Pittore (Orta di Atella o Frattamaggiore 1585 - Napoli 1656). Allievo di F. Santafede, fu a Roma nel 1517-18 e in varie riprese fino al 1630, quando si stabilì a Napoli. A Roma la conoscenza dei caravaggeschi [...] e delle opere dei Carracci, oltre che di Domenichino e G. Reni (presenti in quegli anni anche a Napoli) lo spinse a un tentativo di mediazione tra le due maniere. Dopo il marcato naturalismo delle prime opere (Storie del Battista, Madrid, Prado), ...
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Pittore (Terenzo, Parma, 1582 - Roma 1647). Allievo di Agostino e quindi di Annibale Carracci, geniale nell'invenzione, amante degli scorci audaci e degli spettacolari effetti di luce, assertore di una [...] modo evidente dell'influenza di Annibale e segna fin dai primi anni a Roma il più deciso contrasto con la pittura del Domenichino. Furono un nuovo soggiorno a Parma, il contatto con l'ultimo stile di B. Schedoni, e la rinnovata visione del Correggio ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] . Il Pascoli (II, pp. 116 s.) ricorda l'amicizia del B. per il Canini nell'epoca in cui questi stava studiando con il Domenichino e ricorda che il B. nello stesso periodo si dedicava alla pittura. G. Ghezzi incluse il B. nel suo ruolo dei membri dell ...
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DI MARIA, Francesco
Ciro Fiorillo
Figlio di Filippo (Prota Giurleo, 1953), nacque a Napoli nel 1623 (De Dominici, 1743, p. 302), data confermata dal certificato di morte (1690) del pittore all'età "di [...] f. 95 n. 129). Tuttavia il De Dominici (1743, p. 302) dice che prima di andare alla scuola di Domenico Zampieri detto il Domenichino - presente a Napoli dal 1630 alla morte, avvenuta nel 1641 - ebbe un altro maestro (e del resto le prime prove del D ...
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Scrittore arabo (Il Cairo 1301 - Damasco 1348), funzionario nell'amministrazione dei sultani mamelucchi in Egitto; autore, tra l'altro, di un'ampia opera enciclopedica, Masālik al-abṣār fī mamālik al-amṣār [...] ("Le vie degli sguardi sui regni dei paesi"), contenente preziosi materiali storico-geografici; utilizzò anche fonti occidentali, come uno scritto di Domenichino Doria. ...
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CUNEGO, Luigi
Gian Luca Kannès
Figlio maggiore dell'incisore Domenico, nacque, secondo i repertori, a Verona nel 1750 0 1757, probabilmente da un matrimonio di Domenico anteriore a quello con Clementina [...] Ottaviani. Si formò a Roma presso il padre, che assisté nella preparazione delle tavole dagli affreschi del Domenichino nella cappella Nolfi del duomo di Fano (Giornale delle belle arti..., I [1784], p. 179). Allo stato attuale delle ricerche, la sua ...
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Scrittore russo (Pietroburgo 1809 - Taganrog 1868), ebbe successo coi suoi racconti, romanzi e, soprattutto, drammi di carattere romantico-patriottico (Ruka Vsevyšnego otečestvo spasla "La mano dell'Onnipotente [...] ha salvato la patria", 1834; Knjaz´ M. V. Skopin-Šujskij "Il principe M. V. S.-S.", 1835). Alcuni di essi trattano temi italiani: Torquato Tasso (1833), I Sannazzaro (1834), Domenichino (1860). ...
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FORTUNA, Alessandro
Laura Mocci
Nacque probabilmente nel 1596, secondo quanto documentato dal Registro dei morti della parrocchia romana dei Ss. Apostoli.
Il F. e la moglie risiedevano nella parrocchia [...] impegnato, con G.B. Viola, nella decorazione della sala di Apollo nella villa Aldobrandini di Frascati, affidata a Domenico Zampieri detto il Domenichino tra il 1616 e il 1618.
Il legame tra lo Zampieri e il F. non si ferma ai dipinti di Frascati. Il ...
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Pittore (Vedrana, Bologna, 1661 - Roma 1742). Allievo di L. Pasinelli, soggiornò a Napoli e a Roma dove, protetto dal cardinale G. R. Imperiali, ottenne commissioni per opere di soggetto sacro (decorazioni [...] in S. Francesco a Ripa, Roma, 1698-1704; S. Prassede, 1735, Roma, chiesa omonima) e profano (Morte di Cleopatra, Roma, gall. Spada; Allegorie, Roma, palazzo de Carolis) che mostrano l'influenza del Domenichino. ...
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Pittore, incisore e architetto (Bologna 1606 - Roma 1680). A Roma dipinse decorazioni a fresco con vedute paesistiche nella villa Doria Pamphili, nel pal. Borghese, al Quirinale, in S. Maria ai Monti. [...] . G. rappresenta la prosecuzione, entro il secolo, del particolare tipo di paesaggio creato da A. Carracci e dal Domenichino, che egli diffuse anche in quadri da cavalletto, ben identificabili per il colore brillante e smaltato, e in numerosissimi ...
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domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...