conoscere (canoscere; cognoscere)
Domenico Consoli
1. Verbo di notevole frequenza nelle opere di D., sia in prosa che in verso. Ricorre in complesso 162 volte (10 nella Vita Nuova, 18 nelle Rime, 70 [...] valore semantico fondamentale del termine, occorre tener presente che il c. è per D., con dichiarato riferimento alla dottrinaaristotelica (per tutto ciò cfr. la voce INTELLETTO POSSIBILE), operazione dell'intelletto: Sano dire si può [l'intelletto ...
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GENTILE, Marino
Enrico Berti
Nacque a Trieste il 9 maggio 1906, da Attilio, insegnante di lettere e preside, storico della città di Trieste ed esponente del gruppo nazional-liberale Società di Minerva, [...] , è già implicita nella posizione di esso come pura problematicità. In particolare il G. si servì della dottrinaaristotelica della potenza e dell'atto per mostrare che l'esperienza, a causa della sua intrinseca problematicità, è essenzialmente ...
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violento
Andrea Ciotti
Con valore aggettivale il termine si registra tre volte, sempre con riferimento alla morte dovuta a cause non naturali.
Tale è la morte di Geri del Bello, che fu infatti ucciso [...] ") non senza, ovviamente, ammettere la compresenza o, quanto meno, la rielaborazione della dottrinaaristotelica mediante la lezione e la dottrina scolastica, e più specificamente tomistica. Il peccato di v. viene strutturato nella presentazione in ...
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potenza (potenzia)
Alfonso Maierù
Il termine in D. ha tre valori fondamentali: designa la " possibilità " di una realtà, suscettibile di realizzarsi nell'atto, oppure le " facoltà " dell'anima o, infine, [...] potenza di poter lei svegliare.
Le ‛ potenze ' dell'anima. - Nella partizione delle facoltà dell'anima, D. in genere segue la dottrinaaristotelica ricordata: Cv III II 11 lo Filosofo nel secondo de l'Anima, partendo le potenze di quella, dice che l ...
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suggetto (subietto; sost.)
Alfonso Maierù
Come sostantivo, designa tutto ciò che, a mo' di fondamento, fa sì che un ente possa sussistere, e anche ciò di cui si predica qualcosa, il fondamento primo, [...] XIV 10 abito e privazione... sono ad uno medesimo subietto possibili; cfr. VIII 14, due volte); con riferimento alla dottrinaaristotelica delle quattro cause, s. è la causa materiale (XX 10 se bene si guarda, questa diffinizione tutte e quattro le ...
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necessità (necessitare; necessitate; nicistà)
Michele Rak
Il termine designa la proprietà per cui una realtà non può essere diversa da quella che è, e quindi il rapporto che lega l'essenza della cosa [...] falsità) che in disgiunzione, essendo impossibile conoscere in anticipo l'andamento di un evento.
Nel Medioevo la dottrinaaristotelica è stata ripresa; il testo del De Interpretatione ha dato luogo alla discussione dei futuri contingenti in rapporto ...
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ricevere; recepere [partic. pass. ricetto]
Alessandro Niccoli
II verbo ricorre in tutte le opere di D., ma con varia frequenza: piuttosto scarse le occorrenze nella Vita Nuova, nelle Rime, nella Commedia, [...] alcuna se non di movimento locale... per più cagioni puote parere non chiara e non lucente.
In rapporto alla dottrinaaristotelica e neoplatonica secondo la quale agente è tutto ciò che opera producendo un effetto in una realtà detta ‛ paziente ...
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giudizio (giudicio; iudicio)
Alfonso Maierù
Designa l'atto del giudicare e il risultato dell'atto, ma è termine portatore di valori provenienti da più tradizioni.
D. attinge a tradizioni legate tutte [...] quibuscumque rebus, tam in speculativis quam in practicis ".
Con il recupero del De Anima di Aristotele, si parla di g. del senso e dell'intelletto: è dottrinaaristotelica che ogni senso giudica il suo oggetto senza errore (Anima II 6, 418a 14; cfr ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Avicenna e l'alchimia araba
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il X e l’XI secolo l’alchimia islamica conosce una [...] della formazione e costituzione dei metalli, per i quali Avicenna elabora una teoria che sintetizza la dottrinaaristotelica sulla generazione dei metalli appena accennata in conclusione del terzo libro dei Meteorologica con quella dell’alchimista ...
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PAZZI de' MEDICI, Alessandro
Paola Cosentino
PAZZI de’ MEDICI, Alessandro. – Figlio di Guglielmo de’ Pazzi e di Bianca de’ Medici, sorella di Lorenzo il Magnifico, nacque a Firenze il 4 marzo 1483. [...] , a Venezia come perfetto modello di Repubblica contemporanea, insistendo sul ruolo del Senato e, al contempo, ispirandosi alla dottrinaaristotelica nella Politica.
Dopo la congiura contro Giulio de’ Medici, sempre nel 1522, Pazzi de’ Medici tornò a ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...