Architetto (m. 1772), attivo a Roma ove costruì il palazzo Rondinini in via del Corso (finito nel 1764), il Museo Pio-Clementino in Vaticano e l'ala del palazzo del Quirinale sulla via della Dataria (1765). Su suoi disegni fu eretta a Firenze la Biblioteca Marucelliana ...
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DORI (Galigai), Leonora
William Monter
Nacque a Firenze il 19 maggio 1568, ultima di quattro figli, da Caterina Dori e da lacopo de Bastiano. Suo padre era carpentiere e sua madre balia presso la corte [...] gallo spennato, che avrebbe dovuto cantare durante l'elevazione dell'ostia. Ma tutto ciò non riuscì a giovare alla salute della Dori. Durante il suo processo, essa assicuro che "ne pensa pas avoir fait action en France par laquelle on ayt eu opinion ...
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Cantante italiana (n. Lentate sul Seveso, Monza e Brianza, 1946). Dopo qualche apparizione televisiva come solista (Festival di Sanremo e Canzonissima, tra gli altri), all’inizio degli anni Settanta ha iniziato la collaborazione con Wess (durata un decennio), conquistando il grande pubblico. Tra i loro brani più apprezzati si ricordano Voglio stare con te (1972, versione italiana di United we stand), ...
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Favorita della regina di Francia Maria de' Medici (n. forse Firenze - m. Parigi 1617). Dama di palazzo della regina, divenne molto potente, assieme al marito Concino Concini (v.), dopo la morte di Enrico IV, attirandosi molte antipatie. Luigi XIII, dopo aver fatto uccidere il Concini, fece bruciare la G. come strega e rea di lesa maestà ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] - l'Argia nel 1657 e nel '61, l'Alessandro nel '64, le Disgrazie d'amore nel '67 e l'Orontea nel '77 - e napoletane: la Dori nel 1666 e l'Argia nel '67).
A Genova si fecero il Cesare amante nel 1653 (libretto s.d. ma databile in base alla cronologia ...
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Pronipote di Nestore re di Pilo, capostipite della schiatta degli Alcmeonidi che sarebbe emigrata nell'Attica dalla Messenia al tempo dell'invasione dei Dori. ...
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Dinastia regnante in Argo nell'età arcaica: traeva origine, secondo la tradizione, da Temeno discendente da Eracle, che sullo scorcio del 12º sec. a. C. avrebbe invaso con altri Dori il Peloponneso conquistando [...] per sé l'Argolide. Tra i discendenti di Temeno il primo che esce dal buio del mito è Fidone (v.): poco dopo però i T. furono deposti e sostituiti con re elettivi. Gli Argeadi (v.) di Macedonia si consideravano ...
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Architetto (Roma 1724 - ivi 1781), attivo a Roma. Accademico dei Virtuosi al Pantheon (1769), divenne poi architetto camerale (1771), favorito da G. A. Visconti, di cui condivideva gli interessi archeologici. [...] spazialità degli edifici classici, completò nei Palazzi Vaticani il portico attorno al cortile ottagono del Belvedere (1773, iniziato da A. Dori) e (dal 1776) ampliò il Museo Pio-Clementino (scala d'accesso, sale a croce greca, rotonda, delle Muse e ...
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Musicista (Arezzo 1623 - Firenze 1669). Studiò a Roma, con A. M. Abbatini e forse anche con A. Carissimi. Frate minore, fu maestro a Volterra, Lucca, Firenze. Fin dall'Orontea (1649) e dal Cesare amante [...] nell'Argia data a Inns bruck nel 1655. Successivamente, nel 1661 trionfò a Firenze la sua Dori, da lui stesso allestita. In queste opere (dall'Argia alla Dori) il teatro del C. si colora sempre più di tinte veneziane, realizzando uno dei più tipici ...
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COREGLIA, Isabetta (Elisabetta)
Martino Capucci
Quasi nulla sappiamo della nascita, della attività e delle vicende esterne di questa scrittrice. I frontespizi delle sue opere la dicono lucchese: nacque [...] Bovaro a Mario Rota a Orazio Comite a Onofrio Ricci ad Andrea Quaranta, ebbero per lei (nelle pagine introduttive della Dori) parole di alta e talora anche iperbolica lode. Degna di menzione è la corrispondenza col maggior poeta napoletano del tempo ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
dorizzare
doriżżare v. intr. [dal gr. δωρίζω], raro. – Con riferimento all’antica Grecia, imitare i Dori (v. dorico) nel modo di parlare o nei costumi; assumere caratteri proprî dei Dori. È usato soprattutto nel part. pass.: regioni dorizzate.