Saggista e pensatore russo (Vetluga, Kostroma, 1856 - Zagorsk 1919). Difensore dell'autocrazia e acceso nazionalista, sostenitore del decadentismo e del simbolismo, diede con Legenda o Velikom Inkvisitore [...] (1891; trad. it. La leggenda del Grande Inquisitore, 1989) un originale e importante commento al pensiero di Dostoevskij. Nel 1899 iniziò a collaborare al giornale conservatore Novoe vremja ("Tempi nuovi") con articoli di taglio provocatorio; due ...
Leggi Tutto
Scrittore, musicista e disegnatore tedesco (Königsberg 1776 - Berlino 1822). Fra tutti gli scrittori tedeschi dell'epoca romantica é quello che più rapidamente e più saldamente ottenne celebrità anche [...] all'estero: subito tradotto da Carlyle, influenzò autori quali Poe e Baudelaire, Balzac, Gogol´ e persino Dostoevskij, e il suo influsso è fortemente avvertibile anche nell'espressionismo e nel surrealismo letterario e pittorico. Nelle sue fiabe ...
Leggi Tutto
Scrittrice brasiliana (Fortaleza 1910 - Rio de Janeiro 2003). Dopo il successo del suo primo romanzo, O Quinze, l'attività letteraria di P. è stata intensissima: ha collaborato con settimanali e quotidiani, [...] romanzi, opere teatrali, libri per bambini e si è occupata di traduzioni in portoghese di autori quali Brontë, Tolstoj, Dostoevskij. Fu la prima donna a entrare nell'Academia brasileira de letras (1997). Nel 1993 le è stato assegnato il prestigioso ...
Leggi Tutto
Prosatore e critico ebreo (Ucraina 1881 - Giaffa 1921). Scrittore di vena realistica, descrisse la vita in Palestina, e in particolare quella della gioventù, in una serie di racconti crudamente tratti [...] dal vero. Predicò inoltre la sua concezione dell'arte dalle colonne del periodico ha-Adāmāh ("La terra"), da lui fondato. Tradusse in ebraico Delitto e castigo di Dostoevskij. ...
Leggi Tutto
FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] Garibaldi", si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza. Furono anni di frenetiche letture, decisive per la sua narrativa: F. Dostoevskij, L. Tolstoj, M. Proust, L. Pirandello, ma anche S. Agostino, S. Tommaso, E. Kant, S. Kierkegaard, F. Schopenhauer ...
Leggi Tutto
Critico letterario e pubblicista (Novgorod Severskij 1894 - Ginevra 1976). Lasciò la Russia nel 1919; diresse a Praga (dal 1925), quindi a Parigi (1928-32), l'importante rivista Volja Rossii ("Libertà [...] di temi: Russkie predteči bol´ševizma ("Precursori russi del bolscevismo", 1922); Tri ljubvi Dostoevskogo ("Tre amori di Dostoevskij", 1953); Russian theater, from the Empire to the Soviets (1961); Soviet Russian literature (1966; trad. it. Storia ...
Leggi Tutto
LEONOV, Leonid Maksimovič
Scrittore russo-sovietico, nato il 19 maggio 1899 in una famiglia di contadini nel governatorato di Kaluga. Terminato il ginnasio nel 1918, L. visse dapprima ad Arcangelo poi [...] scrittore della rivoluzione L. è legato alla tradizione russa, antica e recente (notevoli in lui le influenze di Leskov, Dostoevskij, Blok e altri simbolisti russi e negli ultimi tempi di Puškin). Nella messe abbondantissima dell'opera di L. sono da ...
Leggi Tutto
Poeta e filosofo russo (Mosca 1866 - Roma 1949). Profondo conoscitore del mondo classico (Dionis i pradionistvo "Dioniso e i culti predionisiaci", 1922) e moderno, spirito eminentemente religioso, dialettico [...] dell'umanesimo", 1918; Perepiska iz dvuch uglov "Corrispondenza da un angolo all'altro", in collab. con M.O. Geršenzon, 1921; Dostoevskij, 1932). Viaggiò molto; visse a Pietroburgo, dove, tra il 1905 e la rivoluzione, la sua casa divenne uno dei più ...
Leggi Tutto
Filologo e critico letterario (Pietroburgo 1890 - Gurzuf, Crimea, 1957); fece parte del Circolo linguistico di Mosca. Esperto delle letterature russa e francese, portò nello studio delle lettere rigore [...] ("Lo scrittore e il libro. Saggio di critica del testo", 1928); curò inoltre edizioni critiche dei maggiori scrittori russi (da Dostoevskij a Ostrovskij e Gončarov, da Del´vig a Kol´cov), ma soprattutto di Puškin, di cui curò le edizioni del 1924 ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Salerno 1904 - Roma 1990). Esordì con un libro di versi, Aver vent'anni (1929, rielaborati, più tardi, e raccolti con altri nuovi, in Poesie a ritroso, 1962); seguirono un romanzo, [...] a fondo psicologico: Saggio su Tozzi (1936); Grazia Deledda e il decadentismo (1938); L'arte del Verga (1941); Dostoevskij (1953); Narratori anti-narratori (1953); Tutto D'Annunzio (1960); Studi sul Manzoni (1962); D'Annunzio a contraggenio (1963 ...
Leggi Tutto
zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...