Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] Caterina di Pisa, di S. Francesco, S. Domenico, S. Giacomo di Bologna, tutti protendentisi nel mezzo . XIII gli stalli di Notre-Dame-de-la-Roche (Seine-et-Oise), quelli fantasia di forme gotiche e coloriti di rosso e azzurro nei fondi, al modo veneto ...
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MODA (dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè [...] per conservare le proporzioni, i tacchi, rossi per i nobili, delle loro scarpine di moriva a Signa Domenico Sebastiano Michelacci bolognese Becker, Gallus, Lipsia 1849; P. Lacroix, Costumes historiques de la France, I, Parigi 1852; C. Bonnard e P ...
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Teatro. - Accolta di attori (v.) per rappresentare lavori in prosa e in versi, tragici e comici. Si tratta qui unicamente della compagnia drammatica. (Per la compagnia lirica e la compagnia d'operetta, [...] del teatro Gerbino a Torino Cesare Rossi per la sua compagnia "Città di Torino, diretta dal critico drammatico Domenico Lanza, la Compagnia della città di una riunione di dilettanti nel 1402: i Confrères de la Passion, che recitano i misteri e ...
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] , M. Negri, S. Rossi raggrupparono nelle loro composizioni varî nobile ispirazione; il piacentino Domenico Ferrari (morto nel 1780), ottimi esecutori, fra i quali L. Quentin, J.-J. Cassanea de Mondonville, J.-B. Guillemain (che studiò con G.B. Somis ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Federico Chabod
Francesco di Piero di Iacopo Guicciardini e di Simona di Buongianni Gianfigliazzi nacque a Firenze il 6 marzo 1483. Era il terzogenito di una famiglia numerosa [...] la lotta condotta contro Domenico d'Amorotto, signore di Per l'ultimo periodo ancora da vedere A. Rossi, Fr. G. e il governo fiorentino dal del suo pensiero, ebbe importanza capitale il giudizio di F. De Sanctis, L'uomo del G., in Nuovi saggi critici, ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] scritto testes Magister Donatus de Barbantis de Urbino filius Domini AngPli; in talune perizie in Roma, pubblicate dal Rossi (cfr. Archivio storico il B. ordina agli scalpellini Francesco di Domenico da Milano, Antonio di Iacopo del Pontassieve, ...
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Città della Toscana, capoluogo di una delle 9 provincie nelle quali la regione è ripartita, posta nella valle superiore dell'Arno, a km. 4 ½ a SE. del punto d'imbocco del canale della Chiana, alla posizione [...] lo precedettero (la Badia, S. Domenico) e lo seguirono (S. (1278), poi distrutto, con la torre rossa scomparsa nel 1539.
Il palazzetto della Fraternita . Frat. di Arezzo, n. 6; M. A. Alessi, De Antiquitate urbis Aretii, trad. ital., ms. del sec. XVI, ...
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SPECCHIO (fr. miroir; sp. espejo; ted. Spiegel; ingl. mirror)
Eduardo AMALDI
Arnaldo MAURI
Gabriella BATTAGLIA
Filippo ROSSI
Qualsiasi superficie che rifletta la luce in modo abbastanza regolare [...] così coperta, portata all'incandescenza rossa in muffola, si lascia poi con specchi dipìnti da Domenico Gabbiani). La fabbricazione IV; P. Lacroix, Les arts au Moyen Âge et à l'époque de la Renaissance, ivi 1869, p. 250; id., XVIIIe siècle: Letres, ...
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Tecnica. - È un metodo di pittura che adopera pigmenti colorati temperati con gomma, e, come l'affresco, richiede grande prontezza e sicurezza di esecuzione; ed è tanto più pregevole, quanto più sono intatte [...] pennellata. I colori devono essere stabili alla luce, come i gialli e rossi di cadmio, i cobalti azzurri, verdi e viola, l'oltremare, i pittore storico, insieme con Domenico Induno, Eleuterio Pagliano e Sebastiano de Albertis; cui seguirono Luigi ...
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VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] ben diverso da quello di Domenico Tintoretto. Nei suoi viaggi nella stessa dissonanza ardita dei rossi e dei violacei ripetuti con l , IV (1917), pp. 106-116; Beruete (figlio), La Paleta de V., Madrid 1922; G. Cantalamessa, Un dipinto di V. nella Gall ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...