vita
Alessandro Niccoli
Il termine occorre in tutte le opere, con oltre 280 presenze complessive e indici di frequenza uniformi nelle varie opere, in stretta connessione con alcuni fra i temi più significativi [...] ), [mon]tando e volgendo, convengono essere quasi ad imagine d'arco assimiglianti) è giustificata da D. con un richiamo alla dottrinaaristotelica: § 8 lo maestro de la nostra vita Aristotile... parve volere che la nostra vita non fosse altro che uno ...
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cagione
Alfonso Maierù
. Nell'uso filosofico il termine ‛ causa ' (ma la forma prevalente in D. è c.) designa i principi operatori e giustificativi della vita, del movimento e di tutto ciò che accade [...] 'Uno e dalle c. prime e che viene ‛ specificata ' dalle c. seconde (§§ 70-71).
Il Medioevo ricevette le dottrinearistotelica e neoplatonica prevalentemente dal mondo arabo e cercò di conciliarle col concetto biblico di creazione. Il Liber de causis ...
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principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni [...] rispetto a ciò che si muove (XII 4, 1070b 22-27; ma cfr. i capp. 1-6).
Nel Medioevo la dottrinaaristotelica fu esaminata nei commenti ai testi qui ricordati, e utilizzata ampiamente. Tommaso d'Aquino precisa così il termine nella sua accezione più ...
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viso
Domenico Consoli
Il vocabolo è presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nella Commedia. Ha due valori fondamentali: " vista " e " faccia " . Di solito la bipartizione del [...] ' usati da D. in alternativa con v., hanno nelle sue opere minor numero di presenze).
Poiché la materia, secondo una nota dottrinaaristotelica, individua la forma, D. afferma che nullo viso ad altro viso è simile (Cv III VIII 7); ne la faccia de l ...
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ira
Antonietta Bufano
Fausto Montanari
È vista per lo più nell'accezione comune di " iracondia ", cioè come uno dei vizii cui l'uomo naturalmente... è disposto - sì come certi per complessione collerica [...] ricevuto, ma può essere ‛ zelo ' di chi ‛ vendica ' l'offesa fatta a Dio (in questo secondo caso, la dottrinaaristotelica offre la giustificazione razionale alla tradizione biblica).
Se in qualche caso l'i. è assunta per pura esemplificazione - il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Alessandro di Alessandria
Giovanni Ceccarelli
Il pensiero di Alessandro di Alessandria incarna la fase finale della breve parentesi in cui la scolastica medioevale tenta di operare una sintesi tra concezioni [...] della scolastica medioevale, ossia il tentativo dei teologi dell’Università di Parigi di operare una sintesi tra dottrinaaristotelica e tradizione cristiana. Costoro ritenevano di aver trovato nella Politica e nell’Etica Nicomachea, tradotte in ...
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atto (sostant.)
Angelo Adami
È assai frequente in tutte le opere di D., in poesia e in prosa, in varie accezioni corrispondenti ai valori semantici di actio e actus e in concorrenza con ‛ operazione [...] sé stesso (XII 7, 1072b 25-30) non contaminato da altro, pensiero di sé stesso (9, 1074b 33 ss.).
La dottrinaaristotelica dell'a. è stata recepita dalla cultura medievale. I termini ἐνέργεια - ἐντελέχεια sono stati resi, nelle traduzioni latine dal ...
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materia (matera)
Cesare Vasoli
Questo termine, almeno nella specifica accezione filosofica, è adoperato da D. secondo i significati dottrinali ormai acquisiti da una lunga tradizione speculativa e nell'ambito [...] in contrapposto all'unità essenziale di Dio, l'unico essere privo di m. dotato di un'assoluta simplicitas.
La dottrinaaristotelica della m. ebbe invece larga fortuna nella cultura filosofica araba dove la diffusione dei testi metafisici e ‛ fisici ...
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arbitrio
Sofia Vanni Rovighi
. È assunto sempre in D. nel significato di libero a., o libero voler (Pg XVI 76), anche quando non è preceduto dall'aggettivo, come in Pg VIII 113 Se la lucerna che ti [...] conobbero, nella traduzione di Burgundio Pisano, il De Fide orthodoxa di s. Giovanni Damasceno, il quale riprendeva la dottrinaaristotelica sulla genesi dell'atto di scelta, opera del libero a., ma distingueva un numero maggiore di momenti nell'atto ...
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perfezione
Alfonso Maierù
Il termine designa la compiuta realizzazione di una cosa in ordine alle sue possibilità, e perciò anche il conseguimento di un fine.
Nel linguaggio scolastico, perfectio è [...] predicato degli esseri creati. Detta di Dio, la p. va pensata senza limitazione alcuna: Dio, atto per eccellenza secondo la dottrinaaristotelica, è la causa prima grazie alla quale tutto passa dalla potenza all'atto; così la p. o atto si comunica e ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...