. Termine artistico che traduce il francese plein-air usato dall'impressionismo per indicare gli effetti pittorici nella piena luce solare, diretta o indiretta: ciò che Leonardo chiamava vedere alla campagna. [...] . Ma nella pittura del Quattrocento si ritrova come nuova conquista la luce solare diretta, variamente temperata: Masaccio, DomenicoVeneziano, Piero della Francesca per primi ne fecero studio e mezzo d'espressione artistica. Il Mantegna, nella vòlta ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] Priamo della Quercia, fratello di Iacopo, sicuramente attivo come pittore a fresco nel 1442 e supposto collaboratore di DomenicoVeneziano, dal quale avrebbe assorbito l'insuperabile capacità di combinare luce e colore, o a Nicola da Siena (Chelazzi ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] del secolo arricchì la consueta moderazione del D. con elementi preziosi ed esotici (Del Bravo, 1973). Già attribuiti a DomenicoVeneziano (Salmi, 1936), i Lavori dei mesi si ritengono oggi dipinti dallo stesso D., il quale secondo Vasari (1568, pp ...
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BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] , tre grandi pannelli provenienti dalla pala d'altare del Sassetta di Borgo San Sepolcro, una magnifica Madonna di DomenicoVeneziano, i Ritratti Vitelli del Signorelli (cfr. F. Russoli, La raccolta Berenson, Milano 1962).
Nel corso degli anni la ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] figurette inflesse nell'anchement e dalle mani tipicamente gesticolanti, rocce sforbiciate ed alberelli schematici (alla DomenicoVeneziano), edifici tutti sghembi nella prospettiva errata. Tuttavia la rappresentazione ha una pungente vivacità e una ...
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PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello
Lorenzo Sbaraglio
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello [...] ; G. Pudelko, The early works of P. Uccello, in The Art Bulletin, XVI (1934), pp. 231-259; M. Salmi, Paolo Uccello, DomenicoVeneziano, Piero della Francesca e gli affreschi del Duomo di Prato, in Bollettino d’arte, s. 3, XXVIII (1934-1935), pp. 1-27 ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] lasciò il convento di Fiesole, dove aveva sede il suo laboratorio, certamente con molte tavole in lavorazione.
Nel 1438, DomenicoVeneziano, in una lettera scritta da Perugia a Piero de' Medici per ottenere l'affidamento della nuova pala per l'altare ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] (patrono del quartiere del Barbadori) nella chiesa fiorentina di S. Spirito (Ruda, p. 516).
A tale opera si riferì DomenicoVeneziano in una lettera indirizzata da Perugia a Piero di Cosimo de' Medici il 1° apr. 1438, quando elogiò le qualità del ...
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MASOLINO da Panicale
Luca Bortolotti
MASOLINO da Panicale (Tommaso di Cristofano di Fino). – Figlio di Cristofano di Fino, che si definisce «imbiancatore» in una portata catastale del 1427, M. nacque [...] di M., eseguito certamente con l’aiuto di collaboratori (riguardo ai quali sono stati scomodati i nomi illustri di DomenicoVeneziano, di Paolo Uccello, di Antonio Pisano detto il Pisanello e soprattutto di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta), in ...
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DE BONI, Filippo
Ernesto Sestan
Nacque a Caupo, frazione di Seren del Grappa (presso Belluno), il 7 ag. 1816 da famiglia di modestissime condizioni: il padre Giacomo, oriundo di Villanova di Feltre, [...] . 1844 nel teatro degli Intrepidi, poi nel teatro dei Cocomero. ora Niccolini, il suo dramma in cinque atti in prosa DomenicoVeneziano e Andrea del Castagno, nella cui introduzione (p. 15) esalta, fra l'altro, il sublime ingegno di G. B. Niccolini ...
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magata
s. f. Nel linguaggio giornalistico sportivo, colpo vincente imprevisto, che affascina come se fosse una magia | Per estensione, fuori dell’àmbito sportivo, trovata sorprendente e risolutiva. ♦ Come Del Piero, ovvio, che all'andata contro...
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...