BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] Tre dei sedici ritrattini, alla fine di ogni fascicolo, non sono giunti per la caduta (o forse la sottrazione proprio in grazia dei rocce sforbiciate ed alberelli schematici (alla Domenico Veneziano), edifici tutti sghembi nella prospettiva errata ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] vecchia inginocchiata e protesa verso il fondale a mani giunte; una giovane a seno nudo, sdraiata accanto a in Assisi, Berlin 1977; V. Martinelli, Su una statuetta di San Domenico a Roma, opera giovanile di Arnolfo, in Scritti di Storia dell'Arte ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] logge ritmi lombardi, ma ribadisce, nel minuscolo contesto, il principio di continuità che l'annullamento degli angoli sancisce nei giunti più delicati. La vigilante presenza del B. intorno a questa fabbrica è testimoniata da una relazione di fra ...
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FANZAGO (Fonsaga, Fansago, Foriseca), Cosimo (Cosmo)
Aurora Spinosa
Nacque a Clusone, vicino Bergamo, nel 1591 da Ascenzio e Lucia Bonicelli, come attesta il suo atto di battesimo del 13 ottobre di [...] il ritrovamento di un documento d'archivio, è da assegnarsi invece a Domenico Marinelli (Rizzo, 1984, pp. 338 s.).
Il F. morì nel si inserì al suo arrivo nel 1608; infatti egli, appena giunto a Napoli, fu ospite di Geronimo D'Auria, collaboratore del ...
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TINO di Camaino
F. Aceto
Scultore e architetto, nato a Siena intorno al 1280 e morto a Napoli nel 1336 (Schulz, 1860, IV, nr. CDXIII; Minieri Riccio, 1883a, p. 205).
È verosimile che si sia formato [...] la restituzione ideale di altri sepolcri toscani di T. giunti fino a oggi alterati, oltre che gravemente lacunosi. Su e Giovanni di Durazzo (m. nel 1335) nella basilica di S. Domenico Maggiore, si fa preponderante la mano degli aiuti, tra i quali si ...
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MASO di Banco
E. Neri Lusanna
Pittore e scultore fiorentino, attivo a Firenze nella prima metà del sec. 14°, M. si configura come la personalità più eminente e innovativa nella schiera dei maestri strettamente [...] , Mus. dell'Opera di Santa Croce) e i due polittici giunti incompleti. Il primo, con le quattro tavole pervenute nella Coll. presenza di M. fuori contesto nel bolognese monumento Pepoli in S. Domenico, ricordato da Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 131) ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Leonardo da Vinci si formò come artista, ma nel corso della sua carriera tese a diventare uno scienziato. Il suo studio delle leggi e delle forme naturali, oltre [...] da Vinci, curata dalla Commissione nazionale vinciana e pubblicata tra il 1973 e il 1998 a Firenze dalla casa editrice Giunti-Barbera:
Il Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano, a cura di A. Marinoni, 12 voll., 1973-1980.
I Codici ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] Filadelfia, che rappresentano forse le prime cose a noi giunte della scarsa attività del C. in quanto pittore da , rintracciate sempre dalla Colpi (p. 94), attestano due figli di Domenico, Giulio - che rinnova il nome del padre adottivo del C. ...
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TOLOSA
Q. Cazes
(franc. Toulouse).
Città della Francia meridionale (dip. Haute-Garonne), capoluogo della regione Midi-Pyrénées, sorta sulle rive della Garonna.In età romana T. fu città di frontiera [...] venivano accostati un chiostro e alcuni edifici monastici. Scultori giunti anch'essi da Moissac realizzarono i primi capitelli poco Infine una cappella funeraria, fatta erigere nel 1341 da Domenico Grima, già monaco del convento e poi vescovo di ...
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GONZAGA, Pietro (Pietro Gottardo, Pietro di Gottardo)
Maria Lucia Tonini Steidl
Figlio di Francesco e della nobile bellunese Anna Grini, nacque il 25 marzo 1751 a Longarone, presso Belluno.
Il padre, [...] teatrale. In questi anni la sua attività si intrecciò con quella di altri artisti giunti dall'Italia e impiegati presso la stessa Direzione, come il bolognese Domenico Corsini, chiamato a dirigere le scene del teatro Italiano e a collaborare con il ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...