GIOVANNINI, Girolamo
Roberta Monica Ridolfi
Originario di Capugnano (ora Porretta Terme), nell'Appennino bolognese, il G. prese l'abito dell'Ordine dei domenicani nel convento di S. Domenico a Bologna. [...] La data di nascita va posta intorno alla metà del XVI secolo, visto che il 14 ag. 1576 - prima data certa che lo riguardi - venne approvato lettore presso lo Studio domenicano di Bologna.
Di zelante religiosità ...
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Letterato fiorentino (Marradi 1531 - Firenze 1613), domenicano, fratello di Silvano. Viaggiò molto e per due anni, dal 1587 al 1588, fu superiore del convento dei domenicani a Ragusa, in Dalmazia, e vicario [...] vescovile. Scrisse moltissimo di svariate materie: teologia, filosofia, scienze fisiche e matematiche, storia (con predilezione per le vite di santi). A lui si deve la prima storia di Ragusa data alle ...
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BARTOLOMEO da Faenza
Vittorio De Donato
Non si conosce con esattezza la data della sua nascita, né quella del suo ingresso nell'Ordine dei domenicani: tuttavia, considerato che egli morì vecchio e con [...] di B. è seguita da una Secunda Summa,anonima, composta poco tempo dopo e proveniente anch'essa da una cancelleria domenicana, stando a quanto afferma nella valutazione critica di questi testi il Kaeppeli, il più recente e più completo studioso della ...
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Titolo generico di trattatelli sulla preparazione cristiana alla morte, che ebbero enorme diffusione nel 15° sec. e nei successivi. Per il contenuto sembrano risalire alla predicazione di domenicani, specialmente [...] tedeschi (Enrico Suso, Giovanni Nider) e di francescani ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] responsabili di una prima catechesi ammonitoria e aprioristica, polarizzata sulla considerazione della religione come unico bene morale pietisticamente contrapposto a ogni laicità di vedute. Sta di fatto ...
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DE NOBILI, Giacinto (Rafaele)
Flavio De Bernardinis
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XVI e fu battezzato col nome di Rafaele. Di lui sappiamo solo che entrò a far parte dell'Ordine dei domenicani [...] nel convento di S. Maria in Gradi a Viterbo, nell'anno 1594. In quest'occasione mutò il suo nome di battesimo da Rafaele a Giacinto.
I repertori secenteschi ci avvertono che era assai dotto nelle lettere, ...
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DE ROGATI (De Rogatis), Francesco Saverio
Maria Teresa Biagetti
Nacque il 9 genn. 1745, da Tommaso e Giovanna Bonelli, a Bagnoli (Bagnoli Irpino in prov. di Avellino), dove compì i primi studi di grammatica [...] nelle scuole dei domenicani. Per gli studi superiori si trasferì prima a Napoli e, dopo due anni, a Roma, presso uno zio paterno, dove frequentò i corsi di latino, greco e filosofia al collegio Calasanzio degli scolopi e in seguito di matematica e ...
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DONNO (Di Donno), Ferdinando
Maria Teresa Biagetti
Nacque a Casalnuovo (oggi Manduria, prov. di Taranto), nella provincia salentina, da Giovanni e Medea d'Agostino, entrambi di famiglia nobile, il 25 [...] apr. 1591. A Lecce, presso il convento dei domenicani di S.Giovarmi d'Aymo, compì gli studi teologici, licenziandosi nel 1608. L'anno seguente partì per Napoli, allo scopo di approfondire la sua preparazione filosofica e teologica. A Napoli entrò a ...
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FEDERICI, Domenico Maria
Luisa Narducci
Figlio di Lorenzo e di Caterina de' Paulazzi, nacque a Verona nel 1739. Compiuti nella città natale i primi studi, sotto il magistero dei gesuiti, all'età di [...] sedici anni entrò nell'Ordine dei domenicani. Presi a Venezia i voti religiosi, fu assegnato al convento di Treviso; quindi proseguì la formazione scolastica a Bologna, Genova e Padova.
Completati gli studi, fu nominato lettore prima nel noviziato ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...