Teologo ortodosso (Pietroburgo 1901 - Parigi 1970). In esilio dopo la rivoluzione russa, lavorò a Istanbul come tassista, poi a Parigi nella Citroën. Laureatosi in teologia (1928), insegnò negli ultimi [...] conoscitore del pensiero teologico russo, ne ha interpretato la teologia per il mondo occidentale, legando l'accentuazione della trascendenza di Dio con l'attenzione sempre viva alla condizione dell'uomo (notevoli le riletture di Dostoevskij). ...
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GASPARINI, Evelino (Evel)
Emanuela Sgambati
Nacque ad Altivole, nel Trevigiano, il 24 sett. 1900 da Antonio e da Enrichetta Sarto. Rimasto presto orfano, prima del padre poi della madre, ebbe come tutore [...] ibid. 1942; Il vigore di Tolstoj (1860-1878), ibid. 1943; Alessandro Puškin e i "Racconti di Belkin", ibid. 1944; Dostoevskij e il delitto, Milano-Venezia 1946; Le previsioni d Costantino Leontiev, Milano 1947; La meteora di Lermontov. Arte, gente e ...
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Regista russo (n. Novokuzneck 1944). Diplomatosi all'Istituto di teatro di Leningrado, esordì nel 1972 con Svoi ljudi sočtëmsja ("Tra noi ci si arrangia" di A. Ostrovskij). Insegnante all'Accademia d'arte [...] (1989; trad. it. IV Compagnia Strojbat) di Sergej Kaledin, e, dopo la caduta dell'URSS, Besy ("I demoni" da Dostoevskij, 1992), Višnëvyj sad ("Il giardino dei ciliegi" di A. Čechov, 1993), Claustrophobia (1994), Un'opera senza titolo, tratta dal ...
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Critico (Sveaborg 1811 - Pietroburgo 1848). Il primo e fra i maggiori rappresentanti del pensiero democratico russo dell'Ottocento. Nutrito di filosofia tedesca e di aspirazioni socialiste nelle forme [...] intelligencija. I suoi saggi su Puškin, Gogol´, Lermontov, Sollogub, Grigorovič, ecc., non hanno ancora perduto il loro valore; Dostoevskij deve a lui la sua prima affermazione. Tra i suoi scritti vanno ancora ricordati, oltre ai saggi soprannominati ...
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FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] Ch. Péguy, J. Maritain, F. Mauriac che "gli è particolarmente caro", E. Mounier, G. Bernanos. Ma il F. non ignora F. Dostoevskij, H. Ibsen, L. Pirandello e U. Betti, e neppure Cesare Vico Ludovici, al cui teatro dedicherà un saggio critico nel 1941 ...
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Attore e regista (Fiesole 1923 - Roccastrada 2016); interprete raffinato e sensibile del teatro classico (Giulietta e Romeo, 1954; Amleto, 1963, a Verona per la regia di F. Hauser, e Amleto, 1963, per [...] soprattutto in L'année dernière à Marienbad (1961); ha partecipato con successo anche a vari spettacoli televisivi (L'idiota di Dostoevskij, 1959; Topaze di M. Pagnol, 1971; Il diavolo con le zinne di D. Fo, 1998). Direttore del Teatro Argentina dal ...
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D'Innocenzo, Damiano e Fabio. - Sceneggiatori e registi cinematografici italiani (n. Roma 1988). Fratelli gemelli, appassionati sin da ragazzi di cinema, teatro, poesia, pittura e fotografia, hanno realizzato [...] e cinque Nastri d'argento tra cui miglior film e miglior sceneggiatura per Favolacce. Entrambi i film sono ambientati nella periferia romana. Nel 2021 hanno scritto e diretto America Latina. Nel 2024 hanno diretto la serie televisiva Dostoevskij. ...
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LA PIRA, Giorgio
Bruna Bocchini Camaiani
Nacque a Pozzallo, una cittadina di mare presso Ragusa, il 9 genn. 1904 da Gaetano e Angela Occhipinti, primogenito di sei figli. Nel 1914, per poter proseguire [...] S. Pugliatti, frequentò i circoli futuristi, ebbe parole di ammirazione per G. D'Annunzio, lesse gli autori russi, fra cui F.M. Dostoevskij. Degli anni 1921-22 è la crisi spirituale che lo portò a una ricerca religiosa di cui è indice, per esempio, l ...
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Pseudonimo del romanziere inglese di famiglia polacca Teodor Józef Konrad Korzeniowski (Berdičev, Ucraina, 1857 - Bishopsbourne, Kent, 1924). Appassionato della vita di mare, a 17 anni s'imbarcò a Marsiglia [...] che investe anche il paesaggio. Sebbene i suoi siano romanzi d'avventure, ciò che lo interessa è il dramma interiore dei personaggi, l'analisi della tragedia individuale, e va per questo avvicinato a scrittori come James, Dostoevskij e Proust. ...
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Regista cinematografico francese (Bromont-Lamothe, Alta Loira, 1907 - Parigi 1999). Già nel primo film Les anges du péché (La conversa di Belfort, 1943) emerge chiaramente il senso religioso del rapporto [...] (1959), oppure prevale l'impossibilità di uscire dal proprio ambiente (Une femme douce, Così bella, così dolce, 1969, da Dostoevskij). Se prende i toni della parabola (Au hazard Balthazar, 1966) B. lo fa per descrivere le varie fasi di estensione ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...