PEDROLLO, Arrigo
Guido Viverit
PEDROLLO, Arrigo. – Nacque a Montebello Vicentino il 5 dicembre 1878, sesto di nove figli di Luigi e Santa Bussinello.
Fin da giovanissimo fu avviato allo studio del pianoforte [...] al teatro alla Scala di Milano: Delitto e castigo (16 novembre 1926) su libretto di Giovacchino Forzano (da Dostoevskij) e Primavera fiorentina (28 febbraio 1932) su libretto di Mario Ghisalberti (dal Boccaccio).
All’attività di operista si ...
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Prokof´ev, Sergej Sergeevič
Luisa Curinga
Tra avanguardia europea e tradizione russa
Musicista sovietico vissuto tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, Sergej S. Prokof´ev affiancò alla [...] la fortunata Suite scita (1914-15). Lunga gestazione ebbe l’opera lirica Il giocatore (1915-16 e 1927), tratta da Dostoëvskij. Durante la Prima guerra mondiale e la Rivoluzione russa del 1917 Prokof´ev si dedicò alla composizione, scrivendo tra l ...
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Scrittore italiano (Siena 1883 - Roma 1920). Dotato di una formazione letteraria da autodidatta, riportò nelle sue opere, spesso ambientate in un mondo provinciale e caratterizzate da accenti autobiografici, [...] in quegli anni nel movimento della Voce) e su disordinate letture, che dagli antichi scrittori senesi giungevano fino a Verga, Dostoevskij e soprattutto D'Annunzio (i cui echi sono frequenti nelle sue poesie), T. fu tra i primi della sua generazione ...
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Mamleev, Jurij Vital´evič
Donatella Possamai
Scrittore russo, nato a Mosca nel 1931. Il padre, psichiatra, nel 1937 cadde vittima del terrore staliniano. Dopo essersi diplomato nel 1955 presso l'Istituto [...] è stato pubblicato per la prima volta a Parigi solo nel 1987. I personaggi narrati sono, come nella tradizione di Dostoevskij, portatori di un'idea che li ossessiona: uno dei protagonisti, Fedor Sonnov, è un maniaco omicida che uccide compulsivamente ...
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Attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 16 marzo 1955. Dopo aver frequentato il Conservatoire national d'art dramatique a Parigi, ha lavorato in teatro con A. Vitez e R. Hossein. È approdata [...] Piera (1983). Ha interpretato un'eroina letteraria in Les possédés (1987; I demoni), riduzione cinematografica del romanzo di F. Dostoevskij sotto la direzione di A. Wajda, e nello stesso anno ha mostrato ancora una volta di trovarsi a proprio agio ...
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LORIA, Arturo
Cristiano Spila
Nacque a Carpi il 17 nov. 1902 da Aristide e da Antonietta Righi, quarto di otto figli.
Il padre, israelita, nato a Modena, brillante e ambizioso, era un industriale trasferitosi [...] anni delle intense letture dei classici della letteratura francese, spagnola e tedesca, della scoperta di E.A. Poe, di F.M. Dostoevskij e di F. Nietzsche, ma anche delle prime prove letterarie, rimaste inedite.
Dopo le vacanze a Forte dei Marmi, nell ...
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Wiene, Robert
Karel Thein
Regista cinematografico e sceneggiatore tedesco, di famiglia ebrea, nato a Breslavia nel 1873 e morto a Parigi il 16 luglio 1938. Il suo nome resta legato a Das Cabinet des [...] le 'forze oscure', nelle produzioni immediatamente successive, Genuine (1920), Raskolnikow (1923; Delitto e castigo), dal romanzo di F.M. Dostoevskij, I.N.R.I. (1923), girato con ingenti mezzi e l'impiego di grandi star, e Der Puppenmacher von Kiang ...
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Gentilomo, Giacomo
Silvio Alovisio
Regista cinematografico, nato a Trieste il 5 aprile 1909 e morto a Roma il 16 aprile 2001. Autore eclettico e prolifico (tra gli anni Quaranta e Sessanta realizzò [...] adatto a un vasto pubblico. Diresse nel 1947 I fratelli Karamazoff, accurata riduzione del romanzo di F.M. Dostoevskij. Si specializzò nel film musicale (la commedia Amanti in fuga, 1946, biografia romanzata del musicista A. Stradella; Enrico ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] le parole più banali. Un altro romanzo, L'innocente (1892), proprio a partire da un equivoco umanitarismo esemplato su Dostoevskij e Tolstoj, aveva del resto chiarito che anche il mito della bontà e della semplicità era nutrito di intellettualismo e ...
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MANZINI, Giovannina (Gianna)
Margherita Ghilardi
Figlia unica di Giuseppe e di Leonilda Mazzoncini, nacque a Pistoia il 24 marzo 1896. L'infanzia, piena di paure e malinconica, fu segnata dalla separazione [...] la M. frequentò le magistrali alla scuola normale femminile Atto Vannucci di Pistoia. Leggeva G. D'Annunzio, M. Maeterlinck, F.M. Dostoevskij. Si diplomò nell'estate 1914 e in autunno si trasferì con la madre a Firenze, dove abitò in una casa d ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...