Vedi STOA dell'anno: 1966 - 1997
STOÀ (στοά; porticus)
N. Bonacasa
Edificio di forma prevalentemente rettangolare molto allungata che presenta un lato lungo aperto e colonnato su una via, una piazza, [...] lo stadio di 212 m, coperto, con una lunga serie di piccole stanze di servizio; il ginnasio medio o "degli efebi", con doppio portico e a S una vasta area irregolare libera; e, lungo la terrazza inferiore, il ginnasio "dei bambini". I due ginnasi di ...
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ARCHITETTURA - Secoli 6°-10°
G. Lorenzoni
Per un profilo dell'a. altomedievale si può procedere per exempla significativi, prendendo le mosse da alcuni monumenti sorti nei territori occupati dai Merovingi [...] lati brevi da tre arcate aperte; la copertura è a botte con costoloni. Si sale a questo vano superiore tramite una doppia scala, posta al centro del lato nord. È uno spazio molto elaborato nel suo apparato decorativo (colonne tortili, medaglioni, ecc ...
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Architettura
Leonardo Benevolo
di Leonardo Benevolo
Architettura
sommario: 1. Le origini della nuova architettura. 2. La formazione di un movimento unitario. 3. Le esperienze dal primo dopoguerra ad [...] fine, è invece confuso passo per passo, perché resistono a lungo le abitudini e le nomenclature che appartengono al doppio condizionamento tradizionale. Morris passa dal puro estetismo giovanile all'impegno sociale e politico della maturità, perché è ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] motivi della famiglia Gatti si alternano con il leone passante di V. e l'aquila imperiale con le chiavi incrociate e le doppie infule papali. La cornice, finemente sagomata, è sostenuta da mensole a fogliami e presenta una fascia decorata a punta di ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] è maturata la convinzione (Tronzo, 1997) secondo la quale la Cappella Palatina nacque e svolse in periodo ruggeriano il doppio ruolo di santuario (ala orientale) e di sala del trono (ala occidentale), per poi successivamente elidere la funzione ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] , nei Pays-du-Nord (sec. 10°), e in quella di Wing, in Gran Bretagna (seconda fase, della fine del sec. 10°). Un corridoio doppio si trova invece intorno alla c. di St. Severin a Colonia (fine sec. 10°). Dopo il Mille lo schema resta diffuso e sempre ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] all'opus sectile, con largo impiego di marmi rari colorati, per comporre l'immagine del grifo centrale e i motivi a doppie palmette sul bordo, sembra indicare una datazione entro i primi decenni del sec. 11°, più alta rispetto allo stesso mosaico di ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo egeo
Nicola Cucuzza
Pietro Militello
Caratteri generali, tecniche edilizie, materiali da costruzione e aspetti decorativi
di Nicola Cucuzza
Nell'ambito dell'architettura [...] vennero talvolta ricavati nelle rovine dei palazzi ormai in disuso, come l'Edificio Obliquo di Mallia ed il Santuario delle Doppie Asce di Cnosso. Anche la stoà si sviluppa, soprattutto durante il Tardo Minoico III. È evidente come questo tipo di ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] cupola, se l'impostazione delle lunette archiacute rimanda, come a Vercelli, al battistero di Parma, la declinazione della doppia galleria, ispirata anche dalla cattedrale di Laon, è risolta a P. attraverso una serrata concatenazione delle membrature ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] però l'altare relativo al piano della galleria è forse frutto di una ristrutturazione tarda. Non mancano alcuni esempi di c. doppie con impianto cruciforme: la c. di St. Ulrich a Goslar presenta al piano inferiore una pianta a croce greca con bracci ...
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doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; avere d. razione; prendere d. dose;...
doppia
dóppia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. doppio]. – 1. Antica moneta d’oro del valore di due scudi, coniata in Italia fin dal sec. 16°. 2. Gemma contraffatta, costituita da due pezzi di pietra vera o falsa (pietra sintetica, vetro),...