KREFT, Bratko
Bruno MERIGGI
Drammaturgo e critico sloveno, nato a Maribor l'11 febbraio 1905. Formatosi a Vienna ed a Lubiana, ha soggiornato a lungo in Austria, Germania, Francia e Cecoslovacchia. [...] vasta opera figurano numerosi saggi, quali Shakespeare in Puškin ("Shakespeare e Puškin", 1952), O Dostojevskom ("Intorno a Dostoevskij", 1956), e Portreti ("Ritratti", 1956); prose, tra cui Povesti nekdanjih dni ("Novelle di giorni passati", 1950 ...
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Critico letterario e pubblicista (Novgorod Severskij 1894 - Ginevra 1976). Lasciò la Russia nel 1919; diresse a Praga (dal 1925), quindi a Parigi (1928-32), l'importante rivista Volja Rossii ("Libertà [...] di temi: Russkie predteči bol´ševizma ("Precursori russi del bolscevismo", 1922); Tri ljubvi Dostoevskogo ("Tre amori di Dostoevskij", 1953); Russian theater, from the Empire to the Soviets (1961); Soviet Russian literature (1966; trad. it. Storia ...
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Regista russo (n. Novokuzneck 1944). Diplomatosi all'Istituto di teatro di Leningrado, esordì nel 1972 con Svoi ljudi sočtëmsja ("Tra noi ci si arrangia" di A. Ostrovskij). Insegnante all'Accademia d'arte [...] (1989; trad. it. IV Compagnia Strojbat) di Sergej Kaledin, e, dopo la caduta dell'URSS, Besy ("I demoni" da Dostoevskij, 1992), Višnëvyj sad ("Il giardino dei ciliegi" di A. Čechov, 1993), Claustrophobia (1994), Un'opera senza titolo, tratta dal ...
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Pensatore russo (governatorato di Orël 1822 - Tiflis 1885), nella sua opera principale Rossija i Evropa ("La Russia e l'Europa", 1869), sostiene che al ciclo di civiltà romano-germanico dovrà succedere [...] organizzerà poi in una federazione slava diretta dalla Russia e con capitale Costantinopoli. Grande è stata l'influenza del D. su Dostoevskij, sui pensatori panslavi e, specie nella crisi d'Oriente del 1875-78, anche sulla politica ufficiale russa. ...
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Attore italiano (Roma 1946 - Tagliacozzo 2023). Autodidatta e tecnico di palcoscenico, dopo esperienze come attore con i registi B. Besson, F. Enriquez, L. Ronconi, A. Trionfo e M. Bolognini, nel 1981 [...] Edipo. Fra le sue interpretazioni: Riccardo II di W. Shakespeare (1991); Anatol di A. Schnitzler (1992); L'idiota da F. M. Dostoevskij (1993); Egmont di J.W. Goethe (1993); Spettri di H. Ibsen (1997); Il rinoceronte di E. Ionesco (1998); Re Lear di ...
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Musicista di origine ceca (Hukvaldy, Moravia, 1854 - Ostrava 1928). Studiò a Praga, Lipsia, Vienna. Fu prof. di composizione e direttore del conservatorio di Brno. Compose molte opere teatrali tra cui: [...] volpe astuta (1924); L'affare Makropulos (1926); Da una casa di morti (post., 1930, ispirata a Dostoevskij). Inoltre fu autore di musica corale, orchestrale, da camera. Nella sua produzione, stilisticamente influenzata dagli impressionisti francesi ...
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Uomo politico russo (Pietroburgo 1821 - Bel´skoe, Krasnojarsk, 1866). Funzionario al ministero degli Esteri, favorì la diffusione delle teorie socialiste di Fourier e Owen organizzando nella sua casa di [...] e alcuni frequentatori della sua casa (che formavano quasi un gruppo rivoluzionario ed erano detti petraševcy), fra cui F. M. Dostoevskij. Condannato all'ergastolo in Siberia, dal 1856 fu a Irkutsk, dove poté esercitare l'avvocatura e il giornalismo. ...
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LEONOV, Leonid Maksimovič
Scrittore russo-sovietico, nato il 19 maggio 1899 in una famiglia di contadini nel governatorato di Kaluga. Terminato il ginnasio nel 1918, L. visse dapprima ad Arcangelo poi [...] scrittore della rivoluzione L. è legato alla tradizione russa, antica e recente (notevoli in lui le influenze di Leskov, Dostoevskij, Blok e altri simbolisti russi e negli ultimi tempi di Puškin). Nella messe abbondantissima dell'opera di L. sono da ...
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Poeta e filosofo russo (Mosca 1866 - Roma 1949). Profondo conoscitore del mondo classico (Dionis i pradionistvo "Dioniso e i culti predionisiaci", 1922) e moderno, spirito eminentemente religioso, dialettico [...] dell'umanesimo", 1918; Perepiska iz dvuch uglov "Corrispondenza da un angolo all'altro", in collab. con M.O. Geršenzon, 1921; Dostoevskij, 1932). Viaggiò molto; visse a Pietroburgo, dove, tra il 1905 e la rivoluzione, la sua casa divenne uno dei più ...
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Michalkov, Nikita Sergeevič
Daniele Dottorini
Regista, attore e produttore cinematografico russo, nato a Mosca il 21 ottobre 1945. È il regista più famoso e influente della generazione di autori del [...] si è discostata volutamente dai modelli del cinema sovietico, per rifarsi alla grande tradizione letteraria russa di I.A. Gončarov, F.M. Dostoevskij, A.P. Čechov e N.V. Gogol′. Nel 1991 con Urga (Urga ‒ Territorio d'amore) ha ottenuto il Leone d'oro ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...