COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] Messa di requiem, i cui autografi furono da lui donati al municipio di Catania.
Morì a Catania il 13 pp. 396, 406, 408 s.; III, I, p. 357; 2, pp. 205 s.; C. Carli Ballola, P. A. C., in The New Grove Dict. of Music and Musicians, IV, London 1980, pp ...
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CORTESI, Antonio
Alessandra Ascarelli
Nacque a Pavia nel dicembre dell'anno 1796 da Giuseppe e da Margherita Reggini ma questa data potrebbe essere di molto anticipata se, sempre che si tratti della [...] alla Pergola di Firenze. "Nel 1822 venne fissato al teatro San Carlo di Lisbona, ma al termine di detto anno, rottosi il diavolo, Chiara di Rosemberg, Pazzi per progetto; nel 1827, Don Chisciotte ossia Le nozze di Gamascio, Aladino e William Wallace ...
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BASEGGIO, Francesco (Cesco)
Sisto Sallusti
Nacque a Venezia il 13 apr. 1897 da Arturo, violinista di fila, e da Irma Fidora, soprano lirico.
Avviato dal padre allo studio del violino, conobbe G. Giachetti [...] (campiello del Piovan alla Bragoza, 1º luglio, parte di don Fabrizio, regia del Simoni).
Durante la guerra fu assai attivo Gassman (vi rese felicemente la parte di Salomon) e il cortometraggio Carlo Goldoni veneziano di L. Autera e A. Caldana (ne fu ...
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GIACOMETTI, Paolo
Francesca Brancaleoni
Nacque il 19 marzo 1816 a Novi Ligure, quintogenito di Francesco Maria, senatore reggente il Reale Consiglio di quella provincia, e di Nicoletta Costa. Nel 1817, [...] benefattrice e l'ingrato (entrambi nel 1846), Paolo da Novi e Carlo II re d'Inghilterra (1847); in quest'ultimo anno vedevano la la nipote del parroco, gli ingiunse di lasciare la casa di don P. Saglio, minacciato di sospensione dalla messa. Il G. ...
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ANDREINI, Giovan Battista
Franca Angelini Frajese
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1576 (Rasi) o 1578 (Mazzuchelli) o, più probabilmente, nel 1579 (Bartoli), figlio primogenito di Francesco e di Isabella [...] l'A. rappresentava in Italia le sue opere: nel 1616 al servizio di don Alessandro Pico della Mirandola e poi a Venezia, nel 1617 a Mantova, del beato Carlo Borromeo (Firenze 1604) è un poemetto di sessantaquattro ottave in onore di Carlo e Federico ...
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COLOMBERTI, Antonio
Rossella Motta
Nacque a Viterbo il 20 febbr. 1806 da Gaetano Colomberghi e da Caterina Rinaldi, entrambi attori.
Gaetano, nato a Ferrara nel 1785 da Antonio, un pittore di prospettive [...] di cui alcune di argomento storico (Adele, Cervantes e il suo Don Chisciotte, La setta dei Raggi, Olga di Pietro:burgo, Pietro offertole dal Domeniconi. Scritturata nel 1842 dall'impresa del S. Carlo per il teatro del Fondo come prima donna di opere ...
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FEDERICO, Gennaro Antonio (Gennarantonio)
Nicola Balata
Nacque a Napoli, tra la fine del sec. XVII e i primi anni del XVIII. Non si posseggono su di lui notizie biografiche rilevanti. I suoi primi interessi [...] 1789, una delle due sole opere buffe rappresentate al S. Carlo nel corso del secolo.
Peraltro, proprio l'attenzione eccessiva per autore, al teatro dei Fiorentini, con il titolo di Ilnuovo don Chisciotte, con modifiche e aggiunte di A. Palomba), cui ...
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D'ORMEVILLE, Carlo
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 24 apr. 1840, nella parrocchia di S. Lorenzo in Lucina, da Luigi, di nazionalità francese, e da Annunciata Latuille. Rimasto orfano di padre in [...] per F. Marchetti (Ruy Blas, cit.; Gustavo Wasa, Milano 1874; Don Giovanni d'Austria, ibid. 1880), A. C. Gomes (IlGuarany, Torino 1985, p. 209; Id., Artisti e impresari, in Il teatro S. Carlo, Napoli 1987, I, p. 44; R. D. Benedetto, L'ultimo trentennio ...
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DE FILIPPO, Titina (Annunziata)
Sisto Sallusti
Sorella di Eduardo e di Peppino, nacque a Napoli il 23 marzo 1898 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che la ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] luglio, presso il teatro Palazzo di Montecatini, fu la moglie ne Il chiavino di Carlo Mauro, la soprano in Un po' di lirica ci vuole... !, Amalia in Don Rafele 'o trumbone in uno spettacolo che avrebbe dovuto consolidare il prestigio del ricomposto ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] cosa. Noi leggiamo le gesta di Sancio Panza, il servitore di don Chisciotte, dice Bergson, ci interessiamo alla sua vigliaccheria, ai suoi , improvvisato), e lo scrittore del tardo Settecento Carlo Gozzi, che nelle sue Fiabe teatrali sembra condensare ...
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punchline s. f. 1. La parte finale di una storia, che ne rivela il significato spesso imprevisto, o la battuta finale di una barzelletta. 2. (mus.) In una barra, vale a dire nell’unità di misura versale del rap e dei generi da esso derivati,...
carlista
s. m. e f. e agg. (pl. m. -i). – 1. a. sost. Seguace di don Carlos di Spagna o dei suoi successori, che nell’800 mossero guerra per impadronirsi del trono, con un programma di assolutismo monarchico intransigente e di stretta collaborazione...