Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] romana dell’epoca da parte di Giotto. Il giovane maestro, giunto al culmine della prima maturità, assume d’ora in avanti in precedenza un’altra croce dipinta per la chiesa di San Domenico a Prato, andata perduta o fino ad oggi non identificata5. La ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] con le invenzioni bibliche per il coro bergamasco, orientando verso Domenico Campagnola, attivo per l'editoria e in contatto col L. testamentari nominò i governatori del sodalizio Giovan Maria Giunti e Vincenzo Frizier. Nell'autunno si ammalò ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] , Electa, Milano 1990, 2° vol., pp. 629-652.
G. Matteucci, Lega. L’opera completa, 2 voll., Firenze, Giunti 1987.
G. Nicodemi, Domenico e Gerolamo Induno, Görlich, Milano 1944.
M.A. Picone Petrusa, in Civiltà dell’Ottocento. Le arti a Napoli dai ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] , Palladio fu qualificato, per la prima volta in un documento giunto fino a noi (Zorzi, 1965, p. 176), come architetto di quell’anno presso Pietro de’ Franceschi, fratello ed erede del Domenico che nel 1570 aveva edito I quattro libri, morto da poco. ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] alla conclusione da parte della bottega di Nicola dell'arca di S. Domenico a Bologna (1267), cui G. non aveva partecipato, e al della cattedrale senese dell'Assunta, i cui lavori erano giunti nel frattempo a discendere il corpo delle navate sin quasi ...
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GUARDI, Francesco
Michele Di Monte
Nacque a Venezia il 5 ott. 1712, quinto figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler. Fu battezzato il giorno stesso con il nome di Francesco Lazzaro nella parrocchia [...] valore di 2000 ducati, che certo sarebbero giunti benvenuti nella congiuntura economica non proprio rosea .), a cura di D. Succi, Torino 1989; F. Montecuccoli degli Erri, Domenico e Antonio Guardi e i loro patroni, in F. Pedrocco - F. Montecuccoli ...
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Vedi POLICLETO dell'anno: 1965 - 1996
POLICLETO (Πολύκλειτος; Polycletus, Polyclitus)
L. Beschi
Red.
Scultore, prevalentemente bronzista. Le notizie biografiche fondamentali sono talvolta dubbie, data [...] la composta dinamicità delle sue figure. Ma ci sono giunti, pur mediati, i valori più profondi della sua Pisa, dove sotto l'anno 1267, a proposito dell'arca di S. Domenico, si dice quem sculpserant magistri Nicole de Pisis policretior manu (Vasari, ...
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PERICOLI, Niccolo, detto il Tribolo
Alessandra Giannotti
PERICOLI, Niccolò, detto il Tribolo. – Nacque a Firenze il 17 maggio 1497 dal legnaiolo Raffaello di Niccolò, detto Riccio de’ Pericoli, e da [...] Bernardino e Battista (o Bartolomeo) da Carrara, tutti giunti a Bologna pressoché insieme a lui (Guizzardi - Spagnuoli del Santissimo Sacramento del duomo di S. Andrea, realizzato da Domenico di Andrea del Sarto, Giovanni di Battista del Mastro di ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] il monumento funebre del cardinal de Braye (Orvieto, chiesa di S. Domenico), opera firmata e datata da Arnolfo di Cambio (1282), non è , alcuni ingegneri strutturisti, infatti, sono giunti al riconoscimento della peculiarità del manufatto antico ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] 1564, quando, nuovamente a Milano, ritrasse "molti principi Alemani" giunti al seguito di Ernesto e Rodolfo di Asburgo (ibid.). Nell' Pictorum aliquot celebrium Germaniae inferioris effigies di Domenico Lampsonio (1572), avvalorano l'importanza degli ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...