Non è una questione di correttezza ma di uso. Entrambe le soluzioni sono contemplate e rese possibili dal fatto che godere è di doppio genere: transitivo, si gode un panorama; verbo intransitivo, si gode [...] di un panorama. Quando godere si usa come sin ...
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Intanto l'ordine corretto delle particelle pronominali è “cosa ci si può aspettare”. La parola, cioè il verbo esistente, è aspettarsi, che va coniugato (mi aspetto, ti aspetti, si aspetta ecc.). Nella [...] forma impersonale avremmo un doppio “si”, quello ...
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Sì, è giusta. Quel quanto è un pronome relativo doppio (= ‘tutto quello che’). Nella proposizione relativa seguente, l’alternativa tra uso del congiuntivo e uso dell’indicativo è ammessa (facesse/faceva). ...
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Chi è un cosiddetto pronome doppio, invariabile, con valore ora dimostrativo-relativo (“chi [= colui il quale] non beve con me, peste lo colga!”), ora indefinito-relativo (“c'è chi [= qualcuno che] sogna [...] un futuro diverso”). Si usa solo al singolare ...
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doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; avere d. razione; prendere d. dose;...
doppia
dóppia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. doppio]. – 1. Antica moneta d’oro del valore di due scudi, coniata in Italia fin dal sec. 16°. 2. Gemma contraffatta, costituita da due pezzi di pietra vera o falsa (pietra sintetica, vetro),...
Botanica
Termine riferito al fiore (detto anche pieno) nel quale tutti o parte degli stami, e talvolta dei carpelli, si metamorfosano assumendo aspetto petaloideo. I fiori d. possono originarsi anche per duplicazione dei petali, o per duplicazione...
doppio
dóppio [agg. Der. del lat. duplus, da duo "due"] [ALG] Di un elemento geometrico che può essere considerato la sovrapposizione di due elementi tra loro identici e deve quindi essere contato due volte: piano d., punto d. (v. oltre),...