GIOVANNI di Balduccio
Gerd Kreytenberg
Figlio di Balduccio di Alboneto, come si desume da un atto notarile milanese, datato 19 nov. 1349, che lo vede chiamato come testimone, G. nacque molto probabilmente [...] dell'Annunciazione, delle quali ci sono giunti pochi frammenti (Castello Sforzesco), probabilmente del Museo arqueológico nacional, VIII (1990), pp. 37-57; M. Medica, Un S. Domenico per l'altare bolognese di G., in Arte a Bologna, I (1990), pp. 11-20 ...
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ASPETTI (Aspeti, degli Aspetti, de Aspectis, de Aspettis, de Aspetis; talora de Aspectatis o de Expectatis), Tiziano
Estella Brunetti
Nato a Padova, molto verosimilmente non dopo il 1559, in quanto [...] (1470-1532). E praticarono altresì la bronzistica, una volta giunti in area veneta, scultori toscani quali Iacopo Tatti detto il di grandi dimensioni, un S. Francesco e un S. Domenico,per il bolognese Angelo Michele di Guastavillani; e ancora due ...
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POGGINI, Domenico
Fabian Jonietz
– Nacque a Firenze il 24 luglio 1520 (Firenze, Archivio dell’Opera di S. Maria del Fiore, Registri battesimali, Maschi, 8, c. 160r), da Michele di Pagolo Poggini; suo [...] 1548), grazie forse alle sue ambizioni poetiche: intorno al 1559 Domenico Poggini scrisse un sonetto in lode di Cosimo I, nell’ Peri, 1568, pp. n.n.; B. Varchi, Sonetti spirituali…, Firenze, Giunti, 1573, pp. 47, 94; F. Bocchi - G. Cinelli, Le ...
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CINI, Giovan Battista
Michele Feo
Nacque a Pisa il 30 giugno del 1528 (1529 stile pisano) da una famiglia di mercanti di lana e fu battezzato con il nome di Giovanni nella cappella di S. Piero in Padule. [...] opera del geniale Bernardo Buontalenti. Fu un grande successo. Un anonimo (quasi certamente Domenico Mellini) fece subito stampare presso i Giunti un opuscolo intitolato Descrizione dell'apparato della Comedia et intermedii d'essa..., che rapidamente ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] A Siena l'A. risulta nel 1586; ma anche qui dovette essere giunto prima, se in quell'anno poté dare in luce la parte più xilografia tizianesca, il Passaggio del Mar Rosso, pubblicata da Domenico delle Greche, "depentor Veneziano", nel 1549. L'A. ...
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FEI, Paolo di Giovanni
Elisabetta Campolongo
Figlio di Giovanni di Feio, fabbro ferraio, è ricordato per la prima volta come "Paulus Iohannis pictor" in un documento del 1ºluglio 1369, nel quale viene [...] napoletana (Guiducci, 1982, p. 296).
Restano infine gli affreschi, a noi giunti in stato frammentario, che decorano la cappella Donati, annessa alla sacrestia di S. Domenico a Siena, con l'Annunciazione; i Ss. Nicola e Giovanni Battista, Giovanni ...
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TADOLINI, Adamo
Anna Lisa Genovese
Nacque a Bologna il 21 dicembre 1788 da Giovanni Carlo, commerciante, e da Agata Dall’Orso, e fu battezzato due giorni dopo nel battistero della cattedrale di S. Pietro [...] scolpì il busto (Ricordi, 1900, p. 194), giunti in Italia per riprendersi dal lutto della figlioletta Julia causa del mancato saldo, Tadolini lo riadattò per la memoria del medico Domenico Morichini, in S. Marcello al Corso a Roma (1836), fino ...
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BIANCO da Siena
Franca Brambilla Ageno
Fu il più fecondo autore di laudi del movimento dei poverelli di Cristo, fondato tra il 1360 e il 1362 dal mercante senese Giovanni Colombini e divenuto poi la [...] partecipò al viaggio e all'accoglienza che essi fecero al pontefice. Giunti a Viterbo, per Acquapendente, Bolsena e Montefiascone, sul finire , che, già al tempo del Colombini, Domenico da Monticchiello aveva volgarizzata per la Compagnia ( ...
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FERRUCCI, Andrea (Andrea da Fiesole)
Sandro Bellesi
Figlio di Piero di Marco, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1465 e giovanissimo fu iniziato allo studio delle arti plastiche. Sotto la guida di [...] alla sua esecuzione apprendiamo che il 4 maggio 1497 erano giunti a Pistoia Benedetto da Maiano e L. Del Tasso ulteriori; è da segnalare, tuttavia, nella chiesa di S. Domenico a Fiesole la presenza di un altro Crocifisso ligneo, attribuibile al ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] primo libro delle orazioni, a cura di S. Razzi, Firenze, Giunti.
Salviati, Leonardo (1584), Degli avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone, volume primo, Venezia, Domenico e Giovanni Battista Guerra.
Salviati, Leonardo (1586), Del secondo volume ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...