D'ESTE, Alessandro
Paolo Mariuz
Figlio di Antonio e di Teresa Arrigoni, nacque a Roma il 20 ag. 1783 (Roma, Arch. stor. d. Vicariato, Posizioni matrimoniali, 53/1823, vol. IV [notaio Gaudenzi]). Al [...] portò a termine i ritratti di Brunelleschi, Tiziano, Michelangelo, Tasso, Dante e nel 1815 quelli di Bramante, Giotto, Giulio Romano, Domenichino e Nicola Pisano. Tra il 1813 e il 1816 eseguì il busto di G. B. Bodoni, che gli era stato commissionato ...
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RUBENS, Pierre Paul
Paul Lambotte
Pittore, figlio di Jean R. e di Marie Pypelinckx, tutti e due appartenenti ad antiche famiglie di Anversa, nacque il 28 giugno 1577 a Siegen (Vestfalia), morì il 30 [...] , come poi in tutta la sua opera, quanto egli debba al Mantegna, a Tiziano i cui quadri copiò così bene, al Domenichino, al Caravaggio. Il Cristo morto visto di scorcio (Museo di Anversa) è ispirato all'opera omonima del Mantegna (museo di Brera ...
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CUNEGO, Domenico
Gian Luca Kannès
Figlio di Antonio, nacque presumibilmente a Verona nel 1724 0 1725, dato che al momento della morte aveva 78 anni (età e nome del padre sono desunti dal Liber mortuorum [...] 1771 (dal quadro in palazzo Lancellotti in Roma), S. Maria Maddalena, 1776 (da un dipinto allora nella gall. Colonna); dal Domenichino il Carro del Sole, 1777, e il Tempo scopre la Verità, 1777 (dagli affreschi di palazzo Costaguti in Roma), la Morte ...
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MARCHELLI, Rolando
Gianluca Zanelli
Figlio di Gerolamo e di Maria Ginetta, nacque a Genova nel 1665, come documenta l'atto del battesimo, avvenuto il 15 ottobre di quell'anno nella chiesa di S. Siro [...] M. ottenne da Giacomo Filippo (II) Durazzo 400 lire per "sua assistenza e incomodo" nell'ambito dell'acquisto di una Venere del Domenichino e di una Carità romana di Guido Reni, opera, quest'ultima, di cui garantì l'autenticità (Puncuh, 1984, p. 193 ...
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QUAGLIATA, Giovanni Battista
Teresa Russo
QUAGLIATA, Giovanni Battista. – Figlio del pittore romano Giovanni Domenico e di Francesca Le Donne, nacque a Messina intorno al 1603. Francesco Susinno, nelle [...] 1960; Gallo, 1755, 1985; Hackert - Grano, 1792, 2000; Grosso Cacopardo, 1821), ispirata alla celebre Comunione di s. Girolamo di Domenichino, e la Madonna con il Bambino, s. Francesco e s. Chiara per la chiesa di Montevergine, capolavoro del periodo ...
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CAMUCCINI, Vincenzo
Anna Bovero
Figlio di Giovanni Battista, commerciante in carbone di famiglia ligure, e di Teresa Rotti, nacque a Roma il 22 febbr. 1771. Incoraggiato e materialmente sostenuto dal [...] Forlì, dalla basilica dei SS. Apostoli, la Crocifissione di s. Pietro di Guido Reni e la Comunione di s. Girolamo del Domenichino (sostituì gli ultimi due con copie di sua mano sugli altari di S. Pietro in Montorio e S. Girolamo alla Carità). Intanto ...
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NOVELLI, Pietro, detto il Monrealese
Enzo MAGANUCO
Pittore, nato a Monreale il 2 marzo 1603, morto a Palermo nel 1647. È il pittore più forte che dopo Antonello da Messina vanti la Sicilia. Educato [...] monastero di Monreale, svolge, con possanza rappresentativa del tutto personale, l'influenza del Ribera che più di Caravaggio, del Domenichino e degli altri parla alla sua fantasia creatrice.
Bibl.: A. Gallo, Elogio storico di P. N., Palermo 1828; E ...
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GAGLIARDI, Bernardino
Fiorenza Rangoni
Nacque a Città di Castello, in località Piano di Sotto, da Girolamo e Lucrezia Niccolai, o Nicolucci, intorno al 1600, più probabilmente nel 1609 (Mancini, 1832, [...] la decorazione della cupola di S. Bernardino ai Monti (1653) in cui si nota il riferimento alla pittura del Domenichino nonché una partecipazione all'impianto scenografico barocco; infine, i lavori eseguiti nel 1654 circa per la basilica di S. Marco ...
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DURELLI, Francesco
Fabio Fiorani
Figlio di Giacinto e di Margherita Carpani, nacque a Milano il 21 febbr. 1792; fu fratello di Gaetano. Studiò all'accademia di belle arti di Brera, dove compi una lunga [...] in cui fu aggiunto temporaneamente alla scuola di figura, presentò un disegno a lapis del Trionfo di Davide del Domenichino.
Nel 1823 figuravano nella Pinacoteca dell'Accademia (Guida alle sale …) i suoisaggi eseguiti durante il pensionato a Roma ...
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BONARELLI, Godeardo
Mario Natalucci
Di nobile famiglia anconitana, nacque a Sirolo (Ancona) il 15 maggio 1806. Secondo una tradizione orale, non confortata da documenti, nel 1827 si recò a Roma frequentandovi [...] presso gli eredi, dove è anche una copia di una Madonna del Garofalo (copiò opere di Raffaello, Murillo, Barocci, Domenichino). Altre opere oggi non reperibili sono citate nella letteratura.
Non si sa quando ritornò a stabilirsi ad Ancona; ma, molto ...
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domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...