Scrittore spagnolo, nato a San Sebastián il 28 dicembre 1872, vivente. Laureatosi in medicina, fu dapprima medico a Cestona, indi panettiere a Madrid in società con suo fratello Ricardo, che divenne poi [...] ; romanziere verista, porta nelle sue opere uno spirito ribelle e picaresco, non esente da influssi di Poe, Zola, Dostoevskij. I suoi romanzi, molti dei quali sono abbondantemente dialogati, si distinguono per la lucida forza di osservazione, la ...
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Faggi, Adolfo
Filosofo e psicologo italiano (Firenze 1868 - Castrezzato, Brescia, 1953). Fu prof. di filosofia teoretica a Palermo (1893-1901) e di storia della filosofia a Pavia (1902-08), a Padova [...] spiritualistico. Cultore anche di studi letterari, pubblicò notevoli saggi sulla storia dell’estetica e sul pensiero di Shakespeare, Dostoevskij, Manzoni, Dante, ecc. La sua opera più notevole è forse Principi di psicologia moderna (2 voll., 1895-97 ...
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Scrittore italiano (Salerno 1904 - Roma 1990). Esordì con un libro di versi, Aver vent'anni (1929, rielaborati, più tardi, e raccolti con altri nuovi, in Poesie a ritroso, 1962); seguirono un romanzo, [...] a fondo psicologico: Saggio su Tozzi (1936); Grazia Deledda e il decadentismo (1938); L'arte del Verga (1941); Dostoevskij (1953); Narratori anti-narratori (1953); Tutto D'Annunzio (1960); Studi sul Manzoni (1962); D'Annunzio a contraggenio (1963 ...
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Regista e autore drammatico francese (Parigi 1879 - Beaune 1949). Nel Théâtre du Vieux-Colombier, che fu da lui fondato a Parigi nel 1913, si propose di attuare le sue idee sul rinnovamento del teatro [...] A. Gide e P. Claudel fondò la Nouvelle revue française (1909). Scrisse: Les frères Karamazov (1911, riduz. del romanzo di Dostoevskij, con J. Croué), La Maison natale (1923, dramma), Le miracle du pain doré (1943), Le petit pauvre (1946). Notevoli i ...
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Kauerismäki, Aki
Francesco Bono
Regista cinematografico finlandese, nato a Orimattila il 4 aprile 1957. Si è avvicinato al cinema da autodidatta e con il fratello Mika (n. 1955), anch'egli regista, [...] , Aki ha debuttato nel 1983 come regista con Rikos ja rangaistus (Delitto e castigo), un adattamento del romanzo di F. Dostoevskij. È l'inizio di un'attività che non conosce soste. In quindici anni K. ha realizzato una ventina tra lungometraggi ...
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Attore italiano (Bologna 1901 - Punta Ala 1974). Esordì nel 1924 nella compagnia di Alda Borelli; fu poi primo attor giovane con L. Pirandello, con S. Ferrati e L. Picasso, con A. Betrone e con M. Melato; [...] (tra le sue interpretazioni più riuscite: La dodicesima notte e Le allegre comari di Windsor di Shakespeare; Il giocatore da Dostoevskij; Ma non è una cosa seria di Pirandello; Cyrano di Bergerac di E. Rostand; Il cardinale Lambertini di A. Testoni ...
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Scrittore statunitense (Cincinnati 1924 - Nyack, New York, 2014). È autore di romanzi in cui il suo naturale talento satirico approda a una caricatura impietosa dei meccanismi burocratici e dei falsi miti [...] sistematica del West; Killing time (1967; trad. 1970), storia di un criminale non privo di legami con gli eroi di Dostoevskij. Tra le altre opere: Who is Teddy Villanova? (1977), Arthur rex (1978), Neighbors (1980), The feud; a novel (1983), Orrie ...
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LANGER, František
Scrittore cèco, nato a Praga il 3 marzo 1888. Fatto prigioniero durante la guerra mondiale, entrò nel 1917 nelle legioni cecoslovacche di Russia.
I suoi racconti d'ambiente siberiano [...] ispirato alla vita dei sobborghi praghesi, in cui si sentono echi dell'ottocento russo, in modo particolare di Dostoevskij. Minore successo ha avuto invece la commedia Grandhotel Nevada (1927). I suoi Předměstské povidky (Racconti di sobborgo) s ...
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VYDRA, Václav
Ottokar Fischer
Attore e regista cèco, nato a Svatá nel 1876. Scritturato nel 1913 al teatro di Praga-Vinohrady, passò nel 1922 al Teatro Nazionale.
È il principale rappresentante cèco [...] le parti principali in Nouvelle idole di Curel, in vor Sonnenuntergang di Hauptmann, Rogožin nell'Idiota di Dostoevskij, e molte figure del teatro cèco.
Tutte queste interpretazioni rivelano un temperamento dinamico, incline all'amplificazione della ...
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Attore (Mosca 1869 - ivi 1932); esordì al Piccolo Teatro di Mosca, ma solo dopo un periodo di peregrinazioni in provincia e una permanenza piuttosto lunga al teatro Korš si affermò, al teatro Suvorin, [...] . Sognò un teatro veramente popolare e tra il 1908 e il 1909 prese contatto con L. N. Tolstoj per studiare il problema degli spettacoli per contadini. Dopo la rivoluzione cercò di spiegare agli operai il senso delle opere di Dostoevskij e di Ibsen. ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...