Attrice italiana (n. Milano 1934). Interprete sensibile di personaggi fragili e sentimentali, è diventata popolare attraverso due sceneggiati televisivi, Il mulino del Po (1963) e I miserabili (1965). [...] interpretazioni teatrali: Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni (1955, regia di G. Strehler); Le notti bianche di F. Dostoevskij (1964); L'amica delle mogli di L. Pirandello (1968); Il giardino dei ciliegi di A. Čechov (1974); Minnie la ...
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Attore drammatico italiano (Bergamo 1930 - Milano 2009). Primo attore dal '70 allo Stabile di Genova, nel 1976 ha assunto la direzione della Cooperativa Teatro Mobile (per cui ha svolto anche attività [...] di regista). Interprete sobrio e raffinato, si è affermato sia nel repertorio classico (Oreste di Alfieri, 1960; Le notti bianche di Dostoevskij, 1964; Lo zio Vania di Čechov, 1971; Il tartufo di Molière, 1979), sia in quello moderno (Il re muore di ...
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Nato a Malé Svatoňovice il 9 gennaio 1890, è oggi uno degli scrittori cèchi più conosciuti e tradotti. La sua produzione letteraria presenta due tipi assai diversi: in talune opere, come Via Crucis e Racconti [...] tormentosi, prevale una nota intima e psicologica, che è stata confrontata a Dostoevskij; l'influsso dei grandi scrittori russi del secolo scorso è innegabile in queste opere. Invece in certi suoi romanzi (Krakatit) e drammi utopistici (R.U.R.) il Č. ...
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Scrittrice brasiliana (Fortaleza 1910 - Rio de Janeiro 2003). Dopo il successo del suo primo romanzo, O Quinze, l'attività letteraria di P. è stata intensissima: ha collaborato con settimanali e quotidiani, [...] romanzi, opere teatrali, libri per bambini e si è occupata di traduzioni in portoghese di autori quali Brontë, Tolstoj, Dostoevskij. Fu la prima donna a entrare nell'Academia brasileira de letras (1997). Nel 1993 le è stato assegnato il prestigioso ...
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Prosatore e critico ebreo (Ucraina 1881 - Giaffa 1921). Scrittore di vena realistica, descrisse la vita in Palestina, e in particolare quella della gioventù, in una serie di racconti crudamente tratti [...] dal vero. Predicò inoltre la sua concezione dell'arte dalle colonne del periodico ha-Adāmāh ("La terra"), da lui fondato. Tradusse in ebraico Delitto e castigo di Dostoevskij. ...
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FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] Garibaldi", si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza. Furono anni di frenetiche letture, decisive per la sua narrativa: F. Dostoevskij, L. Tolstoj, M. Proust, L. Pirandello, ma anche S. Agostino, S. Tommaso, E. Kant, S. Kierkegaard, F. Schopenhauer ...
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Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense (Filadelfia 1912 - Beverly Hills 1992), i suoi primi film sono caratterizzati da una forte problematica sociale: Deadline U.S.A. (L'ultima minaccia, [...] (1956), Something of value (1957). Poi ha diretto film tratti da grossi successi teatrali e da romanzi: The brothers Karamazov (1958) da Dostoevskij, The cat on a hot tin roof (1959) da T. Williams, Elmer gantry (Il figlio di Giuda, 1960) da S. Lewis ...
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PETRAŠEVSKIJ-BUTAŠEVIČ, Michail Vasil′evič
Ettore Lo Gatto
Uomo politico russo, nato nel 1821, morto nel 1866. Fu uno dei più attivi divulgatori delle idee liberali e socialiste occidentali; divulgatore [...] più tardi. Il processo fu rapido: 21 tra i partecipanti alle riunioni furono condannati a morte. Nove di essi, tra cui Dostoevskij, ebbero al mo-mento dell'esecuzione commutata la pena di morte in un periodo vario di lavori forzati; P. nei lavori ...
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Pittore, disegnatore, decoratore teatrale, nato a Novgorod nel 1875, dal 1903 collaboratore permanente della rivista Mir Iskusstva (Mondo dell'arte), segretario e presidente dell'associazione artistica [...] (nel Teatro artistico: Il mese in campagna di Turgenev ed altre opere sue in un atto, I Demoni di Dostoevskij), Parigi (i balli russi di Diagilev), Dresda (Evgenij Onegin di Čajkovskij), Bruxelles, Amsterdam, Düsseldorf, Kaunas. Numerosi lavori suoi ...
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Regista cinematografico (Kamen´-na-Obi, Altai, 1901 - Mosca 1968); esordì con la commedia satirica Postoronnjaja zěnščina ("La donna estranea", 1929). Si specializzò in film ricchi di musica e danze sulla [...] o zemle sibirskoj (La canzone della terra siberiana, 1948) e Kubanskie kazaki (I cosacchi del Kuban´, 1950), realizzò, da Dostoevskij, Idiot ("L'idiota", 1956), Belye noči ("Le notti bianche", 1960), Brat´ja Karamazovy (I fratelli Karamazov, 1969 ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...