. Roccia semplice, sedimentaria costituita essenzialmente di dolomite (v.). A questo minerale si associa quasi sempre la calcite in quantità più o meno considerevole. Le rocce che ne contengono una percentuale [...] bei minerali accessorî in esse racchiusi sono quella di Campolongo nel Canton Ticino e della Valle di Binn nel Vallese.
Le dolomie resistono bene agli agenti atmosferici, ma sono più facili alle fratture per la loro poca plasticità. Perciò esse vanno ...
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Piano geologico inferiore del Permiano di facies marina, costituito da calcari marnosi e dolomie che si alternano ad arenarie di vario tipo e a conglomerati. I terreni dell’A., particolarmente sviluppati [...] in tutta la Russia centrale e settentrionale, soprattutto nella località di Artinsk, negli Urali meridionali, da cui prende il nome, sono anche rappresentati in Italia (Alpi Orientali e Sicilia) ...
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valchiusane, sorgenti Tipo di sorgenti carsiche di portata molto variabile, che si trova solitamente nelle dolomie cariate, nei calcari fessurati e, meno frequentemente, nei terreni gessosi. Hanno questo [...] nome perché è di questo tipo la nota Fontaine de Vaucluse (➔) ...
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Geologo e mineralogista (Dolomieu, Isère, 1750 - Châteauneuf-en-Charollais 1801). Da lui prende nome la dolomia (fr. dolomie), roccia calcarea della quale il D. riconobbe la composizione chimica e mineralogica, [...] diffusa nella regione alpina che poi fu designata col nome di Dolomiti.
Vita
Cavaliere di Malta dal 1768 al 1790, abbandonò la carriera militare per dedicarsi agli studî geologici e mineralogici. Durante questo periodo frequenti furono i viaggi ...
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In geologia, processo di sostituzione della dolomite con la calcite. Questo fenomeno si può verificare in superficie, per alterazione meteorica delle dolomie, oppure nella fase diagenetica, durante la [...] quale si riscontrano mosaici irregolari di cristalli pseudomorfi di calcite accanto a cristalli di dolomite, o anche nel corso del processo metamorfico, che produce, al posto della dolomite, calcite e magnesite ricristallizzati separatamente. ...
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In geografia fisica, fenomeno per cui per l’influenza degli agenti esogeni (cioè modificatori esterni della superficie terrestre) le rocce idrosolubili (salgemma, calcari, gessi, dolomie) possono essere [...] parzialmente disciolte, trasformate e asportate con un procedimento più chimico che fisico, determinato dall’anidride carbonica contenuta nelle acque pluviali. Il d. è un agente modellatore del paesaggio, ...
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Massiccio calcareo dell’Appennino Campano che s’innalza tra il fiume Calore e il Tanagro, in provincia di Salerno. È costituito da calcare e da dolomie, con declivi ripidi e biancheggianti. Noto per i [...] fenomeni carsici (doline, grotte, di cui alcune ancora inesplorate) e per le copiose sorgenti; in gran parte ricoperto di boschi. La vetta principale, Palermo, raggiunge i 1742 m ...
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Complesso di forme esterne e sotterranee assunte dall’ambiente per l’azione delle acque circolanti in superficie e in profondità sulle rocce idrosolubili (calcari, gessi, dolomie, depositi salini; v. fig.). [...] Considerando che queste sono circa il 15% delle terre emerse il fenomeno del c. è ben diffuso sul pianeta. Il c. risulta particolarmente sviluppato sulle rocce calcaree, nelle quali il carbonato di calcio ...
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Promontorio dell’Italia centrale, che sporge isolato sul Mar Tirreno, chiudendo a O il Golfo di Terracina. Alto 541 m s.l.m. con pendii ripidi specialmente a O, è costituito in prevalenza da dolomie e [...] calcari e si ricollega per la struttura e le condizioni tettoniche ai Monti Lepini. Forse separato dalla terraferma in epoca preistorica, oggi risulta saldato a essa dalle alluvioni del Sisto e di altri ...
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(o Trias) Il più antico dei tre periodi in cui è stato suddiviso il Mesozoico (➔), compreso fra 250 e 215 milioni di anni fa.
Fra le piante inferiori presenti nel T., le alghe calcaree assumono grande [...] , a facies in parte lagunare e in parte continentale, comprendente argille e marne variegate alternanti con gesso, salgemma e dolomie. Nella parte inferiore vi sono letti di carbone. Durante il Keuper si depositarono inoltre strati ricchi di pesci ...
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dolomia
dolòmia s. f. [dal fr. dolomie, termine coniato (1792) dal naturalista svizz. H.-B. de Saussure, traendolo dal nome nel geologo fr. D. Gratet de Dolomieu che per primo distinse (1789) la dolomite dalla calcite]. – Roccia sedimentaria...
dolomite
s. f. [dal fr. dolomite, che ha lo stesso etimo di dolomia (v.)]. – Minerale romboedrico, carbonato doppio di calcio e magnesio, a lucentezza vitrea o madreperlacea, limpido o incolore se puro, grigio e bruno se contiene impurezze...