902), pp. 208 s.; L. M. Levati, Dogi biennali di Genova, I, Genova 1930, p. 62; B.Croce, Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento, I, Bari 1945, pp. 229-43 ...
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despota
dèspota (ant. dèspoto e despòto) s. m. [dal gr. δεσπότης «padrone, signore, sovrano»] (pl. -i). – 1. a. Nell’antica Grecia, il padrone di casa, spec. nei rapporti con i servi. b. Titolo dato agli dei e ai monarchi degli imperi orientali,...
interregno
interrégno s. m. [dal lat. interregnum, comp. di inter «tra» e regnum «regno»]. – Intervallo di tempo fra la morte, l’abdicazione, la deposizione di un re, o altro sovrano, e l’elezione o la proclamazione del successore: grande...