Domenicano (n. Orthez, Bassi Pirenei - m. Tolosa probabilmente 1342), predicatore ammirato da Clemente VI che gli conferì il dottorato in teologia (1340); scrisse un Tractatus super Missam, che ebbe larghissima [...] diffusione ...
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Domenicano (n. Piacenza 1503 - m. 1587), inquisitore, poi vescovo di Teano (1566) e di Bagnoregio (1568). Scrisse un manuale per gli inquisitori (Iudiciale inquisitorum, 1568) e di storia, specialmente [...] piacentina ...
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Domenicano (Gross-Stein, Alta Slesia, 1180 - Breslavia 1242); priore di Breslavia e provinciale di Polonia, fu l'apostolo della Slesia. Culto approvato nel 1712; festa, 17 luglio. ...
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BONCAMBIO, Giacomo
Daniel Waley
Domenicano, vicecancelliere pontificio e quindi vescovo di Bologna, il B., figlio di Guido, nacque a Bologna intorno all'anno 1200 da una famiglia di mercanti; della [...] tuttavia, che egli abbia studiato a Bologna e che vi abbia quindi insegnato per qualche tempo diritto romano. Una predica, che il famoso oratore domenicano Giovanni da Vicenza tenne a Bologna nella chiesa di S. Michele, lo convinse a vestire l'abito ...
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LEONARDO di Scio
Domenicano nato a Scio, morto nella seconda metà del sec. XV. Studiò a Padova e fu da Eugenio IV nominato vescovo di Mitilene nell'isola di Lesbo. È noto soprattutto per due relazioni [...] da lui inviate una a Nicolò V il 15 agosto 1453 circa la presa di Costantinopoli (dove L. si trovava come membro di una missione pontificia per la riunione delle chiese latina e greca) per opera di Maometto ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1217 circa - ivi 1279), domenicano (1231). Provinciale della Provincia romana (1262-68), ratificò la donazione ai domenicani del convento della Minerva in Roma; vescovo [...] di Orvieto (forse dal 1272), fu vicario dello Stato Pontificio durante il concilio di Lione (1274) ...
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Domenicano del sec. XV. Fu uno dei più famosi predicatori del suo tempo, tanto che divenne proverbiale la frase Nescit praedicare qui nescit barlettare. I sermoni che abbiamo a stampa sotto il suo nome [...] (Lione 1505, 1507, 1524 e 1536; Parigi 1518, 1527, 1531; Venezia 1571, 1573, 1585) furono adulterati o inventati, secondo la testimonianza di Leandro Alberti (Geografia, p. 200). Sarebbe opportuno fare ...
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NICOLAI, Jean
Domenicano francese, nato a Monzay (Verdun) nel 1594, morto a Parigi il 7 maggio 1673. Risiedette per quasi tutta la vita nel convento di S. Giacomo a Parigi, ed ebbe parte principale nelle [...] controversie contemporanee sulla grazia e sul gallicanismo, incontrando l'opposizione di Pascal, Nicole, Arnauld; fu anche apprezzato editore di antiche opere teologiche.
Fra le sue principali pubblicazioni ...
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QUETIF, Jacques
Innocenzo Taurisano
Domenicano, nato a Parigi il 6 agosto 1618, morto ivi il 2 marzo 1698. Fece i voti tra i domenicani il 19 settembre nel 1635, e presto si dedicò a studî storico-critici [...] e bibliografici. Viaggiò molto in Belgio e Germania per raccogliere materiale relativo agli scrittori del suo ordine, e fu in rapporto epistolare con tutti i grandi eruditi del suo tempo. Alla sua morte ...
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domenicano1
domenicano1 agg. e s. m. – 1. agg. Di san Domenico di Guzmán (1170-1221); relativo all’ordine dei frati predicatori, fondato da san Domenico nel 1215: padri d., suore d.; abito d.; regola d.; convento d., chiesa domenicana. 2....
domenicano2
domenicano2 s. m. [dalla voce prec., per il colore del piumaggio, bianco e nero come l’abito dei frati domenicani]. – Altro nome comune degli uccelli quattrocchi e mestolone.