Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini al romanticismo appassionato o rapito che recherà i segni di G. Verdi. Tra le sue circa 70 opere vi sono molti capolavori (Anna Bolena, L'elisir d'amore, Lucrezia Borgia, Lucia di Lammermoor, La favorita, ...
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Musicista (Enna 1809 - Bruxelles 1886). Studiò al conservatorio di Napoli con G. Donizetti. Compositore, cantante e maestro di canto, svolse la sua attività in Italia e poi a Parigi, Londra, Bruxelles. [...] Scrisse opere teatrali e musica sacra ...
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Compositore (Palermo 1817 - Marsiglia 1874); studiò a Palermo e a Napoli con G. Donizetti e N. Zingarelli. Produsse numerose opere, in stile derivato dal Rossini e dal Donizetti, rappresentate a Napoli [...] e a Palermo dal 1837 al 1842 e a Marsiglia dal 1849 al 1860. Nel 1856 si eseguì a Parigi una sua cantata, L'apoteosi di Napoleone I ...
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Tenore spagnolo (n. Barcellona 1946). Dopo il debutto a Barcellona (1970-71) nella Lucrezia Borgia di Donizetti, ha cantato nei principali teatri lirici, interpretando un repertorio che spazia dal melodramma [...] romantico a quello verista, con particolare predilezione per l'opera italiana, qualificandosi tra i migliori tenori per temperamento esuberante e pastosità di colore. La sua carriera subì una brusca interruzione ...
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Musicologo italiano (Siena 1906 - Milano 1978). Allievo di A. Sandberger a Monaco, ha pubblicato studî su Bonporti, Donizetti, Monteverdi, ecc. È stato direttore della biblioteca del conservatorio di Milano. ...
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BERLENDIS, Edoardo
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Nato a Bergamo il 31 (o 21, secondo il Marinelli) gennaio 1877, nell'ottobre 1889 entrò all'Istituto musicale G. Donizetti della sua città, studiandovi pianoforte, organo e composizione, [...] che ottenne un mediocre successo. Ma il 18 sett. 1917, con l'opera Liacle (libretto di A. Lega), rappresentata al Teatro Donizetti di Bergamo, il B. ebbe un pieno riconoscimento delle sue doti di compositore.
L'opera, che fu poi acquistata dalla casa ...
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Cantante (Napoli 1829 - Viterbo 1887); esordì quale basso-comico a Taranto nel 1847 nella Linda di Chamonix di G. Donizetti. Cantò poi, acclamato, a Napoli, Vienna, Pietroburgo, ecc., in un repertorio [...] prevalentemente buffo ...
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Impresario teatrale (Bergamo 1793 - Milano 1879); allievo di G. S. Mayr, scrisse per lui alcuni libretti e altri per Donizetti. Fu ispettore degli imperial-regi teatri a Vienna e impresario nei principali [...] teatri europei, tra cui la Scala di Milano ...
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Tenore (Pavia 1816 - Napoli 1887). Studiò con F. Moretti; esordì a Pavia, passando poi a Milano nel 1840 e di là iniziando una fortunata carriera internazionale che lo condusse al sommo della celebrità. [...] Il repertorio era basato sulle opere di G. Rossini, V. Bellini, G. Donizetti, G. Verdi, alcune delle quali ebbero in lui il primo interprete. ...
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Musicista (Guastalla 1811 - San Martino di Mugnano 1866). Studiò con G. Asioli, M. Fusco, N. Zingarelli, G. Crescentini e G. Donizetti. Fu maestro compositore e direttore d'orchestra al Teatro reale di [...] Messina (1835-36), maestro di cappella a Reggio Emilia (1837) e quindi nel duomo e (dal 1846) alla corte di Modena. Ha lasciato alcune opere (L'esule inglese, 1835; Beatrice di Tolosa, 1840; Carettaco, ...
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marimbista s. f. e m. Chi suona la marimba. ◆ Domani il festival prosegue con "La Machine des Sons", tre musicisti (oltre Bagnoni, Franco Angiulo al trombone e Giorgio Vendola al contrabbasso) guidati dal sassofonista Felice Mezzina. Mercoledì...
furtivo
agg. [dal lat. furtivus, der. di furtum «furto»]. – 1. Proveniente da furto, rubato: oggetti f.; materiale f. o di provenienza furtiva. 2. Nel linguaggio com., di cosa che si fa o avviene di nascosto, e in modo rapido, per impedire...