Pittore (Bologna 1581 - Napoli 1641). Protagonista della pittura bolognese, fu uno dei promotori del classicismo secentesco europeo. Allievo prima di D. Calvaert poi dei Carracci, fu artista dei più colti, elaborando in un eclettismo raffinato le esperienze formali dei grandi maestri del 16° secolo. Lavorò a Roma per la decorazione di Palazzo Farnese e, dopo un'intensa attività autonoma, a Napoli, ...
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ANNIBALI (Anniballi), Domenico detto anche Domenichino
Silvana Simonetti
Cantante (contralto), nato a Macerata ai primi del secolo XVIII (1705 circa).
Avviatosi dapprima allo studio dell'architettura [...] e del disegno, nei quali riusciva assai bene, li abbandonò presto per dedicarsi alla musica.
Interprete favorito dal compositore J. A. Hasse, l'A. dovette la sua celebrità a una singolare estensione di ...
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Pittore (Roma 1609 - ivi 1666). Scolaro del Domenichino e di A. Barbalonga. Lavorò nel Quirinale, fece varî quadri per la regina Cristina di Svezia e per chiese di Roma. Andò in Francia col card. Flavio [...] Chigi e disegnò per lui varie vedute di Parigi e di altre località ...
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Pittore (Sassoferrato 1609 - Roma 1685). Allievo di Domenichino a Roma, si formò anche sulle opere marchigiane di L. Lotto e O. Gentileschi. Dipinse per lo più opere di carattere devozionale, di un classicismo [...] che si rifà a modelli raffaelleschi, caratterizzato da una stesura levigata e da una luce chiara e delicata (Visione di s. Francesco di Paola, 1641, Roma, S. Francesco di Paola; Madonna del Rosario, 1643, ...
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Pittore (Bologna 1606 - Roma 1640), fu allievo del Domenichino e di F. G. Gessi. Opere a Bologna (dipinti in S. Barbaziano), a Roma (affreschi in S. Caterina a Magnanapoli, in palazzo Santacroce, nel chiostro [...] di S. Maria sopra Minerva) ...
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Pittore (Stilo 1605 - Roma 1682); allievo e aiuto del Domenichino a Roma. È noto per la decorazione del soffitto del salone di Pal. Pamphili a Roma: Apoteosi di Casa Pamphili (1667-73). ...
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Pittore (Bevagna 1602 - Roma 1649). Subì l'influsso del Domenichino (di cui era stato allievo a Roma) e di G. Reni. Sue opere a Roma, nei palazzi Rospigliosi, Barberini, Pamphili, nel battistero lateranense, [...] a S. Maria in Via, ecc ...
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Pittore e incisore (Lucca 1611 - Roma 1650), allievo del Domenichino e di Pietro da Cortona, conobbe N. Poussin e F. Duquesnoy. Soprattutto nella sua vasta produzione di disegni e incisioni (prevalentemente [...] all'acquaforte), di altissima qualità, T., sfruttando le potenzialità del mezzo grafico, espresse la sua predilezione per tematiche filosofiche, allegoriche o morali. L'intento classico, dichiaratamente ...
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Pittore e scrittore (Roma 1610 circa - ivi 1679); seguace del Domenichino. Le sue Vite dei pittori, scultori e architetti che hanno lavorato in Roma, morti dal 1641 al 1673 (pubbl. postume nel 1772 da [...] G. L. Bianconi con note di G. G. Bottari; ed. critica a cura di J. Hess, 1934), una delle fonti più importanti per l'arte italiana del sec. 17º, completano il panorama fornito da G. Baglione ...
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Pittore (Viterbo 1610 - ivi 1662). Si formò a Roma, forse con il Domenichino e poi con Pietro da Cortona, col quale collaborò negli affreschi della cappella di palazzo Barberini (1631-32). La componente [...] cortonesca in R. si unisce a un'eleganza formale e a un equilibrio compositivo di ispirazione emiliana (Domenichino, F. Albani, G. Reni). Principe dell'Accademia di S. Luca (1638), protetto da G. L. Bernini e dal card. F. Barberini, ebbe importanti ...
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domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...