In geografia fisica, fenomeno per cui per l’influenza degli agenti esogeni (cioè modificatori esterni della superficie terrestre) le rocce idrosolubili (salgemma, calcari, gessi, dolomie) possono essere [...] parzialmente disciolte, trasformate e asportate con un procedimento più chimico che fisico, determinato dall’anidride carbonica contenuta nelle acque pluviali. Il d. è un agente modellatore del paesaggio, ...
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Massiccio calcareo dell’Appennino Campano che s’innalza tra il fiume Calore e il Tanagro, in provincia di Salerno. È costituito da calcare e da dolomie, con declivi ripidi e biancheggianti. Noto per i [...] fenomeni carsici (doline, grotte, di cui alcune ancora inesplorate) e per le copiose sorgenti; in gran parte ricoperto di boschi. La vetta principale, Palermo, raggiunge i 1742 m ...
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Complesso di forme esterne e sotterranee assunte dall’ambiente per l’azione delle acque circolanti in superficie e in profondità sulle rocce idrosolubili (calcari, gessi, dolomie, depositi salini; v. fig.). [...] Considerando che queste sono circa il 15% delle terre emerse il fenomeno del c. è ben diffuso sul pianeta. Il c. risulta particolarmente sviluppato sulle rocce calcaree, nelle quali il carbonato di calcio ...
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Promontorio dell’Italia centrale, che sporge isolato sul Mar Tirreno, chiudendo a O il Golfo di Terracina. Alto 541 m s.l.m. con pendii ripidi specialmente a O, è costituito in prevalenza da dolomie e [...] calcari e si ricollega per la struttura e le condizioni tettoniche ai Monti Lepini. Forse separato dalla terraferma in epoca preistorica, oggi risulta saldato a essa dalle alluvioni del Sisto e di altri ...
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(o Trias) Il più antico dei tre periodi in cui è stato suddiviso il Mesozoico (➔), compreso fra 250 e 215 milioni di anni fa.
Fra le piante inferiori presenti nel T., le alghe calcaree assumono grande [...] , a facies in parte lagunare e in parte continentale, comprendente argille e marne variegate alternanti con gesso, salgemma e dolomie. Nella parte inferiore vi sono letti di carbone. Durante il Keuper si depositarono inoltre strati ricchi di pesci ...
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Rilievo calcareo dell’Appennino Campano, che domina la conca di Avellino. È costituito da una dorsale divisa da un solco longitudinale in due parti, che culminano rispettivamente nei Monti d’Avella (1598 [...] m) e nel Montevergine (1493 m). Assai frequenti le dolomie e i piani carsici. ...
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Stretta, Valle La più importante e la più pittoresca del ventaglio di valli di Bardonecchia, che ha inizio dal Monte Tabor (3177 m). È compresa nel territorio della provincia di Torino. Il nome deriva [...] dal fatto che è profondamente incisa nei calcari e nelle dolomie mesozoiche, cosicché le montagne si elevano vicinissime dal fondovalle con pareti di aspetto dolomitico (Dolomiti di Valle S.). Dopo la Seconda guerra mondiale il tratto vallivo a monte ...
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Gruppo montuoso dell’Appennino Campano, detto pure Massiccio Irpino, che un profondo solco, segnato dal corso superiore dei fiumi Sarno e Sabato, separa dal massiccio del Partenio. A E e a N lo limitano [...] i fiumi Sele e Calore Irpino. Formato da calcari e da dolomie, impervio e coperto di boschi, è smembrato, dalle profonde valli del Calore e del Tusciano, in numerosi massicci, tra i quali il principale è il Cervialto (1809 m). ...
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(anche Canale di S. Canciano o Canale di Prato Carnico) Valle della Carnia, percorsa nel tratto inferiore dal torrente Pesarina e nel superiore dal torrente Ongara, tipica depressione longitudinale, parallela [...] all’asse delle catene principali. È relativamente stretta e con fondovalle esiguo. Il versante nord, formato da calcari e dolomie, contrasta con quello sud, a cime piuttosto arrotondate, con pascoli e boschi. ...
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dolomia
dolòmia s. f. [dal fr. dolomie, termine coniato (1792) dal naturalista svizz. H.-B. de Saussure, traendolo dal nome nel geologo fr. D. Gratet de Dolomieu che per primo distinse (1789) la dolomite dalla calcite]. – Roccia sedimentaria...
dolomite
s. f. [dal fr. dolomite, che ha lo stesso etimo di dolomia (v.)]. – Minerale romboedrico, carbonato doppio di calcio e magnesio, a lucentezza vitrea o madreperlacea, limpido o incolore se puro, grigio e bruno se contiene impurezze...