BRAGADIN, Alvise
Angelo Ventura
Figlio di Francesco di Vittore e di Elena di Nicolò Molino, nacque nel 1432, poiché il 20 nov. 1450 lo zio paterno Nicolò, in luogo del padre defunto, lo presentava all'Avogaria [...] le sanzioni ecclesiastiche inflitte da Sisto IV a Venezia. Giunti a Roma il 27 marzo, gli ambasciatori prestarono perché malato. Il 21 marzo 1503 è designato insieme con Domenico Morosini a trattare col legato pontificio a proposito di certi benefici ...
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D'ENRICO
Giovanni Romano
Famiglia di artisti (architetti, scultori, pittori) ampiamente documentata in Valsesia (se non diversamente indicato, ci riferiamo qui a Galloni, 1914) negli ultimi decenni [...] gli studi vanno lentamente chiarendo, ma non si è giunti finora a una soluzione soddisfacente per tutti i membri della Sacro Monte, quando regista dei lavori era il perugino Domenico Alfani e con lui si avvicendavano nella decorazione delle cappelle ...
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BONSI, Roberto
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Figlio di Domenico di Baldassarre, nacque a Firenze verso il 1490 circa. Erano i Bonsi una cospicua famiglia legata per via di matrimoni con i maggiori casati fiorentini, ed anche [...] meno alla consuetudine, sposando Elisabetta Soderini, da cui ebbe Domenico, Giovan Battista, Tommaso e Lucrezia. Come voleva la tradizione risolse, però, in un completo fallimento. Appena giunti a Bologna, i tre ambasciatori si videro perquisito ...
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FORTUNIO, Agostino
Elena Del Gallo
Monaco camaldolese, nacque a Fiesole nella prima metà del XVI secolo. Secondo le notizie riportate dagli Annales camaldulenses, entrambi i genitori erano originari [...] 1579 a Venezia presso l'officina tipografica dei fratelli Domenico e Giovanni Battista Guerra e fu dedicata al cardinale Tolomeo di s. Romualdo scritta da s. Pier Damiani presso i Giunti di Firenze, nel 1591 Carmina, poesie di argomento devozionale, ...
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GALLETTI, Fabrizio
Lucinda Spera
Nobile romano vissuto nel sec. XVI, le cui scarse notizie biografiche si intrecciano con le alterne vicende della Stamperia del Popolo romano, fondata da papa Pio IV [...] essere pagata alla Stamperia, che il G. tentò inutilmente di recuperare. La lite fu fomentata da Domenico Basa, tipografo veneziano inizialmente giunto a Roma per affiancare Manuzio nella sua attività e ansioso di sostituirsi al Galletti. Il Basa ...
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tipografia fiorentina
Maurizio Tarantino
La stampa venne introdotta a Firenze nel 1471, con leggero ritardo rispetto ad altre città italiane (Roma, Venezia, Foligno ecc.). In tutto il decennio la stampa [...] ’apparire dei due più importanti stampatori del periodo: Domenico da Pistoia, attivo soprattutto nel campo delle stampe popolari Bartolomeo de’ libri. Nel 1497 ebbe inizio l’attività dei Giunti (→).
Nei primi anni del Cinquecento la ‘nuova arte’ entrò ...
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FEDINI, Giovanni
Monica Grasso
Di questo pittore, figlio di Domenico di Lazzaro, fiorentino, non sono note le date di nascita e morte; le notizie circa la sua attività sono comprese tra il 1563 e il [...] commedia in prosa intitolata Le due Persilie, rappresentata a Firenze l'anno precedente e stampata sempre a Firenze presso i Giunti con un ritratto dell'autore ed una dedica a Pietro Conti, segretario del granduca.
L'ultima notizia riguardante il F ...
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rimirare
Domenico Consoli
Prevale nel verbo il senso di " guardar fissamente, attentamente ", senso non molto dissimile da quello del semplice ‛ mirare ', anche se in r. è talvolta percepibile una connotazione [...] ciascuna cosa bella / con più diletto quanto è più piacente (Rime XC 22: " to gaze and gaze again ", Foster-Boyde); Quando fuor giunti, assai con l'occhio bieco / mi rimiraron sanza far parola (If XXIII 86: " è... lo sguardo dell'ipocrita, ed ha una ...
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DEGASPERI, Giovanni
Rossella Fabiani Padovini
Molto scarse sono le notizie disponibili circa la famiglia e le origini del D., proveniente dal Canton Ticino, regione dalla quale sono giunti a Trieste [...] che ha conferito a Trieste il suo peculiare aspetto, il D. appartiene alla schiera dei cosiddetti artefici minori, quali Domenico Corti, Angelo Gorian, Valentino Valle, Nicolò Pertsch, che operarono dopo il 1820. Se alcuni edifici, proprio per la ...
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Liutaio (forse Montagnana 1690 circa - Venezia fra il 1740 e il 1750). Della sua produzione non ci sono giunti che rarissimi esemplari, in maggioranza violoncelli. M. emerge tra i liutai veneziani per [...] materiale, fattura, voce dei suoi strumenti ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...