endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] valore quasi emblematico: Allora dico che la mia lingua parlò quasi come per se stessa mossa, e disse: Donnech'aveteintellettod'amore. Queste parole io ripuosi ne la mente con grande letizia, pensando di prenderle per mio cominciamento..., Vn XIX ...
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amico
Emilio Pasquini
1. Come sostantivo, nel valore fondamentale di " persona legata a un'altra da vincoli d'amicizia ", si riconnette all'excursus e alle digressioni del Convivio, che esaminano il [...] cioè (XX 1 e 2), divolgata tra le genti la canzone Donnech'aveteintellettod'amore, vi fu alcuno [quidam] amico che, avendola udita, lo pregò di volergli illustrare la natura d'Amore; e D., persuaso che l'amico era da servire, gl'indirizzò il ...
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nobiltà e nobile (nobilità; nobilitade; nobiltade; nobiltate)
Domenico Consoli
Dai classici, in primo luogo da Livio (a parte stanno le voci dissenzienti di alcuni moralisti, come vedremo), D. riceveva [...] If X 26. Il primo (a me convenne ripigliare macera nuova e più nobile che la passata, alla vigilia di Donnech'aveteintellettod'amore) indica lo stacco tra due maniere poetiche di diverso pregio, l'una di scuola, l'altra originale e contrassegnata ...
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trarre (traere; trare; indic. pres. II singol. traggi, III singol. tra' e tragge [Parodi, Lingua 257-258]; III plur. ind. imperf. traean; II singol. cong. pres. tragghe. Notevoli anche le forme con enclisi [...] occhi la luce in cui ti annidi.
La domanda rivolta da Bonagiunta a D. (di s' i' veggio qui colui che fore / trasse le nove rime, cominciando / ‛ Donnech'aveteintellettod'amore ', Pg XXIV 50) viene per lo più interpretata come un riconoscimento del ...
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nuovo (novo; per l'alternanza fra le due forme, cfr. Petrocchi, Introduzione 428)
Antonietta Bufanoaut>
Le accezioni fondamentali di questo aggettivo sono quelle di " diverso dal precedente "; " inusitato [...] . si fa definire da Bonagiunta colui che fore / trasse le nove rime, cominciando / ‛ Donnech'aveteintellettod'amore ' (Pg XXIV 50), " rime diverse non solo da quelle della scuola siciliana provenzaleggiante... e della scuola dottrinale teorizzante ...
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poetica
Rosario Assunto
Si dice p. di un autore l'idea di ciò che, a suo parere, ‛ deve ' essere l'arte da lui praticata: una teorizzazione, cioè, che da quella conoscitivo-descrittiva dell'estetica [...] che non sono pure femmine. Allora dico che la mia lingua parlò quasi come per se stessa mossa, e disse: ‛ Donnech'aveteintellettod'amore ' (XIX 1-3).
La poesia viene qui concepita e praticata, con esplicite enunciazioni teoriche, come una sorta di ...
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sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] è tentati di pensare alla misura del s.; ma la simiglianza è più apparente che reale, anche nel caso di Donnech'aveteintellettod'amore (Vn XIX), in cui si hanno i due piedi su due quartine, ma con rime diversamente strutturate (abbc abbc), mentre ...
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Rettorica [sempre -tt- secondo la grafia medievale, con etimo sentito da rector, non da rhetor; francese, infatti, rect]
Francesco Tateo
Ricordata da D. fra le sette scienze del Trivio e del Quadrivio [...] , compare in altri componimenti lirici, quantunque in forma più coperta: si pensi a rime come Donnech'aveteintellettod'amore, / i' vo' con voi de la mia donna dire (Vn XIX 4 1 ss.), che predispone l'eletto pubblico ad ascoltare un nuovo tema ...
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donna
Carlo Delcorno
Vocabolo frequentissimo nell'opera dantesca, soprattutto nella Vita Nuova (208 volte). Ricorre 87 volte nelle Rime, 29 nelle Rime dubbie (contando la prosa di Rime dubbie III, che [...] leggiadro parlare (Vn XVIII 2). Particolarmente frequente l'uso al vocativo, con valore di invito, " scongiuro " (Auerbach): Vn XIX 2, 3 e 4 Donnech'aveteintellettod'amore (citato in VE II VIII 8, XII 3 e in Pg XXIV 51); XXI 2, 5 e 8 Aiutatemi ...
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io (eo)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di prima persona singolare con funzione di soggetto le forme sono ‛ eo ', chiaro tributo alla tradione poetica siciliana, fugacemente e, almeno nelle edizioni, [...] in poesia (2 nella proposta di un componimento): XII 10 1 Ballata, i' voi che tu ritrovi Amore; XIX 4 2 Donnech'aveteintellettod'amore, / i' vo' con voi de la mia donna dire (per l'incipit di Rime LII 1 Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io ...
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intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...