Queste due voci non sono le sole usate per distinguere i due ordini di scritture che si possono affermare in un conto, ma sono le più diffuse. Talvolta si parla anche di carico e scarico, di entrata e [...] , e così descritti:
Debitori e chredidori tratti del l'estratto fato per ser Jachomo boltremo de computi e delle scritture accolto dal frate Luca Paciolo nella sua Summa de un debitore e un creditore.
Domenico Manzoni nel suo Quaderno doppio col ...
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È l'arte che insegna a tracciare elegantemente, con regole sicure, le varie forme delle scritture. Appartiene al ramo delle arti grafiche, non essendo che un disegno quasi sempre ex tempore, sia che a [...] Mirabili per eleganza artistica furono gli esemplari del ferrarese frate Vespasiano Amfiareo, pubblicati per la prima volta francese. Fra i calligrafi spagnoli va pure annoverato il romano Domenico Maria Servidori, autore di un'opera che ebbe, e ...
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MERIDIANA (fr. méridienne; sp. reloj solar; ted. Sonnenuhr; ingl. dial, sundial)
Luigi GABBA
Luigi JACONO
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È, propriamente parlando, la linea retta, secondo cui il piano meridiano (determinato dall'asse [...] esatta nel 1655, poi da lui stesso e da Domenico Guglielmini rettificata nel 1695: foro gnomonico di 32 metri. del "cappuccino" (così chiamata per la somiglianza del complesso dei grafici a un cappuccio da frate), risalente ai tempi del Regiomontano ...
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La romana Faventia è città della Romagna (prov. di Ravenna, Emilia), situata lungo la Via Emilia, quasi a mezza strada fra Bologna e Rimini. È posta tutta in pianura (35 m. s. m.), presso la confluenza [...] prima cattedrale del sec. VIII; S. Domenico, ricostruito nel 1759, con il coro ligneo di fra Domenico Paganelli (sec ) consegnandola ai guelfi bolognesi (1280); e frate Alberigo Manfredi "quel da le frutta del mal orto", il "peggiore spirto di Romagna ...
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. Uomini che cercano ventura per il mondo, ogni tempo ne ha prodotti: ma il secolo classico degli avventurieri è il Settecento; e ne abbiamo un riflesso anche nella nostra letteratura di quel secolo: da [...] di Claudiano, che vide la luce solamente dopo la morte dell'autore.
Altro amico del Casanova fu Gian Domenico Stratico, nato a Zara nel 1732, frate mondano, affascinante improvvisatore, professore di teologia e da ultimo vescovo di Lesina, ove morì ...
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QUITO (A. T., 153-154)
Riccardo RICCARDI
Nardo NALDONI
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Città dell'America Meridionale, capitale della repubblica dell'Ecuador, situata a circa 2850 m. s. m. sul margine occidentale di un altipiano [...] nel chiostro. Nella chiesa di S. Domenico sono notevoli la ricchissima cappella della Madonna del Rosario, adorna d'una statua della Vergine i Misteri del Rosario che ornano le arcate delle navate. L'architetto del chiostro è frate Antonio Rodríguez ...
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MONFERRATO Città del Piemonte in provincia di Alessandria, ai piedi dell'estremità orientale delle colline del Po, e sulla riva destra di questo fiume, a 116 m. s. m. Grazie a questa sua posizione, in [...] case, e fu quindi Casale S. Evasio dal nome del patrono; l'attuale nome è posteriore. Donata da Carlo piccola chiesa di S. Domenico, fondata da Guglielmo VIII de arte amandi, qui stampato da un frate Agostino da Vercelli e Gaspare da Cantono, ...
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Bartolomeo Sinibaldi, detto Baccio da Montelupo, scultore e architetto fiorentino, nacque a Montelupo nel 1469, morì a Lucca nel 1535, dove è sepolto nella chiesa di S. Paolino.
Dedito, nella prima giovinezza, [...] cominciarono le persecuzioni contro il frate, dové fuggire a Venezia. Quivi scolpì il Marte del monumento Pesaro nella chiesa dei Frari parte di una Pietà, in una cappella di S. Domenico. Squisite sono le qualità che esse rivelano: nelle forme ...
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MASANIELLO
MicheIangelo Schipa
. Tomaso Aniello, detto M., nacque in Napoli da Cicco (Francesco) d'Amalfi e Antonia Gargano nel giugno 1620. Rimasto orfano, analfabeta, fattosi garzone di un pescivendolo, [...] le lingue maligne) di Bernardina, un frate Savino Boccardo, converso e cuoco dei monaci del Carmine, che per la festa della Madonna . suggerì ai due cognati e ad altri bottegai, per la domenica 7 luglio, di recarsi al Mercato e rifiutarsi di pagar la ...
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Domenicano, apologista del Savonarola, nato in Lucca tra il 1465 e il 1466. Per tradizioni di famiglia era favorevole ai domenicani, e, trovandosi in Firenze al tempo del Savonarola, fu tra i Piagnoni, [...] seguendo le dottrine e gli esempî dell'ardente frate. Dopo l'esecuzione del Savonarola, il B. tornò a Lucca e prese l'abito città (1513); dice che è confessore delle monache di S. Domenico in Lucca, ed è presente a varî miracoli: fatti e indizî ...
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intermittente
s. m. e f. Lavoratore con contratto a tempo determinato, al quale si richiedono prestazioni lavorative a intervalli più o meno regolari. ◆ [tit.] Gli intermittenti francesi arrivano a Genova / Contro le manovre del governo Raffarin...
domenicano1
domenicano1 agg. e s. m. – 1. agg. Di san Domenico di Guzmán (1170-1221); relativo all’ordine dei frati predicatori, fondato da san Domenico nel 1215: padri d., suore d.; abito d.; regola d.; convento d., chiesa domenicana. 2....