settenario
Ignazio Baldelli
1. Il s. è considerato da D. nel De vulg. Eloq. come il verso secondo per importanza soltanto all'endecasillabo: Et dicimus eptasillabum sequi illud quod maximum est in celebritate [...] analisi, un grande rilievo agli endecasillabi che li comprendono. Da una parte il blocco solenne dei due piedi di Donnech'aveteintellettod'amore, dall'altra " i quartetti nella lor mole s'inquadrano di due endecasillabi, uno iniziale e uno finale ...
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ORBICCIANI, Bonagiunta
Marco Grimaldi
ORBICCIANI, Bonagiunta. – Scarsi sono i dati biografici di questo poeta del XIII secolo. Definito «ser» nelle rubriche del Vaticano latino 3793 e del Vaticano latino [...] (Menichetti, 2012, p. XIX).
Forse era ancora in vita agli inizi degli anni Novanta, quando veniva divulgata Donnech’aveteintellettod’amore, la canzone dantesca che nel XXIV canto del Purgatorio Dante immagina di porre sulle labbra del personaggio ...
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secondo
Alessandro Niccoli
Il vocabolo, presente in tutte le opere meno che nelle Rime, conserva nella larga maggioranza degli esempi il suo valore di numerale ordinale e perciò è riferito a persona [...] XIX 1 parlare di lei non si convenia che io facesse, se io non parlasse a donne in seconda persona, si allude alla canzone Donnech'aveteintellettod'amore (§ 4 1).
Come numerale, compare in composizione solo in Cv IV VII 9 Salomone... nel vigesimo ...
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apostrofe
Francesco Tateo
Originariamente collegata con l'oratoria forense (consisteva essenzialmente nel volgere le spalle ai giudici per rivolgersi al pubblico o all'imputato), l'a. fu considerata [...] core) l'a. si nasconde sotto la formula del saluto epistolare, e nella famosa prima canzone (Donnech'aveteintellettod'amore) l'invito all'ascolto e alla particolare attenzione richiesta è tradotto nell'enunciazione del proprio proposito, non ...
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umiltà (umilità; umilitade; umilitate; umiltate)
Francesco Tateo
Virtù che assume un posto centrale nell'etica di D. fin dall'epoca della Vita Nuova, in cui essa conserva ancora la sua impronta di origine [...] un posto centrale nella Vita Nuova quale umile omaggio all'eccelsa grandezza della donna, tale tuttavia da adeguarsi al suo livello. La canzone Donnech'aveteintellettod'amore risponde a un atto di u. chiarito in XVIII 9 (pareami avere impresa ...
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maraviglia
Domenico Consoli
Conformemente al neutro plurale latino mirabilia, donde deriva, indica in generale " cosa mirabile, eccezionale, inattesa " che desta in chi la guarda o la ode un senso di [...] che 'nfin qua su risplende (Vn XIX 7 17), non a caso appartenenti alla canzone Donnech'aveteintellettod'amore con la quale s'inaugura il corso nuovo della lirica dantesca. Il pensare e l'agire di Beatrice, il complesso delle sue virtù effettive ...
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voi (vo'; vui; voialtri)
Riccardo Ambrosini
1. Il pronome personale v. ricorre 35 volte nella Vita Nuova, 65 nelle Rime (17 nelle Rime dubbie), 34 nel Convivio e 116 nella Commedia. Al sicilianismo ‛ [...] .
3.2. Manca nella Commedia l'uso allocutivo di v. riferito alle ‛ donne ', che ricorre 13 volte nella Vita Nuova: in XIX 4 2 Donnech'aveteintellettod'amore, / i' vo' con voi de la mia donna dire, oltre all'equivoco i' vo' con voi (cfr. XXXI 9 9 ...
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stanza (stanzia)
Ignazio Baldelli
La s. nella canzone dantesca è già stata ampiamente illustrata (v. CANZONE). Qui si aggiunge sulle s. isolate e su alcune particolarità strutturali.
1. Due sono le s. [...] nella Vita Nuova, a commento di varie canzoni. In Vn XIX 21 ci si riferisce all'ultima s. (congedo) di Donnech'aveteintellettod'amore: Poscia quando dico: ‛ Canzone, io so che tu ', aggiungo una stanza quasi come ancella de l'altre, ne la quale ...
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cominciare
Fernando Salsano
. Col significato di " principiare " è attestato, con valore assoluto, in Vn XVIII 9 pareami avere impresa troppo alta matera quanto a me, sì che non ardia di cominciare; [...] 'indicazione del primo verso della canzone, in Pg XXIV 50 colui che fore / trasse le nove rime, cominciando / ‛ Donnech'aveteintellettod'amore '. " Iniziare " nel senso di " creare " è attestato in Cv III XV 15 con lei [la sapienza] Iddio cominciò ...
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Amico di Dante
Marcello Aurigemma
Nome attribuito per convenzione ormai diffusa all'autore non identificato in modo preciso (anche se il Barbi e il Di Benedetto hanno indicato, raccogliendo scarsi consensi, [...] alla canzone dantesca Donnech'aveteintellettod'amore precedentemente trascritta; di quattro altre canzoni (Amor, per Deo, più non posso soffrire; La gioven donna, cui appello Amore; A voi gentile Amore; Poi ch'ad Amore piace); nonché, nella ...
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intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...