GIUSTINIANI
Giuseppe Pavanello
. I G. si trovano in Istria, a Venezia, Chioggia, Fermo, Genova, in Corsica, nelle isole greche e asiatiche e deriverebbero tutti, secondo la leggenda familiare, dai [...] di Ceo e di Serifo nelle Cicladi, dove si stabilirono con Pietro G., quando questi insieme a Daniele Barbaro e DomenicoMichiel le conquistò.
Dal tronco dei Genovesi derivavano invece i rami di Scio, Corsica, Roma, Napoli. Nel 1362 tutti o quasi ...
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VALIER (Valerii)
Mario Brunetti
Famiglia patrizia veneziana di incerta origine ma di cospicua antichità, che appare nei documenti fino dal sec. XII (ad esempio nella promessa del Doge DomenicoMichiel [...] ai Baresi, 1125). Diede alla repubblica due dogi, Bertucci (102° della serie tradizionale; 1656, 15 giugno-1658, 29 marzo), e il figlio Silvestro (109°; 1694, 25 febbraio-1700, 5 luglio). La ducea del ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] 'Isidoro, che cadeva il 16 aprile. In origine essa era dedicata al ricordo di una gloria della Repubblica, il doge DomenicoMichiel, il quale nel secolo XII aveva trasportato dall'isola greca di Chio a Venezia le spoglie del santo; ogni anno, il ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] il 1350 in S. Marco, nella cappella di S. Isidoro: il doge che vi è rappresentato - un doge del XII secolo, DomenicoMichiel - ha non solo vesti regali, tra cui "in capo il corno ducale rosso fasciato d'oro con pietre preziose", ma anche insegne ...
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Le milizie terrestri
Hannelore Zug Tucci
Guerre e ribellioni
Le operazioni militari che precedono nel tempo la prima vera guerra terrestre, che fu la scaligera - quelle dirette contro Padova (1304) [...] fama della quale godeva, non venne conferito il comando dell'esercito, come sempre in questi casi riservato ad un patrizio, DomenicoMichiel. Le truppe del duca d'Austria, accorse in aiuto dei Triestini, che gli avevano offerto la città, furono ...
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Il primo comune
Andrea Castagnetti
Le istituzioni comunali
La costituzione del comune durante il ducato di Pietro Polani (1141-1148). a) La prima apparizione di "commune", "sapientes" e "consilium" [...] Zusto (75). Vi è fatto riferimento ad una condanna e ad un successivo atto di confisca compiuti dal duca DomenicoMichiel - anni 1117-1130 -, che avrebbe agito con l'approvazione dei giudici e del comune di Venezia, espressione ripetuta, assieme ...
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Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] . Secondo la Chronica extensa, le reliquie di sant'Isidoro erano state riportate a Venezia da Chio nel 1124 dal doge DomenicoMichiel, ma nel corso del tempo si era persa traccia della loro posizione (135). In seguito Caresini avrebbe descritto ...
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L'apparato militare
Aldo A. Settia
Premessa
Le potenze marittime italiane, contemporanee e concorrenti di Venezia, ebbero, insieme con una forza navale, anche un esercito impegnato in uno sforzo [...] " e il Falier "con pochi cavalieri" riuscì a mettere in rotta il bano. A sua volta nel 1122 il doge DomenicoMichiel parte per la crociata "cum magno exercitu navali et equestri" conquistando Tiro e altre dieci città: la sua spedizione viene ...
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Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di Pietro II Orseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] un vero e proprio controllo diretto, affidato a esponenti veneziani (97). Fu a questo punto che il successore del Falier, DomenicoMichiel, accettò l'appello che nel 1119 re Baldovino rivolse, tra le altre potenze cristiane, ai Veneziani, perché ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] e con l'avvertenza che non avevano prestato giuramento di fidelitas - altri Veneti: Berlencario Contarini, DomenicoMichiel, Domenico Baseggio, Stefano Ziani, Albuino Foscari, Giovanni Badoer con sua moglie (tutti di schiatte importanti).
E ...
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