Pittore e miniatore (Heilbronn 1751 - Vienna 1818). A Roma (1776-83) studiò le opere di Raffaello, dei Carracci, del Domenichino e subì l'influenza di A. Raphael Mengs. Decorò i soffitti del Palazzo Reale [...] di Caserta. Tornato a Vienna (1783), fu direttore dell'Accademia (1795) e della Galleria di pittura. Notevoli i suoi ritratti in miniatura, conservati per la maggior parte a Vienna (Accademia) ...
Leggi Tutto
CANINI, Giovanni Angelo
Antonella Pampalone
Figlio secondogenito dello scalpellino Vincenzo, nacque a Roma nel 1609 (Pio, 1724). Tutte le fonti confermano che ancora bambino conobbe il Domenichino, [...] ai Monti, in The Burlin. Mag., CVI (1964), pp. 58, 62; S. Vänje, Pal. della Regina..., Stockholm 1965 p. 159; E. Borea, Domenichino, Firenze 1965, pp. 88, 99; W. Vitzthum, Drawings at Worms, in Master Drawings, III (1965), p. 258; J. Q. van Regteren ...
Leggi Tutto
Pittore (Anversa 1540 - Bologna 1619). Fu a Roma (1570) e a Bologna, ove poco dopo il 1572 fondò una scuola per la quale passarono G. Reni, il Domenichino e F. Albani. Trattò quasi esclusivamente soggetti [...] religiosi, ispirandosi, da eclettico, a Raffaello, al Barocci, al Correggio, con tipici effetti di cangiantismo. Sue opere si trovano in chiese di Bologna e nella pinacoteca di questa città ...
Leggi Tutto
Scultore (Noyon 1592 - Parigi 1660). Allievo di N. Guillain, fu a Roma (1610-27), dove si legò alla cerchia di artisti di tendenze più o meno francamente classicheggianti (Domenichino, G. Reni, F. Duquesnay) [...] e lavorò per C. Maderno (1620-21) nella villa Aldobrandini a Frascati. Ritornato in Francia, vi ottenne subito largo successo, e vi compì opere che influenzarono profondamente la successiva generazione ...
Leggi Tutto
ALBERTI, Antonino, detto il Barbalonga
**
Pittore, nato nel 1600 a Messina, dalla famiglia degli A. marchesi di Pentadattilo. Allievo in patria di Simone Comandé, poi a Roma del Domenichino, che dette [...] l'impronta definitiva alla sua arte, con questo collaborò nei laterali della cappella di S. Francesco in S. Maria della Vittoria, e forse in S. Carlo a' Catinari, dove si può scorgere la sua mano in alcune ...
Leggi Tutto
Pittore (Napoli 1605 - ivi 1670). Da un'iniziale adesione al naturalismo caravaggesco e al tenebrismo di J. Ribera giunse a un equilibrato classicismo, ispirato alle opere napoletane di G. Reni e Domenichino [...] e alla pittura di M. Stanzioni; fuse ecletticamente influssi diversi, da B. Cavallino a P. Novelli. Opere nella certosa di S. Martino e in altre chiese di Napoli, al Prado, ecc. Nicola (Napoli 1640 - ivi ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore (Gand 1663 - ivi 1743), allievo di F. Mierop e di H. van Cleef. Nel 1685, a Roma, fu alla scuola di C. Maratta. Tornato a Gand (1723), vi eseguì quadri d'altare, e trasse incisioni da [...] opere del Domenichino, di Annibale Carracci, di Pietro da Cortona, ecc. Notevole il quadro I monaci di Baudeloo (Museo di Gand). ...
Leggi Tutto
Pittore (Ponzano Romano 1580 circa - Roma 1644). A Firenze (1595-1609) fu forse allievo di G. Parigi; fu poi a Genova e (dal 1610) di nuovo a Roma. Quadraturista e pittore di marine e paesaggi, vicino [...] a P. Brill e A. Elsheimer, collaborò spesso con Domenichino e Guercino. Decorò villa Lante a Bagnaia (1613) e a Roma i palazzi Pallavicini Rospigliosi (1611-13), del Quirinale (1616-17), Lancellotti a via dei Coronari (1617-23), Pamphili a piazza ...
Leggi Tutto
Pittore (Orta di Atella o Frattamaggiore 1585 - Napoli 1656). Allievo di F. Santafede, fu a Roma nel 1517-18 e in varie riprese fino al 1630, quando si stabilì a Napoli. A Roma la conoscenza dei caravaggeschi [...] e delle opere dei Carracci, oltre che di Domenichino e G. Reni (presenti in quegli anni anche a Napoli) lo spinse a un tentativo di mediazione tra le due maniere. Dopo il marcato naturalismo delle prime opere (Storie del Battista, Madrid, Prado), ...
Leggi Tutto
Pittore (Terenzo, Parma, 1582 - Roma 1647). Allievo di Agostino e quindi di Annibale Carracci, geniale nell'invenzione, amante degli scorci audaci e degli spettacolari effetti di luce, assertore di una [...] modo evidente dell'influenza di Annibale e segna fin dai primi anni a Roma il più deciso contrasto con la pittura del Domenichino. Furono un nuovo soggiorno a Parma, il contatto con l'ultimo stile di B. Schedoni, e la rinnovata visione del Correggio ...
Leggi Tutto
domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...