GONZAGA, Ferrante
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova il 28 genn. 1507, terzogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este. Nell'adolescenza mostrò predilezione per gli esercizi cavallereschi. [...] Parma però, soprattutto dopo l'arrivo del generale Camillo Orsini (febbraio 1548), appariva sotto il saldo lombardo, s. 3, XIII (1900), pp. 357-384; Id., Il richiamo di don F. G. dal governo di Milano e sue conseguenze (1553-1555), in Memorie della R ...
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PIAMONTINI, Giuseppe
Dimitrios Zikos
– Nacque il 3 gennaio 1663 nella parrocchia di S. Michele Visdomini a Firenze, figlio del legnaiolo Andrea di Domenico e di Caterina Angiola Farsi (Bellesi, 1991, [...] la Terza caduta di Cristo (poi eseguita da Giovanni Camillo Cateni) e la Flagellazione di Cristo alla colonna. -151, 155; Bellesi, 2008, pp. 73-75), mentre il firmato Don Carlos di Spagna (ubicazione ignota, già Londra, Heim Gallery), è secondo ...
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VERDI, Giuseppe Fortunino Francesco
Fabrizio Della Seta
– Nacque a Roncole di Busseto, presso Parma, il 10 ottobre 1813, primogenito di Carlo (1785-1867), oste e commerciante, e di Luigia Uttini (1787-1851), [...] di Macbeth (traduzione francese di Charles-Louis-Étienne Nuitter e Alexandre Beaumont, Théâtre-Lyrique, 21 aprile 1865) e Don Carlos (opéra di Joseph Méry e Camille du Locle, da Schiller e altri, Opéra, 11 marzo 1867), per Il Cairo Aida (opera di ...
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COLONNA
Oscar Mischiati
Famiglia di organari e musicisti attivi a Venezia e a Bologna dalla seconda metà del XVI sec. agl'inizi del XVIII.
E capostipite fu Vincenzo, nato da Domenico a Venezia nel 1542 [...] occorre tenere presente anche i rapporti intrattenuti don la corte estense a questo proposito . Martini: Messa a 4 a capella: Z. 210, cc. 17-24; partiture (redatte da Camillo M. Raimondi nel 1760-1762) delle opere III-VIII: Y. 152, 154, 156, 158, 160 ...
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BALBANI, Tommaso
Gemma Miani
Nacque a Lucca il 30 apr. 1515, secondogenito di Francesco, mercante e patrizio lucchese, e di Maddalena Mei. Fu avviato da giovane alla mercatura nella ditta fondata dal [...] più urgenti bisogni di danaro del governatore. Dopo la morte di don Giovanni (10 ott. 1578) il B. riprese le trattative con 5.400 scudi ai Sardini e Nobili, 18.000 scudi alla compagnia "Camillo, Orazio Balbani e C." di Lione. Nell'estate 1579 il B. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
La formazione professionale tra filantropia e istituzioni
Elena Canadelli
Il contributo della filantropia: uno sguardo d’insieme
Dagli inizi dell’Ottocento alla prima metà del Novecento l’istruzione [...] Scuola industriale milanese avviata qualche anno prima dall’architetto Camillo Arpesani (1862-1931).
Nella maggior parte dei casi maschili a partire dall’Ottocento, come i salesiani di don Giovanni Bosco (1815-1888), gli artigianelli di Giovanni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Strumenti scientifici
Mara Miniati
Nei secc. 16° e 17° la produzione italiana di strumenti era tra le più ricche e varie d’Europa. Fu un periodo caratterizzato da una ricerca affannosa di strumenti [...] . Anche alcuni monaci prestano la loro opera, come don Epifanio, monaco vallombrosano, che incide alcune casse di tra Venezia e Roma e poi passò in Francia, dove morì; Camillo (1484-1560) fu soprattutto orologiaio, e divenne celebre per l’accuratezza ...
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PAOLO V, papa
Silvano Giordano
PAOLO V, papa. – Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552, primo figlio di Marcantonio e di Flaminia Astalli, sua seconda moglie.
Il padre, originario di Siena, [...] elevato per l’occasione a Principato; al momento delle sue nozze con Camilla Orsini, celebrate nel 1619, Filippo III lo nominò grande di Spagna per la concessione del cappello cardinalizio all’Infante don Fernando (29 luglio 1619).
Nei riguardi dello ...
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Costantino e la dottrina della regalità sociale di Cristo
Enrico Baruzzo
La dottrina della regalità sociale di Cristo rappresenta in ambito cattolico una delle risposte al processo di secolarizzazione, [...] aprile 1914, pp. 129-148.
8 La citazione è tratta da D. Albertario, Don Gabriel Garcia Moreno, in La scuola cattolica, 3 (1875), p. 532. L Christ Roi, Paris 1925.
30 Il cardinale Camillo Laurenti, principale promotore della festa liturgica dedicata a ...
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La letteratura della nuova Italia
Andrea Battistini
Nel maggio del 1913, mentre ancora «La Critica» veniva esaurendo la lunga serie di “Note” sulla più recente letteratura italiana, Benedetto Croce, [...] ), per la «potente unità d’impressione», mentre dal Mastro-don Gesualdo (1889) emerge «qualcosa di troppo scucito e vario» altri, si recuperano scapigliati come Remigio Zena o Camillo Boito, carducciani come Adolfo Borgognoni, veristi come Federico ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον «detto, asserito»]. – 1. Ciò che...
non-politica
s. f. Indifferenza, fastidio o avversione per la politica; mancanza di efficacia e incisività della politica. ◆ L’inventore di Peppone e don Camillo oppone alla politica la «non-politica». Prende le mosse dall’impoliticità e da...