Pittore (Perugia 1840 - Roma 1910). Eseguì molte decorazioni a fresco in chiese e palazzi di Roma e dell'Umbria (Perugia: S. Domenico, Palazzo del Governo, duomo; Roma: SS. Apostoli, Quirinale, Consulta). [...] Dal 1862 al 1868 lavorò in Inghilterra e dal 1880 insegnò nell'Accademia di belle arti di Roma ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] .
Vi è, infine, una rara e impressionante rappresentazione storica della conversione di Costantino del 1882 per mano di DomenicoBruschi (1840-1910) sulla volta della sacrestia della basilica dei Santi Apostoli: qui si vede l’imperatore vincitore ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Così, i 57 m s.l.m. del Campidoglio si innalzano bruscamente sulla sottostante Piazza Venezia (20 m), mentre il rione Trastevere ( ), e altri palazzi costruiscono i cardinali Domenico Capranica, Domenico della Rovere, Giuliano della Rovere, originali ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] rapporti intrattenuti con l'ambiente del cardinal Domenico Grimani durante il soggiorno veneziano, consentì a L.: frammenti sull'architettura, a cura di C. Maltese, in A. Bruschi et al., Scritti rinascimentali di architettura, Milano 1978, pp. 319-386 ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] secondo il modello dato da F. e intagliato in legno da Domenico d'Antonio Indivini, per il quale F. aveva già ricevuto di storia dell'arte, 1977, n. 6, pp. 89-110; A. Bruschi, Pareri sul tiburio del duomo di Milano. Leonardo, Bramante, F. di G., ...
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PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] in Italia (Antica Madre), Milano 1979 (19852), p. 484; M. Bruschi, Il complesso abbaziale di S. Bartolomeo in Pistoia, Pistoia 1981; C. la Crocifissione ad affresco nella sala capitolare del S. Domenico, forse l'Ascensione di Cristo (1274) nella S. ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] , tra gli altri, a Jacopo Siculo e a Domenico Zaga –, divenendo di lì a poco un affermato maniere, in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, a cura di A. Bruschi, Milano 2002, pp. 132-159; M. Ricci, Bologna e Carpi, ibid ...
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LAURANA, Luciano
Francesco Paolo Fiore
Nacque da Martino a Laurana, piccolo borgo dalmata nell'entroterra di Zara, ora denominato Vrana. In mancanza di documenti, la nascita è stata approssimativamente [...] che, a partire dall'angolo di fronte a S. Domenico, procede verso valle sino alla cosiddetta facciata dei torricini, Herzogspalast von Urbino, Weimar 1995, pp. 169-233; A. Bruschi, Urbino. Architettura, pittura e il problema di Piero "architetto", in ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] ; G. Incisa della Rocchetta, Il lavamano del B.,ibid., XXV(1968), pp. 31-34; Id., Il Refettorio,ibid., pp. 42-47; A. Bruschi, Il B. nelle stanze di S. Filippo, in Palatino, XII (1968), pp. 13-21. Per la Sapienza: Opera del caval. F. Borromino... cioè ...
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TINO di Camaino
F. Aceto
Scultore e architetto, nato a Siena intorno al 1280 e morto a Napoli nel 1336 (Schulz, 1860, IV, nr. CDXIII; Minieri Riccio, 1883a, p. 205).
È verosimile che si sia formato [...] i moti violenti e disarticolati non meno che i bruschi contrasti di luce e ombra. Più diretti prelievi tipologici e Giovanni di Durazzo (m. nel 1335) nella basilica di S. Domenico Maggiore, si fa preponderante la mano degli aiuti, tra i quali si ...
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tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per mezzo di uno strumento tagliente: t. col...
salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva dei muscoli, abbandona rapidamente il...