FERRETTI, Ludovico
Giorgio Marini
Nacque il 2 marzo 1776 a Valmontone (Roma) da Giuseppe e Maria Francesca Scaccini e vi fu battezzato nella parrocchia di S. Maria Maggiore coi nomi di Raphael Ludovico [...] è riferibile inoltre l'incisione al tratto con il Trionfo di David, su disegno di G. Garocci, da un dipinto del Domenichino in palazzo Rospigliosi al Quirinale. Per l'opera di R. Garrucci (Monumenti del Museo Lateranense descritti ed illustrati da R ...
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CECCARINI, Sebastiano
Lucia Vinella
Figlio di Carlo Antonio e di Maria Lavinia Fanelli, nacque a Fano il 17 maggio 1703. Orfano di padre all'età di tredici anni, fu allevato dallo zio don Giuseppe Fanelli, [...] città natale dove tra il 1757 e il 1762 copiò su quindici tele (Fano, Pinacoteca civica) e restaurò gli affreschi del Domenichino nel duomo di Fano danneggiati dall'incendio del 1749 (Biagiotti, pp. 78 s., docum.); a Fano si trovava nel 1767 quando ...
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Città dell'Ungheria settentrionale (ventesimasesta nello stato per numero d'abitanti), 170 m. s. m., 110 km. a NE. di Budapest, sulla linea ferroviaria Füzesabony-Putnok che si stacca dalla Budapest-Miskolc, [...] facciata e l'atrio con figure allegoriche e rilievi dallo scultore Marco Casagrande, chiamato da Venezia. La Galleria, nel palazzo del Liceo, ha pitture attribuite a Dosso Dossi, al Pontormo, al Domenichino, al Maratta, a Iacopo Bassano, al Cagnacci. ...
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MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] maniera preminente - con lo zio Domenico, anche con Flaminio Ponzio, con il Vasanzio (Jan van Santen) e con il Domenichino (Domenico Zampieri) e rilevò e proseguì, alla loro morte, incarichi già assegnati a Francesco Capriani da Volterra e a Giacomo ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] C. che però fu prosciolto ben presto dall'accusa per insufficienza di prove.
I deputati si erano allora rivolti al Domenichino, e subito erano partite alla volta del pittore emiliano lettere minatorie per scoraggiarlo ad accettare l'incarico. Ma la ...
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FARELLI, Giacomo
Mario Alberto Pavone
Nacque a Roma nel 1629, da padre siciliano e da madre sorrentina (cfr. Roselli, 1697). Dopo un periodo di studi umanistici si trasferì a Napoli dove il 18 ott. [...] 1672 a segnare il passaggio, nel Riscatto degli schiavi per la chiesa della Redenzione dei Cattivi, alle più rigorose formulazioni desunte dal Domenichino: "In somma è quest'opera degna di ogni laude, così per l'espressiva, come per lo disegno el bel ...
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FIDANZA, Gregorio
Daria Borghese
Figlio di Filippo, fratello di Francesco e Giuseppe, nacque a Collevecchio (ora in prov. di Rieti) nel 1754, come risulta dai documenti (Roma, Arch. stor. del Vicariato, [...] , fasc. 33-34) emerge che nel 1800 il F. portò alla contessa i denari ricavati dalla vendita del solo dipinto attribuito al Domenichino. L'altro rimase presso il F. finché, nel 1816, la contessa non si decise a richiederlo. Il F., quindi, restitui il ...
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ZACCOLINI, Matteo
Barbara Furlotti
– Attestato nei documenti d’archivio con le varianti di cognome Ceculini, Zaccolino e Zocolino, nacque il 12 aprile 1574 a Cesena da Santino Ceculini, di professione [...] romano, in Arte Veneta, LXII (2005), pp. 152-165 (in partic. p. 160); P. Sannucci, Luce e colore nei pennacchi del Domenichino a Sant’Andrea della Valle, in Kermes, XXII (2009), 75, pp. 44-54; F. Guidolin, Dall’allievo al maestro: sulle tracce di ...
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BORG, Washington
Pino Fasano
Nacque nel 1866 ad Alessandria d'Egitto da una ricca famiglia di banchieri d'origine maltese. Cittadino inglese, venne giovanissimo in Italia: studiò all'università di Pavia [...] l'atto unico In collaborazione, è del 1930. Ridotto in miseria dimenticato, morì a Roma il 26 febbr. 1940.
Opere: Il Domenichino, in Rivista teatrale italiana, II (1902), 4, pp. 166 ss.; La semina, Napoli 1903; Rose rosse, ibid. 1903; Sensitive, ibid ...
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GREGORIO XV papa
Fausto Nicolini
Alessandro Ludovisi da Bologna nacque nel 1554; studiò umanità e filosofia a Roma nel Collegio romano; si laureò in giurisprudenza in patria; da Gregorio XIII fu nominato [...] d'Austria per le questioni dei Grigioni e della Valtellina. Non disdegnò gli studî e le arti: affidò l'architettura dei palazzi apostolici al Domenichino e fu in rapporti con Claudio Achillini.
Bibl.: L. v. Pastor, Storia dei Papi, XIII, Roma 1931. ...
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domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...