Scrittore polacco (Varsavia 1912 - ivi 1990). Affermatosi come sottile narratore psicologico (Szczury "I topi", 1932; Zołnierze "Soldati", 1933; Niekochana "Non amata", 1936; Lato "Estate", 1938), diede [...] quali il rapporto tra scrittori e potere o l'antisemitismo polacco (Rogaty warszawiak "Il varsaviano cornuto", 1981; Sto lat temu umarł Dostojewski "Cent'anni fa moriva Dostoevskij", 1984; Teatr zawsze grany "Un repertorio recitato sempre", 1987). ...
Leggi Tutto
Puškin, Aleksandr Sergeevič
Guido Carpi
La grande anima russa
Poeta di statura universale, capace di capire e di narrare tutto ciò che è umano, Aleksandr S. Puškin è considerato il padre della letteratura [...] dai confini della Russia, ma nelle sue opere i posteri vedranno svelati i segreti più nascosti di tutte le culture europee: per Dostoevskij, per esempio, Puškin è un ‘profeta’ che esprime l’aspirazione del popolo russo a comprendere «tutto ciò che è ...
Leggi Tutto
Critico letterario e scrittore russo (Pietroburgo 1893 - Mosca 1984). Nel suo primo libro, Voskresenie slova ("La resurrezione della parola", 1914), affrontò lo studio del linguaggio poetico secondo un'impostazione [...] della sua riflessione teorica con lavori come Za i protiv. Zametki o Dostoevskom ("Pro e contro. Osservazioni su Dostoevskij", 1957), Tetiva. O neschodstve schodnogo (1970; trad. it. Simile e dissimile, 1992), Energija zabluždenija. Kniga o sjužete ...
Leggi Tutto
Scrittore russo naturalizzato statunitense (Pietroburgo 1899 - Montreux 1977). Giunto alla notorietà con il romanzo Lolita, che lo pose al centro dell'attenzione della critica internazionale, N. è noto [...] decapitazione, 1961), nei quali si avverte l'influsso della tradizione russa, e in modo particolare quello di Dostoevskij. Della narrativa in inglese, spesso complessa e ricercata, ricca di intrecci intertestuali e costellata di spunti metanarrativi ...
Leggi Tutto
Pratolini, Vasco
Arnaldo Colasanti
Scrittore e sceneggiatore, nato a Firenze il 19 ottobre 1913 e morto a Roma il 12 gennaio 1991. Considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento, [...] sempre continuo e importante.
La predisposizione a una narrazione di grandi scenari (tra i suoi autori preferiti F.M. Dostoevskij, A. Döblin e Th. Dreiser), le prime collaborazioni giornalistiche con racconti e recensioni di film (già dal 1932 nella ...
Leggi Tutto
Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] , da N. Gogol´ con le sue Mërtvye duši («Anime morte») a I. Turgenev, alle grandi opere di L. Tolstoj e di F. Dostoevskij, che recano un mondo nuovo e una nuova problematica spirituale, fino a I. Gončarov, N. Leskov, M. Gor´kij.
Sviluppo del r. nel ...
Leggi Tutto
TROYAT, Henry
Vittorio STELLA
Scrittore francese, nato a Mosca il 1° novembre 1911; dal 1920 a Parigi, studiò al liceo di Neuilly-sur-Seine e alla facoltà parigina di diritto. Funzionario della prefettura [...] (1940), Sébastien (1948), Le vivier (1952), riduzione del suo giovanile romanzo dallo stesso titolo; al cinema Feu de paille, Le château de la dernière chance, Maldonne. Pregevoli le biografie di Dostoevskij (1940), Puškin (1946) e Lermontov (1952). ...
Leggi Tutto
Poeta, narratore e filosofo russo (Pietroburgo 1866 - Parigi 1941). Assieme alla moglie, la poetessa Zinaida Gippus, raccolse intorno a sé, nella sua casa di Pietroburgo, i seguaci delle nuove correnti [...] M. dentro schemi mistici: nella creazione di Gogol´ egli vide una lotta col diavolo e in Čičikov l'Anticristo; Dostoevskij e Tolstoj furono per lui precursori della rigenerazione universale. Negli anni dell'esilio continuò a scrivere romanzi a tesi ...
Leggi Tutto
MORAVIA, Alberto (App. I, p. 874)
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore. Durante la guerra M. (che nel 1941 sposa Elsa Morante, da cui si separerà ventuno anni dopo) è tentato - ma non senza cedere qualche [...] l'oggetto, e persino farne a meno (una posizione antinaturalistica in cui è viva la lezione del Dostoevskij di Ricordi dal sottosuolo). Tale aspetto accentuerà la vocazione intellettualistica e illuministica ricorrente nella narrativa moraviana e di ...
Leggi Tutto
PIOVENE, Guido (App. II, 11, p. 552)
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, morto a Londra il 12 novembre 1974. Nel 1949 appare I falsi redentori, un romanzo in realtà già steso nell'autunno 1943, in cui [...] (1977). Di P., oltre ad alcuni saggi e prefazioni a volumi di artisti (Tiepolo, Veronese) e scrittori (Dostoevskij, Miller, Montaigne, Stendhal) e alla giovanile raccolta di articoli apparsi ne Il Convegno, Furti del portalettere (1928), ricorderemo ...
Leggi Tutto
zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...