Teologo domenicano (Nancy 1859 - Parigi 1931), uno dei maggiori neotomisti francesi. Professore di teologia fondamentale, rettore del Collegio teologico dei domenicani della provincia di Francia, partecipò [...] alla fondazione (1893) della Revue thomiste, della quale fu assiduo collaboratore (tra gli studî ivi pubblicati importanti quelli in polemica con M. Blondel attorno alla filosofia dell'azione e all'evoluzione ...
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BONACCORSO da Bologna (Bonacorso, Bonaccorsi, Buonaccorsi)
Alfonso Maierù
Nato a Bologna intorno al 1230, entrò ben presto nell'Ordine dei domenicani e svolse la sua attività per un quarantennio nella [...] si era frattanto aggiunta anche la discussione sul matrimonio, sul divorzio, sul battesimo e su altri temi ancora. I domenicani della provincia di Grecia entrarono nel vivo della polemica e l'opera di un anonimo frate predicatore, composta in Oriente ...
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Nacque a Bosco in Piemonte il 25 novembre 1541. Entrò tra i domenicani nella Minerva in Roma verso il 1560, e insegnò teologia in Perugia (le sue lezioni mss. si trovano nella Laurenziana di Firenze). [...] A venticinque anni fu eletto cardinale da Pio V, suo prozio. Influì molto con l'ingegno e la dottrina sul governo di quel papa; andò come legato in Francia, Spagna e Portogallo nel 1571, lasciando le memorie ...
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Erudito (Bologna 1479 - forse ivi 1552). Frate domenicano (dal 1493), inquisitore di Bologna (1550-51), compilò vite di santi e di domenicani illustri (De viris illustribus Ordinis Praedicatorum, 1517) [...] e altre opere d'erudizione storica (Historie di Bologna, fino al 1543, in parte pubbl. postume, in parte ancora inedite), ma è soprattutto noto per la sua Descrittione di tutta Italia (1550), la migliore ...
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Filosofo (Gradisca 1705 - Farra d'Isonzo 1782). Il suo nome di battesimo era Germano Federico, che egli abbandonò entrando nell'ordine dei Domenicani. Polemizzò contro le dottrine di S. Pufendorf, di Th. [...] Hobbes, e specialmente di G. B. Vico e del vichiano E. Duni, in numerose opere, di cui pubblicò solo il De principiis iuris naturae et gentium (2 voll., pubbl. sotto il nome di suo fratello Giovanni Francesco ...
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Fra Giovanni da Fiesole, detto il beato Angelico, pittore, nacque nel 1387 a Vicchio di Mugello (Firenze) e morì a Roma il 14 luglio 1455. Si chiamava, al secolo, Guido o Guidolino di Pietro. A vent'anni, [...] 'A. vi sostò lungamente, perfezionandosi nell'arte della pittura ed operando. Avendo nel 1436 Cosimo il Vecchio de' Medici concesso ai domenicani la chiesa e il convento di S. Marco in Firenze, fu incaricato Michelozzo di riattarne i locali caduti in ...
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Pittori (15º-16º sec.), attivi in Vestfalia e nel Basso Reno, forse fratelli; eseguirono insieme (1521) l'altar maggiore per la chiesa dei domenicani a Dortmund, che nella composizione e nella forma rivela [...] l'attardarsi della tradizione gotica ...
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GIUSTINIANI (Giustiniani Recanelli), Vincenzo
Dario Busolini
Nacque a Chio il 28 ag. 1519 da Francesco e Caterina di Bricio Giustiniani del ramo dei Longo. Entrato tra i domenicani osservanti dell'isola, [...] lettere e belle arti di Palermo, s. 4, XV (1954-55), 2, pp. 26, 58, 79 s., 125, 138; A. Walz, I domenicani al concilio di Trento, Roma 1961, ad indicem; G. Alberigo, Lo sviluppo della dottrina sui poteri nella Chiesa universale, Roma 1964, p. 146; G ...
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POLLINI, Girolamo
Ginevra Crosignani
POLLINI, Girolamo. – Nacque a Firenze, presumibilmente nel 1544, da «parenti nobilissimi» (Ghilini, II, 1647, p. 154).
La tradizionale opera sugli scrittori domenicani [...] Saggi e Ricerche, Bari 1961, pp. 90-111; P. Ricozzi, O. P.: necrologio di Santa Maria Novella (1505-1665), in Memorie Domenicane, XI (1980), pp. 219-324; G. Crosignani, In merito alla rivisitazione di un ‘caso’ anglo-toscano: G. P., la Rivoluzione d ...
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Architetto (Lione 1814 - La Ciotat 1888); nelle sue numerosissime costruzioni (tra le più note si ricordano la basilica di Ars, la chiesa dei domenicani a Marsiglia, la basilica di Notre-Dame de Fourvière [...] a Lione) non si allontana dalla rielaborazione di forme stilistiche antiche, specialmente medievali (bizantine e siculo-normanne) ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...