Vedi DELO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
DELO (Δῆλος, Delos)
L. Laurenzi
L. Guerrini
Piccola isola delle Cicladi nel mare Egeo, di 6 km di lunghezza e di poco più di 1 km di larghezza; le coste sono [...] re macedone Antigono Gonata (246-239 a. C.). Esso chiudeva il santuario a N, era lungo 125 m e aveva 48 colonne doriche sulla facciata fornita di due corpi avanzati all'estremità. Una fila di 19 colonne ioniche divideva l'interno in due navate; negli ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Focide
Luigi Caliò
Jean-François Bommelaer
Focide
di Luigi Caliò
Regione della Grecia centrale (gr. Φωκίς; lat. Phokis) che si affaccia a sud sul Golfo [...] ’altare, oggi scomparso, ma il nuovo tempio è disposto in obliquo. Quest’ultimo è completato nel 506/5 a.C.: è un periptero dorico (6 x 15 colonne), ancora irregolare, in tufo e con la facciata in marmo; il frontone di marmo raffigura l’arrivo a D ...
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PARAPOTAMÎ (Παραποτάμοι e anche Παραποταμία, Parapotamii)
Doro Levi
Antichissima cittadina greca della Focide, già menzionata da Omero, ubicata ai piedi del monte Edilio a poca distanza dai confini con [...] importanza strategica consisteva nel dominio della gola, che si restringe a soli 300 m., congiungente l'alta valle del Cefiso, o dorico-focese, alla bassa valle beotica del fiume, gola oggi chiamata di Belési, dal borgo presso il quale sono i ruderi ...
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IKTINOS
G. Becatti
(᾿Ικτιᾒνος, Ictinus). − Architetto greco, attivo intorno al terzo venticinquennio del V sec. a. C. Le fonti antiche ci dicono che partecipò ai lavori del Partenone, del Telesterion [...] che la pianta del Partenone in tutti gli elementi che l'allontanano da quella più tradizionale e canonica dell'ordine dorico (con la facciata ottastila, lo sfalsamento nell'allineamento degli assi delle colonne del pronao e dell'opistodomo con quelle ...
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TRAGODIA (Τραγῳδία)
E. Paribeni
In alcune pitture di vasi di età classica e postclassica una menade, o almeno un personaggio femminile del seguito di Dioniso, viene designata con il nome di T.; a volte, [...] di Polygnotos nel museo di Compiègne, il carattere estremamente dignitoso della menade, chiusa in un austero peplo dorico, unitamente alla presenza di un satirello chiamato Komos, indicano chiaramente un mondo di simboli e di allusioni. Saremmo ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] di tempo e di cui una eco può essere offerta dalla testa delle monete di età timoleontea, il ritorno alla prevalenza del gusto dorico nel periodo anteriore alla metà del V sec. sempre nei conî, trova un innegabile dato di fatto nei tipi femminili dai ...
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BARRÉ (Barre), Antoine (Antonio)
Silvana Simonetti
Nacque nella diocesi di Langres (Hautemame), presumibilmente nei primi anni del sec. XVI. Si ignorano le notizie sulla sua vita e sui suoi studi musicali [...] Compositore notevole,, secondo il Baini, dal 1550, il B. pubblicò a Roma nel 1552 presso i fratelli Valerio e Alvisi (Luigi) Dorico un suo libro di Madrigali a quattro voci... Libro primo, dedicato a Onofrio Vigilì. Tre anni più tardi, nel 1555, egli ...
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MARERI, Filippa
Giulia Barone
– Figlia primogenita di Filippo dei signori di Mareri, una piccola località nei pressi di Petrella Salto (Rieti), e di sua moglie Imperatrice, nacque a Mareri tra il 1190 [...] da un ufficio liturgico in nove lezioni (Officium b. Philippe virginis de Ciculo Ordinis Sancti Francisci, Romae, V. Dorico e L. Dorico, 1545). Il nucleo del testo, secondo la critica più recente, è costituito da una biografia compilata a pochi anni ...
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Grammatico e poeta ellenistico (secc. 4º-3º a. C.), autore di tre libri di glosse (cioè studî su vocaboli e locuzioni) e quattro di poesie varie, tra cui alcuni epillî (l'Apollo, la Gorgo, più celebrata, [...] figurati (technopaegnia), L'uovo, La scure, Le ali, in cui la lunghezza e la disposizione dei versi riproducono l'immagine dell'oggetto. S. fu un virtuoso della tecnica stilistica e metrica; usò il dialetto dorico e chiamava sé stesso "l'usignolo ...
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RODI (gr. ‛Ρόδος; lat. Rhodus; turco Radòs; A. T., 90)
Ardito DESIO
Arnaldo MOMIGLIANO
Ettore ROSSI
Giulio IACOPI
Pericle DUCATI
Giuseppe GEROLA
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È la maggiore fra le isole italiane del Mare Egeo [...] facesse difficoltà ammettere che Omero parlasse di Dori a Rodi, quando proprio da Omero si credeva di poter dedurre che l'emigrazione dorica fosse posteriore al suo tempo, in quanto egli non fa mai il nome dei Dori. Di qui la teoria di Strabone, XIV ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
dorismo
(o doricismo) s. m. [der. di dorico]. – Forma, vocabolo, locuzione del dialetto dorico, soprattutto in quanto siano presenti in opere scritte in altro dialetto greco (per es., nei cori nelle tragedie attiche).