DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] metà degli anni Quaranta, si chiarifica anche il rapporto con gli esiti puristi dello Stanzione, con un'accentuata propensione per Domenichino.
È questo il tratto più noto del percorso del D., quando egli era all'apice di una carriera di successo ...
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CHIARI, Fabrizio
Nicoletta Fattorosi Barnaba
Nacque a Roma intorno al 1615. Le poche ed imprecise notizie sul C., pittore e incisore all'acquaforte, si basano sul Pio (1724), secondo il quale egli si [...] del tempo. Egli si dedicò all'incisione riproducendo spesso le grandi opere dei pittori del Seicento tra i quali il Domenichino e il Poussin. Prima documentazione di questa attività sono due incisioni, firmate "Clarus" e "Chlarus" e datate 1635 e ...
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Famiglia di pittori olandesi (sec. 16º-17º). Il più noto è Abraham (Gorinchem 1564 - Utrecht 1651). Fu a Parigi (1580-83), quindi si stabilì a Utrecht, dove creò una fiorente scuola ed eseguì le sue opere [...] (Utrecht 1603 - Roma 1680), allievo di C. de Passe; attivo a Roma dal 1630 circa, incise oltre 400 stampe riproducenti quadri del Domenichino, di Pietro da Cortona, di C. Ferri, i disegni di J. von Sandrart dalla collez. del marchese Giustiniani. ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] Dempsey, Annibale Carracci's Christ and the Canaanite woman, in The Burlington Magazine, CIII (1981), pp. 91-94; R. Spear, Domenichino, New Haven-London 1982, pp. 159-71; R. Zapperi, The summons of the Carracci to Rome: some new documentary evidence ...
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Diplomatico pontificio e scrittore (Bologna 1570 - San Salvatore 1632). Accompagnò in Francia lo zio card. Filippo Sega nella sua legazione (1591) e poi il cardinale Aldobrandini nella sua ambasciata per [...] in rapporto epistolare con Galilei e scrisse un trattato De cometis andato perduto), storici e letterarî; fu protettore del Domenichino e scrisse un Trattato della pittura, che svolge la teoria classicistica del bello e anticipa le vedute teoriche di ...
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Pittore (Bologna 1578 - ivi 1660). Fu alla scuola di D. Calvaert, insieme a G. Reni, che poi seguì nell'Accademia carraccesca. Recatosi a Roma (c. 1601-1602), collaborò con Annibale Carracci alle lunette [...] quella della galleria di pal. Verospi a Roma (1611 circa). Volgendosi poi a una visione sempre più vicina a quella del Domenichino, crea una serie di opere di un raffinato classicismo, quali le quattro Storie di Venere ora nella Gall. Borghese (1625 ...
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GIMIGNANI, Giacinto
Angela Negro
Figlio del pittore Alessio e di Dianora Tognelli nacque a Pistoia e fu battezzato nel duomo di quella città il 23 genn. 1606.
La sua formazione si compì verosimilmente [...] e gli stessi paesaggi di fondo ricordano il classicismo più limpido e antiquariale di area bolognese, di A. Carracci, dell'Albani e del Domenichino. Nel 1637 dipinse per la villa Medici a Roma una tela per un soffitto con Ero e Leandro oggi nel Museo ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] (Bowron, 1980, pp. 124-127).
La Comunione è un'opera profondamente marattiana, nonostante o forse in forza dei richiami al Domenichino e a Francesco Albani; d'altro canto, come gli altri giovani artisti residenti a Roma intorno al 1700, anche il L ...
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Scultore (Bologna 1595 - Roma 1654). Rappresentante della tendenza classicista contrapposta a quella più genuinamente barocca di G.L. Bernini, fu artista eclettico, abile nelle opere monumentali (Tomba [...] bronzo e in argento solo alcune delle quali sono giunte fino a noi (Flagellazione, Vienna, Schatzkammer). L'A., insieme al Domenichino e ad A. Sacchi, rappresentò in Roma la tendenza "classicista" che si opponeva a quella schiettamente barocca (G. L ...
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CARRACCI, Annibale
Donald Posner
Figlio di Antonio, nacque a Bologna nel 1560 (fu battezzato il 3 novembre); era fratello minore di Agostino. Secondo il Malvasia (Felsina pittrice, Bologna 1678, I) [...] 163; Id., The Farnese Gallery, Princeton 1965 (rec. di D. Posner, in The Art Bulletin, XLVIII [1966], pp. 109-114); E. Borea, Domenichino, Milano 1965, pp. 147 s., 159 s., 164 s. e passim;W.Vitzthum, La Galleria di pal. Farnese a Roma, Milano 1965; M ...
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domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...