. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] ; e Charles Lebrun fu seguace di Pietro da Cortona come Nicola Poussin era stato attratto nell'orbita del Domenichino e Claudio Lorrenese in quella dei paesisti italiani; Rubens, fattosi sui Veneziani, interpretò del Barocco italiano la pomposità ...
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Città della Francia meridionale, capoluogo di circondario nel dipartimento dell'Hérault. È situata in posizione assai pittoresca sui fianchi di una collina sulla riva sinistra dell'Orb e del Canale del [...] con figure e animali del Pillement; i ritratti del papa Gregorio XV e di suo nipote, il cardinale Ludovico Ludovisi, del Domenichino; e ancora opere del Decamps, del Daubigny e di T. Rousseau. Sono al museo anche alcune sculture, fra cui due bozzetti ...
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CRESTI, Domenico, detto il Passignano
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Figlio di Michele, nacque a Passignano fraz. di Tavarnelle Val di Pesa, presso Firenze nel gennaio 1559 (Nissman, Disegni..., [...] villa Aldobrandini a Frascati e della volta della sala di Apollo nella stessa villa, dove fu attivo anche il Domenichino (D'Onofrio, 1963, pp. 126, 137 s.). La perdita di questi affreschi è particolarmente grave, perché essi avrebbero consentito ...
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GELLÉE, Claude, detto Claude Lorrain (Lorenese)
Monica Grasso
, Claude Nacque a Chamagne nel Ducato di Lorena, da Jean e Anne Padose, terzogenito di sette figli di cui sei maschi e una femmina. L'anno [...] s. Giorgio e il drago del 1643 (Hartford, Wadsworth Athenaeum), ispirato quest'ultimo al dipinto di uguale soggetto del Domenichino, conservato alla National Gallery di Londra.
A riprova del crescente successo, anche mondano, del G. può essere citata ...
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ZABAGLIA, Nicolò (Nicola, Niccola). – Nacque con il nome di «Nicolò Felice» a Roma, da Alessandro e da Geltrude Baldini, probabilmente nel gennaio del 1667 (Marconi, 2015, p. 18)
Stefano L'Occaso
e non [...] olio su intonaco; analogo intervento fu compiuto nel 1737 sull’enorme pittura murale del Martirio di s. Sebastiano del Domenichino (Marconi, 2015, p. 36), «con mirabile artifizio, avendo fatto segare il muro senza scompaginare l’ornato de’ marmi, da ...
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paesaggio, pittura di
Antonella Sbrilli
La natura protagonista dell’opera d’arte
Anche se l’arte figurativa ha di solito posto in primo piano la rappresentazione di uomini e storie, la natura ha esercitato [...] .
Altri interpreti di questo tipo di paesaggio, che sembra esistere in una dimensione fuori del tempo, sono Annibale Carracci, Domenichino, Nicolas Poussin. Sempre nel Seicento, con artisti come Jan van Goyen e Meindert Hobbema, si afferma uno stile ...
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paesaggio, pittura di Genere pittorico che, avendo come unico o principale soggetto la rappresentazione dello scenario naturale, cominciò a configurarsi come un genere artistico autonomo nell’arte occidentale [...] Brill, si sviluppa con A. Carracci e la sua cerchia (lunette Aldobrandini nella galleria Doria Pamphili di Roma), soprattutto con Domenichino e F. Albani. In questo tipo di paesaggio, definito ideale o ‘eroico’, lo studio dal vero è subordinato a ...
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È l'antica Fanum Fortunae (sporadica è la forma Flano), cosiddetta per il "tempio alla Fortuna" ivi esistente. È città del litorale marchigiano, in provincia di Pesaro-Urbino, sede vescovile. È posta a [...] da G.B. Cavagni, con pitture del Reni, del Cantarini, di A. Viviani, ecc. In duomo la cappella Nolfi è affrescata dal Domenichino, e quivi si vedono, tra l'altro, un dipinto di Lodovico Carracci e uno di Andrea Lilli; una tela di Alessandro Tiarini ...
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FRANCESCHINI, Marcantonio
Maria Grazia Branchetti
Nacque a Bologna il 5 apr. 1648 da Giacomo e Giulia Maffei, entrambi bolognesi; fu fratello del musicista Petronio.
Lo Zanotti (1739, p. 219) descrive [...] esperienze lo stile del F. evolse verso una misura classica e un purismo formale di cui sono evidenti le origini nel Domenichino e che rimarranno costanti nella sua produzione.
Documentano lo stile del F. nella prima maturità opere come i due dipinti ...
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GAI, Francesco
Gabriella Centi
Nacque a Roma il 4 maggio 1835 da Paolo, romano, e Adelaide Rossini, originaria di Subiaco. Ebbe due sorelle, Giustina e Teresa, la quale ultima andò a vivere con il G. [...] della villa Moraschi di Subiaco, per la quale aveva ideato una decorazione ispirata alla tela con la Caccia di Diana del Domenichino (Roma, Galleria Borghese): sul soffitto, oggi non più esistente a seguito di un crollo, il G. aveva dipinto Diana ed ...
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domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...