Il corpo e il mercato
Gilbert Hottois
(Université Libre de Bruxelles - CRIB Bruxelles, Belgio)
La bioetica oppone il rispetto della dignità del corpo umano alle tendenze che lo considerano un bene commerciabile. [...] ricevendo gratuitamente i tessuti traesse un guadagno da doni che deve invece limitarsi ad amministrare nel miglior con la finalità terapeutica, la logica etica su cui si basa il dono, che è quella della solidarietà, dell'altruismo, del soccorso a chi ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] essere ceduto da Enrico III di Francia. Nello stesso anno gli donò il marchesato di Vignola, acquistato per 70.000 scudi ferraresi da XIII le sue intenzioni, inviata con reliquie e doni preziosi, lasciava presagire ulteriori sviluppi. Nel marzo 1584 ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] intraprendere il processo di civilizzazione, che dipende dal dono specificamente ed esclusivamente umano della ragione; in là dove esistevano, riciclavano sotto forma di feste e di doni i beni ricevuti in tributo. Ogni modalità di scambio esprimeva ...
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impero (imperio)
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Pier Giorgio Ricci
Nella lingua di D., il termine è portatore di tre valori, ai quali fin dall'antichità risulta legato il corrispondente latino e che nel Vocabularium di Papia [...] si verifichi, è indispensabile che l'uomo, servendosi della libertà, il massimo dono elargitogli da Dio (Pd V 19 ss.; Mn I XII 2 ss.), gl'insegnamenti della filosofia, il papa distribuendo i doni soprannaturali della grazia e guidando l'umanità alla ...
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Immagini di un mito
Elisabeth Crouzet-Pavan
Come è definita Venezia nel 1500? Come un grosso agglomerato urbano, come un porto, una potenza mercantile e un centro economico, come la capitale d'un [...] indipendenza della città e giustifica l'egemonia adriatica mediante il dono dell'anello al doge.
Allo stesso modo il processo né con il sangue né con l'oro, i favori o i doni" (50).
Il corpus dei racconti dei pellegrini della seconda metà del ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] contatti, possa essere stato, nel marzo del 1232, il dono fatto all'imperatore da parte dei potenti alleati da Romano di che quanti avevano in sé nobiltà di cuore e ricchezza di doni divini si sforzarono di rimanere a contatto con la maestà di quei ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...]
18 Viceversa, Libanio (Or. 30,38) riportava questo di Costanzo II: «egli diede in dono i templi ai suoi cortigiani, come se fossero stati cavalli o schiavi o cani o coppe d’oro, doni non convenienti né per chi li faceva né per chi veniva a riceverli ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] fa perversamente, come tutti i cives terreni, i quali «offrono doni a Dio col proposito di conquistarlo e averne aiuto non per sanare nunc»131. Coerentemente, si torna a identificare come supremo dono di Dio la stabilità e la grandezza della nuova ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] sera del 26, a Roma. Ricevuto da Alessandro VI, dal quale riceve in dono la rosa d'oro, è evidente che colla sua venuta F. vuol premere per Milano sino al 28, cerca d'ingraziarsi Luigi XII con doni d'ogni sorta, da un quadro di Mantegna ai carpioni ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] di due, ali falcate. L'attributo è costituito per lo più dal dono che essa porta al vincitore: bende, rami, corone; dal IV sec. , 95; 684, 5; 690, 3) ed appare con doni sacrificali sulla tomba di un guerriero caduto (Studniczka, Siegesgöttin, fig ...
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dono
dóno s. m. [lat. dōnum] (pl. dóni, ant. le dónora). – 1. a. L’atto del donare: fare un d.; dare una cosa in d., donarla (il contr., ricevere in dono). b. Più spesso, la cosa donata: dare, offrire un d.; largire doni; ricevere, accettare,...
donare
v. tr. e intr. [lat. dōnare, der. di donum «dono»] (io dóno, ecc.). – 1. tr. a. Dare ad altri liberamente e senza compenso cosa utile o gradita: d. un anello alla fidanzata; gli ho donato un libro per il suo compleanno; fig.: d. il...