SANUDO, Marin, il Vecchio
Gian Piero BOGNETTI
Roberto ALMAGIA
Giovanni Battista PICOTTI
Nacque in Venezia intorno al 1270 da Marco Sanudo, detto Torsello, del quale conservò il soprannome. Era di [...] e il 1286, era a S. Giovanni d'Acri; nel 1289 seguì Marco Michiel, che andava bailo a Negroponte; nel 1293 fu mandato dal padre a sistemare ma residente a Venezia, e forse anche di un Domenico Pizigani; è tuttavia probabile che il S. fornisse ...
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RENIER
Mario Brunetti
. Famiglia patrizia veneziana d'incerta origine. Non figura fra quelle che costituirono i nuclei più antichi della comunità lagunare, ma alla metà del sec. XII è presente con Otto [...] (Renier) nello strumento di sicurtà fatto dal doge Domenico Morosini a Pietro e Giovanni Basegio, fratelli, riguardante con fermezza per impedire devastazioni e stragi; Giustina (v. renier-michiel, giustina); Paolo, di Andrea, doge (v.), ecc.
Bibl.: ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] Rime, appartenuto prima a Gasparino Barzizza, reca l'arma Michiel; passerà poi a Giovanni Marcanova (87). Vari codici Paolo della Pergola. Evidentemente tra il Molin e il più anziano Domenichi, vescovo di Torcello e noto studioso, vi è un rapporto di ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] . C'era un punto che sfuggiva al Michiel, o che il Michiel preferiva trascurare. Cioè che la Francia, se volume.
33. G. Cozzi, I rapporti tra Stato e Chiesa, p. 24.
34. Id., Domenico Morosini, pp. 418 e 421 ss.
35. M. Sanuto, I diarii, XLI, col. ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] Venezia 1965, p. 290 (pp. 275-327); e Giustina Renier Michiel, Le origini delle feste veneziane, I, Milano 1817, pp. 91- the League of Cambrai, pp. 274-292, e Gaetano Cozzi, Domenico Morosini e il "De bene instituta re publica", "Studi Veneziani", ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] preso per iscorta [così dedicando la prima parte al doge Domenico Contarini] la verità come anima dell'istoria e come "Giunser concordi a le dolcezze estreme", racconta degli amanti Michiel. "Buona notte, cor mio", s'intenerisce, madrigaleggiando ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] la giesia de San Salvador, de San Zacaria, de San Michiel, la Ceca, el gran Conseio, l'Arsenal, el Canal 17, 1456; reg. 6, c. 57, 18 maggio 1469.
53. 1463: Domenico Malipiero, Annali, "Archivio Storico Italiano", 7, 1843-1844, pt. II, p. 654 ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] dietro alla casa sul rio di Castello, dal giardino di S. Domenico a quello di S. Anna (94). La terra, i calcinacci Soranzo comprano una tintoria e un "terren de legname". I Michiel e i Lando fanno parte dei maggiori proprietari del suolo (501 ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] il primicerio di San Marco allora in carica, Alvise Michiel, a rifiutarsi di dare le lettere "dimissorie", in
216. R. Tolomeo, La Dalmazia veneta, pp. 88-105.
217. Domenico Caccamo, Venezia, Pietro il grande e i Balcani, in Studi balcanici, a ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] vita culturale, e specificamente letteraria, di Venezia: Domenico e Luigi Barbarigo, Carlo da Ponte, Bernardo Giunti, Marcantonio Romiti, Alessandro Berardelli, Pietro Michiele, Angelico Aprosio di Ventimiglia, Baldassarre Bonifacio, Giustiniano ...
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