(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] ), Martino da Modena (1480) e più tardi Tommaso pure da Modena (1504).
Celebre fra i pittori di vetrate Giovanni da Ulma, domenicano, di cui si ammirano i lavori in S. Petronio; operoso nella seconda metà del '400 fu Giacomo Cabrini con la vetrata ...
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MALABRANCA, Latino
Marco Vendittelli
Figlio di Angelo e di Mabilia di Matteo Rosso Orsini, nacque, probabilmente a Roma, intorno al 1235. Per parte di madre il M. era nipote di Giangaetano Orsini, che [...] tributi maggiorati. Intanto furono inviati a Firenze a precedere il cardinale e a prepararne la missione di pacificazione il domenicano Giovanni da Viterbo e l'abile giurista Guillaume Durand; il prelato fiorentino Andrea di Spigliato de' Mozzi fu ...
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MARESCOTTI (Marscotti) DE’ CALVI, Agamennone
Armando Antonelli
– Nacque a Bologna intorno al 1434, figlio primogenito e naturale di Galeazzo. La data della nascita si desume da una lettera inviata dal [...] 1501, sotto i colpi dei sicari.
Dell’eccidio e della personalità del M. resta il ricordo accorato del domenicano Leandro Alberti nelle sue Historie di Bologna: «Spiacque molto questa cosa alli prudenti cittadini, cioè fussero uccisi tanti nobili ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] città già dei dogi. E, salvata, altresì, la Repubblica dogale archivisticamente all'archivio dei Frari, nel convento già domenicano. E le tonnellate di carte qui concentrate vivono nella misura in cui sono oggetto di studio. E l'archivistica ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] -anatomiche e matematiche della facoltà "artista" e attento uditore alle lezioni di teologia e soprattutto attratto dal teologo domenicano Girolamo Ercolani -, G. ormai è certo della propria "vocazione", come definisce, il 25 apr. 1654, la propria ...
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MASCARDI, Giacomo
Saverio Franchi
– Nacque nel 1567 circa a Bormio, nell’alta Valtellina, da Vitale; il nome della madre non è noto.
L’origine è confermata da numerosi documenti d’archivio; una nascita [...] nell’attuale via del Piè di marmo, adatta al commercio librario per essere posta tra il Collegio romano e il collegio domenicano della Minerva. Le fonti attestano che viveva con la moglie, il nipote e alcuni garzoni e lavoranti. Nel 1627 fu designato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Gregorio IX
Andrea Padovani
Gregorio IX occupa una posizione di primo piano nella storia della Chiesa e del diritto occidentale. Sulla linea degli immediati predecessori rafforzò, con una rigida dottrina [...] , intervenne il 6 agosto 1221. Tredici anni dopo ne avrebbe dichiarato la santità.
I due ordini, francescano e domenicano, furono presto utilizzati nella lotta contro il catarismo. Senza pervenire a fondare il tribunale dell’Inquisizione (come talora ...
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FARA, Giovanni Francesco
Antonello Mattone
Nacque a Sassari il 4 nov. 1543, in una delle più antiche e facoltose famiglie del patriziato cittadino, da Stefano, notaio. Nel novembre 1561 intraprese gli [...] complessivo e per l'articolazione dell'opera il F. si ispira apertamente alle De rebus Siculis decades duo del domenicano T. Fazello, edite a Palermo nel 1558, ripetendone la divisione in due sezioni (la prima dedicata alla descrizione geografica ...
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NEVIZZANO, Giovanni
Simona Feci
– Nacque a Buttigliera d’Asti alla fine del XV secolo. S’ignora il nome dei genitori; il padre fu giusdicente (Lessona, 1886, p. 20) e la madre era figlia di Goffredo [...] trattato «de modo confitendi» da intendere come la Confitendi ratio del 1520, oltre alle confutazioni antiluterane del domenicano Silvestro Mazzolini) sia nelle critiche ai costumi corrotti del clero e alle ipocrisie della gerarchia ecclesiastica.
L ...
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ALCIATI, Francesco
Nicola Raponi
Nato a Milano nel 1522, parente, ma non proprio nipote - come in genere si ripete - del celebre giureconsulto Andrea Alciato, ne subì l'influsso e ne segui l'orientamento [...] paesi tedeschi e approvò nei 1569, con i cardinali Commendone e Mor, il sinodo di Salisburgo, tenuto per opera del domenicano Feliciano Ninguarda, riformatore di quella diocesi. L'A. fu anche membro della Congregazione dei religiosi. In qualità di ...
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domenicano1
domenicano1 agg. e s. m. – 1. agg. Di san Domenico di Guzmán (1170-1221); relativo all’ordine dei frati predicatori, fondato da san Domenico nel 1215: padri d., suore d.; abito d.; regola d.; convento d., chiesa domenicana. 2....
domenicano2
domenicano2 s. m. [dalla voce prec., per il colore del piumaggio, bianco e nero come l’abito dei frati domenicani]. – Altro nome comune degli uccelli quattrocchi e mestolone.