Timi, Filippo. - Attore cinematografico e teatrale italiano (n. Perugia 1974). Dopo aver debuttato sul palcoscenico in La nascita della tragedia (1996) e sul grande schermo con In principio erano le mutande [...] male i capelli. Dal 2013 recita nella serie televisiva I delitti del BarLume e nel 2024 è stato interprete di quella Dostoevskij. Nel 2015 l'attore ha recitato nella performance I bemolli sono blu, dedicata a C. Debussy. T. tiene una rubrica fissa ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1912 - ivi 1990). Affermatosi come sottile narratore psicologico (Szczury "I topi", 1932; Zołnierze "Soldati", 1933; Niekochana "Non amata", 1936; Lato "Estate", 1938), diede [...] quali il rapporto tra scrittori e potere o l'antisemitismo polacco (Rogaty warszawiak "Il varsaviano cornuto", 1981; Sto lat temu umarł Dostojewski "Cent'anni fa moriva Dostoevskij", 1984; Teatr zawsze grany "Un repertorio recitato sempre", 1987). ...
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TORRIERI, Diana (Angela Vittoria)
Rodolfo Sacchettini
– Nacque a Canosa di Puglia il 9 agosto 1913 da Arturo e da Giuseppa De Angelis.
La famiglia del padre era proprietaria di un importante calzaturificio [...] impegnativo (Il Reduce di Ruzzante, Winterest di Maxwell Anderson, Anna Christie di Eugene O’Neill, Delitto e castigo da Dostoevskij, Cintia di Giovambattista Della Porta, Rosso e nero da Stendhal, Catene di Allan Langdon Martin, Caterina Ivanovna di ...
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Hamilton, George
Francesca Vatteroni
Attore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Memphis (Tennessee) il 12 agosto 1939. Bruno, alto e di portamento elegante, particolarmente adatto a impersonare [...] La febbre del delitto) di Denis Sanders, adattamento in chiave moderna del romanzo Delitto e castigo di F.M. Dostoevskij. Lavorò quindi in All the fine young cannibals (1960; I giovani cannibali), melodramma ambientato nella New York intellettuale e ...
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PUŠKIN, Aleksandr Sergeevič
Ettore Lo Gatto
Poeta russo, nato il 26 maggio (6 giugno) 1799, a Mosca, da una famiglia di antichissima nobiltà ma decaduta. La madre apparteneva alla famiglia degli Hannibal, [...] viaggio in Crimea; Gli zingari; vi concepì l'Eugenio Onegin, i cui rapporti col poemetto precedente furono mostrati da Dostoevskij, ed anche numerose poesie liriche, ispirate in parte probabilmente da un amore segreto per Maria Raevskaja, più tardi ...
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SLAVOFILISMO
Wolfango GIUSTI
. È uno dei principali movimenti di pensiero nella Russia del sec. XIX; lo si contrappone generalmente all'occidentalismo. Come per altre correnti russe, non è facile una [...] ), K. S. Aksakov (1817-1860), suo fratello I. S. Aksakov (1823-1886), ecc. L'influsso delle idee slavofile fu profondamente sentito dal Dostoevskij e dal pensatore V. S. Solov′ev; dopo il 1870 N. Danilevskij e K. Leont′ev cercarono di riprendere e di ...
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SALERNO, Enrico (Enrico Maria). – Nacque a Milano il 18 settembre 1926 da Antonino, amministratore giudiziario di origini siciliane, e da Milka Storff, violinista slava, secondo di quattro fratelli (Titta, [...] quale, a fianco di Memo Benassi, Lilla Brignone e Gianni Santuccio, si distinse nelle interpretazioni de I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij e nell’Allodola di Jean Anouilh. Il nome in ditta con Luigi Cimara e Anna Maria Guarnieri (1954) e la ...
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Filosofo e storico della filosofia (Piasco, Cuneo, 1918 - Milano 1991). Partito dallo studio e dalla discussione dell'esistenzialismo, P. divenne tra i più originali rappresentanti dell'ermeneutica. Il [...] conosce. Tra i suoi ultimi lavori: Filosofia della libertà (1989), poi confluito con altri scritti nel vol. post. Ontologia della libertà. Il male e la sofferenza (1995); e, anche post., Dostoevskij. Filosofia, romanzo ed esperienza religiosa (1993). ...
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Scrittore danese, nato nel 1869 a Christianshavn. Come molti scrittori nordici, passò la giovinezza misera e stentata. Fu calzolaio e poi muratore; soltanto con la pubblicazione della sua prima opera (Skygger, [...] l'alba, 1923) è un inno alla Russia dei soviet. Malgrado la tendenziosità, e malgrado i molti riflessi di Tolstoj, di Dostoevskij e di Gorki che si riscontrano nelle sue opere, l'A. giunge tuttavia spesso a forti accenti personali di poesia. Ricordi ...
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RUBINSTEIN, Ida
Danzatrice e attrice, nata a Pietroburgo circa il 1880, da famiglia ragguardevole; della sua raffinata educazione fecero parte l'insegnamento delle principali lingue europee, della musica [...] del D'Annunzio, Helène de Sparte di E. Verhaeren (Châtelet, 1912), Phèdre di D'Annunzio (Opéra, 1923), L'idiota di Dostoevskij (Opéra, 1926), La dame aux camélias di Dumas figlio, Antonio e Cleopatra di Shakespeare, Les Coéphores di Eschilo, trad. da ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...