COREGLIA, Isabetta (Elisabetta)
Martino Capucci
Quasi nulla sappiamo della nascita, della attività e delle vicende esterne di questa scrittrice. I frontespizi delle sue opere la dicono lucchese: nacque [...] Bovaro a Mario Rota a Orazio Comite a Onofrio Ricci ad Andrea Quaranta, ebbero per lei (nelle pagine introduttive della Dori) parole di alta e talora anche iperbolica lode. Degna di menzione è la corrispondenza col maggior poeta napoletano del tempo ...
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AVERARA (d'Averara), Pietro
Mario Quattrucci
Vissuto a Bergamo tra la seconda metà del sec. XVII e i primi decenni del XVIII, si distinse come librettista fecondo: la prefazione della sua Angelica nel [...] il titolo di Nerina fu musicata da A. Pollaroli (Venezia, teatro S. Samuele, Ascensione 1728); ancora con il titolo La Dori fu rappresentata al teatro S. Margherita, autunno 1729, forse con musica di diversi. Incontrò pure successo Il Trionfo della ...
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COLTELLINI, Marco
Anna Maria Loreto Tozzi
Nacque a Livorno il 13 ott. 1719 (come risulta da un atto di nascita citato da F. Pera, Appendice ai ricordi e alle biografie livornesi, Livorno 1877, p. 19) [...] ed Armidoro, apportando una vera e propria innovazione in ossequio ai desideri di Caterina II.
Dei libretti del C. si ricordano: Dori alle ninfe dell'Arno, cantata (mus. G. B. Brunetti, 1757); Ifigenia in Tauride (T. Traetta, Vienna 1758 0 Schönbrunn ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
dorizzare
doriżżare v. intr. [dal gr. δωρίζω], raro. – Con riferimento all’antica Grecia, imitare i Dori (v. dorico) nel modo di parlare o nei costumi; assumere caratteri proprî dei Dori. È usato soprattutto nel part. pass.: regioni dorizzate.