Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] sabaudo-patriottica dello Statuto (che si celebrava la prima domenica di giugno) e della tradizionale festa religiosa del Corpus 1863, un gruppo di laici cattolici italiani decise che era giunto il momento di passare all’azione. Non si poteva più ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] se lo lasciò scappare. Alla fine dell'estate del 753 era giunto a Roma un messo che recava una iussio imperiale di Bisanzio L., CXLIII, col. 752), come ci fa sapere l'informatissimo Domenico Maffei.[9] Il che apparirà meglio dal confronto col testo di ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] tal "prete Andrea Fiorentino", correttore di bozze nella stamperia dei Giunti. Così, all'incirca nel 1542-1545. Poi il ragazzo studierà buon conto succede nell'insegnamento a dalla Pergola Domenico Bragadin. Questi è sì "discipulus et commensalis" ...
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Inquisizione
AAndrea Piazza
Il 22 novembre 1220 in Roma, nella basilica del beato Pietro, in occasione dell'incoronazione imperiale, alla presenza del pontefice Federico II emanò leggi per le terre [...] da ogni altro dallo stesso Giovanni ‒ al culto di Domenico di Calaruega, del quale egli comprese e sottolineò le II e le correnti spirituali del suo tempo, Roma 1922.
F. Giunta, La politica antiereticale di Federico II, in Id., La coesistenza nel ...
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LASAGNA, Giovanni Battista (Lazagna, Cattaneo Lasagna)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova probabilmente poco dopo il 1460. Benché A. Della Cella ipotizzi che la famiglia fosse originaria della [...] il 20 giugno 1506. A metà luglio si era giunti alla richiesta di modifica della distribuzione degli incarichi pubblici, altre pendenze economico-giuridiche, il L., questa volta insieme con Domenico Lercari, fu inviato di nuovo come oratore a Luigi XII ...
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PETRONI, Ludovico
Patrizia Turrini
PETRONI, Ludovico. – Secondogenito di Francesco di Salimbene e di Nese di Domenico Ruffaldi, fu battezzato a Siena il 30 maggio 1409.
Fu forse uno dei tre allievi [...] ; Firenze, Biblioteca Nazionale, Magliabechiano XXIII 42; Londra, British Library, ms. Additional, 1559) e fu edita a Firenze (Giunti, 1526) e Venezia (Niccolò d’Aristotele detto Zoppino, 1528; Gabriele Giolito, 1548 [non 1542]). Nel 1471 volgarizzò ...
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BARONE, Domenico
Alberto Aquarone
Nacque a Napoli il 29 genn. 1879. Compiuti gli studi giuridici, entrò nel 1902 nella magistratura come uditore giudiziario. Dopo aver raggiunto nel 1906 il grado di [...] che in materia religiosa domina ormai l'italia, dovuto alle sagge e lungimiranti e veramente consapevoli direttive del Duce".
Si era giunti all'ultima fase dei negoziati. Il 22 nov. 1928 il re, con sua lettera a Mussolini, autorizzava quest'ultimo a ...
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MARSILI, Ippolito
Lia Pallotti
– Nacque a Bologna nel 1450 da Carlo e da Giuditta Gradi.
La famiglia Marsili, nobile e senatoria dal 1483, era originaria di Budrio o forse di Modena, ma a partire dal [...] morì a Bologna nel 1529. Fu tumulato nella chiesa di S. Domenico nel cui chiostro si trova ancora oggi il sepolcro.
Pur impegnato nella Brescia, vescovo di Pola e governatore della Romagna (Lione, G. Giunti, 1538; Venezia, F. Garrone, 1526; ibid., A. ...
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GORINI, Lattanzio
Raffaella Zaccaria
Nacque da Domenico di Goro a Firenze il 19 nov. 1496 nel quartiere S. Giovanni "gonfalone" Chiavi (Arch. di Stato di Firenze, Archivio delle tratte, 81, c. 231v; [...] agosto fu a Pistoia per curare l'alloggiamento di cavalli leggeri giunti dalla Lombardia (Otto di pratica del principato, 168, c. il G. fece testamento, nominando eredi universali i nipoti Domenico e Giovan Battista, figli del fratello Goro; nell' ...
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BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] 'edizione anche il Benivieni. L'opera fu pubblicata dai Giunti con il titolo Il Decameron di messer Giovanni Boccacci cittadino , mentre per le composizioni in prosa si pensò a tal Domenico Gonnelli, il cui nome si legge nella prima carta non numerata ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...