GIACOMO da Pistoia (Iacobus de Pistorio)
Alessandro Ottaviani
Molto scarni sono i dati relativi alla vita di G., che operò presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Il nome del [...] una prima robusta corroborazione storica dell'esistenza di un rapporto diretto e concreto fra i poeti toscani del dolcestilnovo e i filosofi della facoltà delle arti dell'Università di Bologna. Invece, la questione richiede alcune puntualizzazioni ...
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CINQUINO (Cinquinus, Cinquina, Anquino), Natuccio (Benenatus, Natuccius)
Mario Pagano
Nacque a Pisa, intorno alla metà del sec. XIII, da Pericciolo.
Il cognome del C. fu letto erroneamente "Anquino" [...] si colloca tra la scuola poetica siciliana e il dolcestilnovo. I due sonetti a Bacciarone furono composti verso . d'Italia, I, Milano 1973, p. 149; C. Segre, Lingua, stile e società, Milano 1974, p. 99; F. Catenazzi, L'influsso dei provenzali ...
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ritenere [ind. pres. i singol. ritegno, III singol. anche ritene; cong. pres. III singol. anche ritegna]
Andrea Mariani
Spesso in stretto rapporto con la base etimologica retineo, di cui ricalca in [...] ", " escludere " da qualcosa (e l'oggetto è sempre una persona); per es. il nodo / che 'l Notaro e Guittone e me [Bonagiunta] ritenne / di qua dal dolcestilnovo (Pg XXIV 56) è " la cagione che ritenne me e gli altri dicitori che non venimmo al tuo ...
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CAVALCANTI, Iacopo
Marco Palma
Figlio di Cavalcante, nacque a Firenze probabilmente intorno alla metà del sec. XIII.
La notizia, spesso ripetuta dagli storici della letteratura italiana, che fosse fratello [...] bolognesi, in Il Libro e la Stampa, n. s., VII (1913), pp. 236 ss.; Id., Guido Guinizelli e le origini bolognesi del “dolcestilnovo”, in Studi danteschi a cura della R. Dep. di st. patria per le prov. di Romagna nel VI cent. dalla morte del poeta ...
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Di donne io vidi una gentile schiera
Marco Pecoraro
Questo sonetto, compreso dai più recenti editori fra le rime del tempo della Vita Nuova (ediz. Barbi-Maggini, Rime 263-264, n. LXIX), è conservato [...] all'Alighieri non sono sue, sia per il fatto che certi suoi versi presentano grandi rassomiglianze con altre liriche del dolcestilnovo (coi sonetti, ad esempio, Gentil donzella, di pregio nomata e Io voglio del ver la mia donna laudare del ...
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dittare
Bruno Basile
Il verbo (dal latino dictare [frequentativo di dicere], propriamente " dire ripetutamente perché sia scritto " e, per estensione, " parlare ", " dire ", " prescrivere ") compare [...] mi spira, in Miscellanea Graf, Bergamo 1903 (poi in Studi e ricerche sulla letteratura italiana, Palermo 1929, 145-163); N. Sapegno, Dolcestilnovo, in " La Cultura " I (1930) 331-341; M. Casella, in " Studi d. " XVIII (1934) 105-126; U. Bosco, Il ...
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Amico di Dante
Marcello Aurigemma
Nome attribuito per convenzione ormai diffusa all'autore non identificato in modo preciso (anche se il Barbi e il Di Benedetto hanno indicato, raccogliendo scarsi consensi, [...] 94-96.
Bibl. - G. Salvadori, Prima della Vita Nuova, in " Domenica letteraria " III n. 7, 17 febbr. 1884; V. Rossi, Il dolcestilnovo, in Lectura Dantis; le opere minori di D.A., Firenze 1906, 85 n. 48; G. Salvadori, Di cinque canzoni da attribuire ...
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Orlandi, Guido
Mario Marti
Figlio di un Orlando della famiglia dei Rustichelli e di Monna Tessa de' Visdomini, nacque probabilmente a Firenze qualche anno prima del 1265. Nel gennaio del 1290 infatti [...] prima ragione.
Bibl. - Testi: E. Lamma, Le rime di G. O., Imola 1898. Studi: E. Lamma, G.O. e la scuola del dolcestilnovo, Firenze 1895 (estr. da " Rass. Nazionale " 16 ott. 1895); E. Levi, G. O.: appunti sulla sua biografia e sul suo canzoniere ...
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Alighieri (L')
Michele Messina
Rivista di studi danteschi. Fondata e diretta dal nobile veneziano Francesco Pasqualigo, uscì a Venezia per i tipi dell'editore Leo S. Olschki nel 1889: nel 1893 si trasformò [...] i modi per ridurlo alla vera "; dare, inoltre, " larga parte ad ogni pregevole componimento che si riferisce alla scuola del dolcestilnovo ". Pur se non rispose del tutto all'esigenza dei rinnovati studi, se qua e là si riscontra in esso un che di ...
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Bernardo, io veggio ch'una donna vene
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie X; schema ABBA ABBA CDD CDD) attribuito a D. dal codice Chigiano L VIII 305 e dai suoi affini; a Cino da Pistoia, invece [...] , Sulla " Vita Nuova " di D., ibid. 1907; G. Zaccagnini, Rimatori bolognesi del sec. XIII, Milano 1933; L. Di Benedetto, Rimatori del DolceStilNovo, Bari 1939, 202; Id., Sulle opere minori italiane di D., Salerno 1947, 48; Contini, Rime 243-244. ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...